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Avevamo davvero bisogno del sequel di How I Met Your Mother?

È stato da poco annunciato il sequel dell’amatissima serie CBS How I Met Your Mother. Si intitolerà How I Met Your Father e vedrà come protagonista Hilary Duff, già interprete di Younger.

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Lo show si aprirà con Sophie che, come un Ted Mosby al femminile, racconterà a suo figlio l’incontro con il padre. Ci sarà poi un flashback all’anno 2021, con Sophie e la sua cerchia di amici alle prese con l’esasperante ricerca del vero amore. La strada verso l’uomo ideale, però, è ancora più lunga e complessa rispetto a quella che Ted ha affrontato per raggiungere sua moglie. Nel 2021, infatti, siamo circondati dalla tecnologia. Le chat e i siti d’incontri sono all’ordine del giorno. Apparentemente, ci sono molte più possibilità rispetto a prima. Le app per appuntamenti sono innumerevoli, così come sono moltissime le possibilità di fare un match con qualcuno e uscirci insieme.

Ma in un mondo come quello di How I Met Your Father quante possibilità ci sono di avere relazioni genuine?

Si sa, i social network hanno accorciato le distanze, ma tendono anche a “semplificare” i rapporti. È più semplice approcciare una persona virtualmente, ma è anche più facile fingersi qualcuno che non si è. Certo, per Barney Stinson questa sarebbe una manna dal cielo, ma per gli altri? Come si può comportare in un simile mondo un romantico che cerca sentimenti autentici?

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Il problema degli incontri online è stato trattato solo marginalmente.

Anzi, nella prima stagione, quando Ted prova ad affidarsi a un’agenzia matrimoniale che abbina le persone in base a un algoritmo, la cosa sembrava a dir poco futuribile. E alla fine dell’episodio non si faceva mistero del fatto che in realtà la compatibilità calcolata è qualcosa di estremamente freddo e poco affidabile. Perché quando ci sono di mezzo i sentimenti, le leggi matematiche contano molto poco. Già da qui risulta evidente che cosa pensi lo show della CBS a proposito del legame fra amore e tecnologia.

Ma non è certo l’unico episodio in cui si parla di questo. Nella puntata 1×21, Latte scaduto, l’agenzia matrimoniale contatta Ted dicendogli di aver trovato la sua anima gemella. La ragazza in questione ha con lui una compatibilità incredibilmente alta, ed effettivamente leggendo il suo profilo il ragazzo crede finalmente di aver trovato la persona giusta. Ma poi la sera dell’appuntamento decide di non presentarsi. Perché nonostante il computer li abbia abbinati, ciò che lui vuole è Robin.

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O ancora, nella puntata 7×06 si solleva la questione di come i social network abbiano tolto mistero nella vita. Il fascino di scoprire una persona parlandoci non esiste più, perché online è possibile scoprire già tutto. E nel 2021, a maggior ragione, è molto più semplice trovare una persona apparentemente compatibile grazie a una dating app e uscirci conoscendo già i suoi interessi, piuttosto che fare un incontro romantico e casuale. Ma nonostante questa maggiore connessione fra le persone, l’autenticità dei rapporti va scemando, così come le probabilità di incontrare una persona che possa essere davvero giusta per noi.

Sembra che How I Met Your Father approfondisca la questione degli incontri online molto più di quanto abbia fatto la serie madre

Questo avviene anche un po’ per forza di cose, dal momento che è ambientato in tempi più recenti. E soprattutto nell’ultimo anno, con l’emergenza sanitaria e il lockdown che ha coinvolto tutto il mondo, il legame fra rapporti sociali e tecnologia è più sentito che mai.

Ma c’è un grande però in tutto questo. Nonostante How I Met Your Father dovrebbe portare alla ribalta una tematica molto attuale, il dilemma sulla necessità di produrre lo show rimane. Non c’è dubbio che sarà una serie di qualità. D’altronde i creatori sono nientemeno che Isaac Aptaker ed Elizabeth Berger, che abbiamo già visto all’opera per This Is Us. E i produttori rimangono Carter Bays e Craig Thomas, ideatori della serie originale. Le premesse, dunque, sono ottime.

La domanda è: quanto avevamo bisogno di una serie che ripropone lo stesso concept di How I Met Your Mother?

Il concept di How I Met Your Mother ci piaceva perché era fresco e originale. Al contempo, però, richiamava a noi i ricordi dell’infanzia, di quando chiedevamo al papà o alla mamma come si fossero conosciuti. Ed era bello starli ad ascoltare, perché si trattava di una storia vera, con protagonisti che conoscevamo molto bene. Poi certo, magari loro esageravano, aggiungendo dettagli, modificando i fatti attraverso il filtro dell’immaginazione e del ricordo. Lo sapevamo che la storia non era attendibile, non del tutto almeno. Ma ci andava bene così. E in effetti lo show della CBS richiama molto queste memorie ataviche. Spesso i racconti presentano delle incongruenze, o vengono interrotti dal Ted del futuro che non si ricorda più bene alcune circostanze e quindi le modifica.

Memorabile, in questo senso, la puntata La teoria della sirena (6×11), nella quale Ted sembra perdere davvero la bussola. Raccontandola ai figli, infatti, si dimentica molti dettagli e non riesce a ricordare uno degli snodi principali della narrazione. Lily e Barney litigano per tutto l’episodio, ma l’uomo ha dimenticato la causa scatenante della discussione. Ed è bellissimo vedere come la mente del narratore modifichi la realtà, unendo i ricordi e facendo confusione fra gli eventi. A un certo punto, il racconto diventa così nonsense che una motocicletta irrompe senza motivo al McLaren’s, dove Lily e Barney stanno continuando a battibeccare.

Sono proprio questi dettagli, questi piccoli espedienti narrativi dai toni immaginifici che rendono How I Met Your Mother speciale. Il punto è che la serie, per quanto attinga a piene mani da show precedenti, come Scrubs o Friends, è riuscita a costruirsi una sua identità. Nonostante possa ricondursi al genere sitcom ed essere paragonata a prodotti simili, la serie rimane unica. Per questo un sequel come How I Met Your Father potrebbe costituire un grosso rischio. Nonostante abbia la possibilità di approfondire maggiormente la questione del dating online e la difficoltà moderna di coltivare rapporti autentici, il nuovo show Hulu si trova in una difficilissima condizione. Sua “madre”, infatti, ha trattato fin troppo bene temi complessi come l’amore, la ricerca dell’anima gemella, l’amicizia, la morte e la solitudine. E malgrado il controverso finale, è ancora nel cuore dei fan. Come qualcosa di insostituibile, appunto.

La domanda è: che cosa ci può offrire di più How I Met Your Father? È proprio questo il problema fondamentale. Che cosa può aggiungere a una serie che è già ampiamente autoconclusiva? Non vengono lasciati spiragli per poter trattare meglio alcune questioni. È già stato detto tutto. Anzi, il finale, per quanto molto dibattuto, ha chiuso la narrazione una volta per tutte, senza alcuna possibilità di replica. Perché c’è una morale finale ben chiara: la vita non è una favola. La realtà è fatta di compromessi e di batoste emotive. Ma è proprio la sua imprevedibilità che la rende straordinaria, nel bene e nel male.

How I Met Your Mother

È ovvio che un simile messaggio conclusivo possa dare fastidio a qualcuno, o addirittura spaventarlo. Perché dopo nove stagioni da fiaba, ci sbatte in faccia una realtà difficile da accettare, proprio perché terribilmente vera. Ma nonostante la pioggia di critiche, c’è ben poco da dire: il finale di How I Met Your Mother è l’unico possibile. E, soprattutto, chiude definitivamente la sitcom. Alla luce di ciò, a cosa potrebbe servire un sequel, per quanto scollegato dalla serie d’origine? Che cosa potrebbe aggiungere a tutto ciò che è già stato detto?

Certo, How I Met Your Father potrebbe essere una clamorosa e anche piacevole strizzata d’occhio ai fan. È dato per certo che ci saranno dei cameo di alcuni degli interpreti della serie precedente. Inoltre, ci saranno dei collegamenti fra i due show. Naturalmente, le teorie dei fan non si sono fatte attendere, per quanto improbabili possano essere. C’è chi ha ipotizzato che il “padre” potrebbe essere nientemeno che Barney e che la protagonista Sophie sia la madre di sua figlia. Ma i tempi non tornano, dal momento che l’uomo ha incontrato la misteriosa ragazza che lo renderà padre nel 2014. In più, Sophie ha un figlio maschio. Altri hanno pensato che la protagonista di How I Met Your Father sia proprio la figlia di Barney, ma anche questo è impossibile, dal momento che fra le due narrazioni sono intercorsi solo sette anni. Inoltre, dettaglio non trascurabile, la bimba si chiama Ellie, e non Sophie.

Comunque, per quanto assurde siano certe ipotesi, sono una chiara dimostrazione dell’entusiasmo e della curiosità del pubblico.

In effetti, la possibilità di essere nuovamente proiettati nell’universo narrativo della propria serie preferita è una prospettiva affascinante. Ma se la domanda è: abbiamo bisogno del sequel di How I Met Your Mother? la risposta può essere davvero complessa. A meno che la nuova serie non porti qualcosa in più allo show della CBS, approfondendo a dovere (e magari in modo brillante e innovativo) degli aspetti che aveva trascurato, non ci serviva proprio. Ma ciò non toglie che potrebbe essere ugualmente un eccellente prodotto. Forse il segreto sarà guardarlo senza troppe aspettative e, soprattutto, senza pensarlo necessariamente legato a filo doppio alla serie d’origine.

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