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10 personaggi delle Serie Tv che saranno sempre degli eterni Peter Pan

Cosa hanno in comune Joey Tribbiani, Phil Dunphy e Sterling Archer? Adulti che si comportano come bambini, tra pregi e difetti: sono i cosiddetti eterni Peter Pan, uomini che, nella loro personale Isola che non c’è, in un modo o in un altro, si rifiutano di entrare completamente nell’età adulta e che dentro di sé conservano l’anima di un ragazzino. La cosiddetta sindrome di Peter Pan è infatti una condizione psicologica per cui un soggetto per qualche ragione non riesce a varcare del tutto la soglia che separa la fanciullezza dal mondo degli adulti, visto come duro e ostile nei propri confronti.

Il panorama delle serie tv si rivela essere ricco di personaggi di questo genere e ci restituisce una folta schiera di eterni ragazzini che per un motivo o per un altro non possiamo evitare di amare così come sono. Tra questi troviamo uomini immaturi incapaci di crescere nei loro rapporti con gli altri, ragazzi entusiasti e appassionati giocherelloni fino a teneri bambinoni.

Ecco dunque a voi 10 personaggi delle serie tv che saranno sempre degli eterni Peter Pan, da Joey Tribbiani fino a Jake Peralta.

1) Phil Dunphy (Modern Family)

Ama High School Musical, la magia, i videogiochi, i tappeti elastici, i film di fantascienza e altre mille cose: Phil Dunphy, uno dei padri migliori delle serie tv, potrà anche aver passato da un po’ la quarantina, ma sa come mantenersi giovane. Perché essere un papà duro e serioso quando si possono vivere mille avventure insieme ai propri figli? Questa è la filosofia di Phil, che col suo spirito libero vuole godersi la vita come quando era un ragazzo cheerleader. La sua gioia e il suo ottimismo sono contagiosi, ma purtroppo spesso lo portano a essere sottovalutato e a dimostrare scarsa autorevolezza.

2) Jake Peralta (Brooklyn Nine-Nine)

Joey Tribbiani

Jacob Peralta è un grande detective/genius, sagace e con un buon istinto ma per certi versi è davvero un gran disastro: disordinato, caotico, poco attento a se stesso e alla propria salute (basti pensare che per un certo periodo di tempo l’uomo ha smesso di bere acqua e iniziato a fare colazioni a base di caramelle gommose). Jake odia prendere le cose sul serio e ama trasformare tutto in una sfida. Il suo atteggiamento da mattacchione e il suo eterno desiderio di trasformare tutto in un gioco continuano a renderlo un perenne ragazzino. Nonostante la fantastica evoluzione che nel corso delle stagioni di Brooklyn Nine-Nine lo ha fatto maturare moltissimo, Jake rimarrà sempre un adulto con l’immortale spirito di un bambino.

3) Michael Scott (The Office)

Ha più di quarant’anni, ma il più delle volte si comporta come un tredicenne: parliamo di Michael Scott, il Regional Manager più amato della televisione. I suoi “That’s what she said” e le sue battute inopportune sono chiari sintomi di un uomo davvero poco maturo e noi lo amiamo anche per questo.

Nonostante il suo ruolo a capo della sede di Scranton, Michael senza ombra di dubbio si dimostra essere l’individuo più immaturo dell’ufficio: irresponsabile e infantile, permaloso ma anche desideroso di essere accolto e di essere amato, in costante ricerca di attenzioni e di approvazione, proprio come un bambino. Un eterno Peter Pan che continua a provare un grande entusiasmo per coinvolgere i colleghi e che ha sempre mille idee in testa per divertirsi e mettere in secondo piano il lavoro.

4) Joey Tribbiani (Friends)

Serie Tv - Joey
Joey Tribbiani

Joey Tribbiani è il Bambinone per eccellenza.

Un uomo che nonostante il suo lavoro da attore e la sua rinomata esperienza con le donne, non ha mai saputo crescere sul serio.

Ingenuo, svagato e con la testa tra le nuvole: Joey Tribbiani con il passare delle stagioni di Friends diviene sempre più bambino.

E no, non è tanto per il suo sconfinato amore per il suo pinguino di peluche Hugsy, ma per il fatto che a volte Joey Tribbiani pare davvero inconsapevole di come cavarsela da solo e parecchie volte a causa della sua ingenuità finisce nei guai: ricordiamo la volta in cui l’attore è stato richiuso nel mobile della tv ed è stato derubato o la sua comprensibile quanto egoistica citazione “Joey doesn’t share food“.

Nonostante ciò, Joey Tribbiani è davvero il migliore amico che una persona possa desiderare: dolce, premuroso e amorevole.

5) Andy Dwyer (Parks and Recreation)

Joey Tribbiani

Il percorso di Andy all’interno di Parks and Recreation è sicuramente uno dei più belli ma anche dei più divertenti della serie: vedere questo eterno bambinone passare dall’essere un viziato irresponsabile a un adorabile tuttofare ci ha riscaldato davvero il cuore. Tuttavia, nel personaggio interpretato da Chris Pratt non sono mai venuti meno un entusiasmo contagioso, un naturale buonumore e atteggiamenti tanto infantili e ingenui quanto divertenti e sinceri. Non a caso il ruolo di Johnny Karate gli calza a pennello.

Sarà anche un bimbo fin troppo cresciuto, ma grazie al suo spirito e alla sua mentalità da bambino, Andy ha saputo mettere in luce le sue tante qualità e farsi volere un bene infinito da amici e colleghi. Grazie alla sua spontaneità e al suo buon cuore (che lo hanno portato da sempre a essere tutto il contrario di un uomo serio e noioso) l’uomo si è inoltre guadagnato l’amore eterno della cupa e stramba April.

6) Jim Orenthal (La Vita Secondo Jim)

Un uomo immaturo e sprezzante di qualsiasi regola, quasi come fosse un adolescente allergico a qualunque tipo di responsabilità: pigro, immaturo, egoista e infantile, Jim è l’emblema dell’adulto che passerebbe tutta la propria vita a poltrire senza curarsi di ciò che gli sta attorno. Nonostante tutti i difetti, l’uomo è comunque un tipo molto divertente, dedito agli scherzi e alle battute e a suo modo amabile: Jim nutre infatti un così grande affetto per moglie e figli che questi finiscono sempre per perdonargli ogni errore e mancanza.

Insomma, un burbero ragazzone che non impara mai dai suoi errori, ma con cui ci viene comunque molto facile empatizzare.

7) Hal Wilkerson (Malcolm In The Middle)

Hal

Chi non ha amato alla follia questo fantastico personaggio? Hal, interpretato dal solo e unico Bryan Cranston, è lo strampalato e immaturo padre di famiglia di Malcolm In The Middle. Sempre in mezzo a mille guai insieme ai suoi incoscienti figli o poiché vittima delle circostanze o come risultato di una delle sue solite trovate, Hal da solo non sa bene come stare al mondo e ha il costante bisogno che l’adorata moglie Lois lo tenga in riga e gli dica cosa fare della sua vita. Ex scapestrato, amante dei pattini a rotelle e delle pedane da ballo, Hal, nonostante il passare degli anni, conserva l’entusiasmo di un bambino e il costante desiderio di provare mille diverse attività.

8) Sterling Archer (Archer)

Joey Tribbiani

La spia migliore del mondo, su questo non c’è dubbio, ma Sterling Archer è tutto fuorché un maturo combattente e un grande stratega: l’uomo infatti si rivela subito essere un eterno Peter Pan, un personaggio infantile e immaturo con l’entusiasmo di un bambino, con i vizi di un adulto e con libero accesso a un intero arsenale. A causa dei suoi problemi irrisolti con la madre e la mancanza di una figura paterna, Archer non è mai riuscito a maturare del tutto (e molto probabilmente non ci riuscirà mai) e rifiuta di crescere gettandosi a capofitto nelle situazioni senza riflettere. Ma non è forse anche per questo motivo che noi lo amiamo tanto?

9) Philip J. Fry (Futurama)

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Tanto ingenuo e immaturo quanto dolce e di buon cuore, questo è Philip J. Fry, il protagonista della fantastica Futurama. Il nostro uomo degli anni 2000 non spicca certo per acume e intelligenza e la sua pigrizia, combinata al suo incredibile talento per ficcarsi nei guai, non lo aiuta di certo a sembrare un adulto con la testa sulle spalle.

Nella sua progressiva evoluzione, Fry rimane comunque sempre se stesso, un perenne ragazzino con una dipendenza per le Slurms e per la tv che farebbe di tutto pur di non doversi comportare da adulto. Nonostante tutti i suoi difetti Fry dimostra in più occasioni di avere una grandissima intelligenza emotiva che usa per stare accanto alle persone a cui vuole bene e che gli consentirà di avere la sua chance con Leela.

10) Hank Moody (Californification)

Hank Moody

Se dovessimo riassumere lo stile di vita di Hank Moody potremmo parlare di Carpe diem, cogli l’attimo. Lo scrittore di God Hates Us All è un uomo che della vita vuole gustarsi tutti i piaceri. Nonostante il costante e forte desiderio di ricongiungersi con ex moglie e figlia, infatti l’uomo in realtà non riesce mai ad accollarsi sul serio le proprie responsabilità e rifugge gli obblighi rifugiandosi sul fondo di una bottiglia e tra nottate di sesso senza significato.

Tra genio e sregolatezza, tra nonchalance e menefreghismo, Hank Moody non passa troppo tempo a pensare come affrontare la sua vita da adulto: un Peter Pan che sicuramente sa come divertirsi.

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