Questa ottava serata di MasterChef 13 è un po’ la metafora del programma. Iniziamo con una Mystery Box arcobaleno in cui si celebrano creatività, colori, pittori e grandi metropoli thailandesi. Poi, all’improvviso, ci troviamo in un’esterna infernale accolti dalla setta della brace, polli lontani e vittorie inaspettate (ma neanche troppo).
I veri veterani di MasterChef, infatti, sanno che la legge dell’esterna è una: vince il caos. Più caos regna nella brigata, più è plausibile una vittoria schiacciante e contro ogni aspettativa. Uno scenario previsto dalla sottoscritta già al momento della configurazione delle brigate. Insomma, se sapessi prevedere la mia vita come prevedo MasterChef sarebbe tutto molto più semplice. Va bene lo stessooooooo.
Che dire, mettiamo un po’ di carne a cuocere come “gustevoli” signore di Bari alle porte di Ferragosto e passiamo ai voti con le folli Pagelle di MasterChef 13
1) Antonio – Voto 7
Questa volta Antonio non le manda a dire, e tra un croccante e una crocchetta dichiara guerra alla pluri goldenpinnata Michela.
Certo, non possiamo dire che abbia applicato la diligenza del bonus pater familias nella gestione della brace. Ma per fortuna se l’è cavata meglio con il rognone, aka quell’alimento che mi fa pensare solo ed esclusivamente all’intramontabile hit di Phoebe di Friends.
Brace rognosa, Brace rognosa what are they feeding you.
2) Deborah – Voto 5
Che schifo questa Golden Pin, simbolo di aristocrazia elitaria. Brutta come una pizza cotta male e un rognone rognoso.
Sarà che la malvagia spilletta è un po’ come l’Anello del Potere: capace di cambiare in peggio il suo padrone. Non a caso, qualche puntata fa, Deborah e Michela si tenevano la mano come allegre donzellette innamorate nel pieno della loro fase zen.
Eccole oggi armate di spillette, fuochi, fiamme, draghi e polli. Aiuto!
3) Kassandra – Voto 4
In questo episodio di MasterChef 13 ne abbiamo viste letteralmente di tutti i colori, ma Kassandra è quasi passata in secondo piano.
Addirittura ha rovesciato una teglia intera di pasta e non ha pianto. Proprio in un giorno in cui le lacrime sarebbero effettivamente servite a placare i fuochi di Michela Targaryen.
Non posso dire che stia diventando simpatica, questo mi sembra un paradosso, ma almeno posso dire che questa ottava serata l’abbia resa meno antipatica del solito. Tanto ormai la shit storm di Michela non è una sorpresa, e non saranno schiaffoni e notti insonni a fermare la villain di MasterChef 13. Not Today.
4) Michela – Voto 8
Eccola la donna del momento, la sussurratrice di Polli, l’ape regina incontrastata che sorvola Approdo della Balconata in groppa al suo pollo volante.
Lei ci insegna che non importa la lontananza, un pollo si ama e si cuoce a prescindere, e quando le cose si mettono male, lei sa come alimentare la fiamma… o forse no.
L’unica cosa che so è che alla fine della fiera lo chef Recanati era più pallido del rombo in dispensa durante la Mystery Box.
Non tutti i piatti vengono col buco, ma un consiglio per gli autori: la prossima volta che coinvolgete la setta della brace accesa, valutate la possibilità di combinare il tutto con gli amici pompieri. Capisco che Barbieri abbia fatto il suo training presonalizzato, ma non mi è sembrato così preparato.
5) Niccolò – Voto 6
Mio caro medico, Le scrivo questa lettera per informarLa del fatto che i livelli di colesterolo (cattivo) nel mio sangue sono abbastanza alti pur evitando di nutrirmi con la Sua dieta. Presa coscienza di questo fatto, La invito a evitare di farmi venire infarti paragonabili all’ultimo Pressure Test.
Cordiali Saluti,
Pagellista di fiducia
P.S.: alle brutte puoi sempre fare la controfigura di Fabio de Luigi, o interpretare il Signor Tumnus nella versione italiana de Le Cronache di Narnia.
6) Settimino – Voto 10 e gustevole
“Se nel mondo esistesse un po’ di bene, e ognuno si considerasse suo fratello, ci sarebbero meno pensieri e meno pene, e il mondo ne sarebbe assai più bello.”
Ma nel mondo di Lille7 l’unica cosa che c’è in meno sono i piatti. La matematica non è un’opinione, ma a noi va benissimo così. Anche perché alla fine l’importante è affrontare ogni esterna con lo spirito della campagna elettorale a Bari Vecchia. Non importa cosa si impiatti, l’importante è esortare al voto a fine servizio.
Questo 18 a 2 è anche per te, eroe dei nostri tempi e amico di tutti (tranne che di Kassandra).
D’altronde, Bari Vecchia ha una lunga e antica tradizione di braci accese, ferragosti caldi e quadri di Bangkok. È tutta questione di girashali (licenziatemi).
7) Eleonora – Voto 7
C’è chi vede polli che volano, chi si perde sugli spiedini e chi si perde in se stesso.
Eleonora ci ha fatto sudare sette camice, ma alla fine l’ha spuntata alla grande (tranne che con l’esterna). Non sono neanche i lievitati a farle paura, e il suo rapporto con Niccolò sembra sempre più stretto. C’è chi si è commosso a vedere Niccolò difendere Eleonora con Michela, e chi mente. Tutta la notte, tutta la notteee.
Morale della favola: tutti la considerano forte tranne lei.
8) Sara – Voto 9
Per i grandi poeti, Sara è un po’ come Luigi il Pugilista, con i giudici che non la eliminano “solo perché ha gli occhiali”.
Scherzi a parte, la giovane aspirante chef di MasterChef 13 inizia a rivelare i suoi true colors tra Invention lievitate bene e un’esterna da domatrice di leoni.
Potenzialmente l’unico capitano effettivamente apprezzato da Michela, e ormai elemento storico del cooking show italiano per aver stravinto in una brigata in cui: Settimino conta male i piatti, Michela si improvvisa piromane con l’olio sulla brace, e Kassandra fa cadere la pasta come se niente fosse. In questi casi o diventi autorevole come Zeus o scappi via piangendo. A conti fatti possiamo dire che Sara sia la Zeus di Foiano della Chiana. Un luogo che già a nominarlo fa sentire il sapore di Olimpo.
10) Marcus – Voto Pinapple
A partire dall’Invention Test, la performance di Marcus a partire è stata un po’ come l’ananas sul comodino di Ted Mosby: un mistero.
Probabilmente l’arrivo della cicogna ha fatto sentire allo svedese del nostro cuore la nostalgia di casa. E va bene così, altrimenti come la spieghi la decisione di servire una pizza Hawaii a MasterChef Italia? Soprattutto dopo aver illuminato il cuore di CannavaLemon grazie a un Daikon a forma di limone nella Mystery.
Certo, i nostri lettori ignorano il fatto che in Svezia sia usanza comune fare la pizza con curry e banana (cotta), na roba che a confronto la pizza con l’ananas sembra una trovata GURMENT per trarre spunto dal Vangelo secondo Settimino.
Al nostro Man After Midnight non è bastata la sua seconda chance per sottrarsi alle recensioni negative dei tre giudici. Ma forse è giusto così.
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