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MasterChef 11 – Le Pagelle della finale: il perizoma segreto ha fregato tutti, altro che il cinghiale amuleto

Mistery, Mistery delle mie Brame, chi è il cuoco più bravo del reame? È proprio ciò che abbiamo cercato di capire nella tanto attesa finalissima di MasterChef Italia 11.

La finale di MasterChef è un’occasione commovente, anche perchè siamo sempre sicuri che il LocaLoca deciderà finalmente di tenere a bada i suoi riccioli ribelli e di tirarsi a lucido come solo lui sa fare. Tuttavia dobbiamo ammettere che noi siamo rimasti ancora fermi a Berrettini, e mi sa anche Lia. Insomma, per fortuna che Elena era stata già eliminata altrimenti non so cosa sarebbe successo. Piovono perizomi.

A parte gli scherzi, la puntata è iniziata con un’entusiasmante Mistery specchiata, organizzata dallo chef che parlava ai vegetali. No, non è di nuovo Terry Giacomello, ma il simpaticissimo Enrico Crippa, che si è anche divertito a fare un tour della MasterClass aggiungendo zenzero di qua e di là tra le postazioni. A lui il premio speciale di Musa dell’anno. Una cosa non da poco considerando che gli aspiranti chef hanno cucinato consapevoli che al centro della cucina erano esposte in bella vista le quattro casacche con i loro nomi ricamati a chiare lettere che roteavano come del buon sushi sul nastro di un qualsiasi ristorante giapponese.

Ma lasciamo da parte i sentimentalismi e la bizzarra voglia notturna di sushi e passiamo subito alle scintillanti Pagelle della finale di MasterChef 11.

1) Lia – Voto 8

A tradire Lia proprio a un soffio dalla finalissima è stata un’innocua trota. È evidente che Lia abbia utilizzato gli Occhi dell’Ammirazione per carpire i segreti dello Chef Andreas. È tutta una questione di Occhi e Lia ha usato quelli sbagliati. Se avesse usato gli Occhi del Cuore si sarebbe sicuramente resa conto del fatto che la trota necessitava di essere cotta di meno.

In ogni caso, Lia non si lascia scoraggiare ed esce con la sportività che l’ha sempre caratterizzata, anche se a un primo sguardo poteva sembrare la grande villain di questa edizione. Che poi, parliamoci chiaro, questa edizione ha davvero avuto un villain? Io non credo. E non rispondetemi che la villain era Tina, lo so bene che vi siete ricordati di lei solo rivedendola in balconata a tifare per la sua amichetta Tracy.

2) Christian – Voto 10

MasterChef

Se Christian fosse un personaggio delle serie tv sarebbe indubbiamente un personggio scritto da Matthew Weiner, considerando l’evoluzione che ha avuto durante la trasmissione. Anche se devo ammettere che nel momento in cui sono entrati i genitori penso di aver versato più lacrime di Tracy e del Cavolini messi insieme. E non è un’impresa di poco conto.

Christian si è finalmente sciolto come burro al sole e si è divertito dal primo all’ultimo momento, presentando un ottimo piatto dopo l’altro. Sorprendendo se stesso e anche il padre, il quale inizialmente si era opposto alla sua partecipazione al cooking show. Una scena degna di C’è Posta per Te, in cui c’è chi ha pianto e chi mente.

3) Carmine – Voto 9

MasterChef

Carmine non ha mai nascosto la sua passione per i viaggi, infatti sono piuttosto sicura che già dalla mezzanotte di oggi, subito dopo l’annuncio pubblico del vincitore, il Signorino Gorrasi abbia iniziato il suo viaggio alla ricerca di tutte le persone che si lamentavano di quanto scontata fosse questa edizione per la vittoria sicura, schiacciante e prevedibile del giovane diciottenne campano. Una macumba clamorosa che il giovanotto non è stato in grado di contrastare.

Sarà per questo che al momento della finalissima di MasterChef lo spirito di Federico Dj si è impossessato del topolino culinario annidato tra un ricciolo e l’altro del Carminiello e abbia ridotto le possibilità di vittoria del ragazzo con un menù troppo ricco di ingredienti e preparazioni diverse.

Io non volevo solo partecipare alla finali, volevo avere il potere di farle fallire

Certo, perchè su Carminiello ne abbiamo dette tante, lo abbiamo paragonato al protagonista di Ratatouille, a Fabietto Schisa de La Mano di Dio e abbiamo giocato con i suoi mille soprannomi. Ma il suo percorso nella MasterClass ci dimostra che il suo vero sosia è Jep Gambardella, il quale si trasferisce nella Città Eterna per trovare la Grande Bellezza, rendendosi successivamente conto che la vera grande bellezza risiede nelle nostre radici.

Così Carminiello parte dal raviolo gyoza come un viaggio spirituale in Giappone (dove eventualmente trova la sua sposa dei sogni come versione junior di Mime) per giungere di nuovo al punto di partenza, dove ritrova finalmente la Grande Zizzona (Elena calmati sto parlando della mozzarella di bufala di Battipaglia, non di ciò a cui tu stai pensando).

P.S.: il tradimento di Dalia in tifoseria per Tracy è stato un duro colpo dal quale difficilmente mi riprenderò. Nonostante in balconata Carmain avesse una curva sud che faceva invidia a qualsiasi squadrone di Serie A. Come dimostrato anche dal fatto che il Signorino Gorrasi abbia presentato il suo menù con il segno del rossetto a macchiargli la guancia.

E comunque… cosa contano la vittoria di MasterChef, i quattrini, la scuola di cucina e tutte queste belle cose se puoi avere un Otto in Pagella da Bruno Barbieri?

Però Bruno, ora finiamola eh, lasciaci l’esclusiva almeno sulle Pagelle, che già non sappiamo cucinare neanche un misero uovo in camicia.

4) Tracy – Voto 10

MasterChef

Se pensavate che il cinghialetto di Nicky Brian fosse un amuleto potente vi sbagliavate alla grande. Tutti siamo stati avventati nell’esaltare la mini scultura in plastica che simboleggiava l’indimenticata Andrealetiziatuttoattaccato. Non sapevamo ancora della potenza dei perizomi di Elena. La quale, in ogni caso, merita il premio di miglior personaggio dell’anno.
Ci eri mancata Elenuccia.

Tracy si è fatta strada verso la vittoria di MasterChef 11 con un menù al limite della perfezione, gestito con lucidità e furbizia.

Il suo è stato un percorso culinario a cavallo tra l’Italia e l’Africa che è riuscito a stregare i giudici e a strappare la vittoria ai suoi colleghi finalisti.

You get the best of both worlds
Chill it out, take it slow
Then you rock out the show

L’Hannah Montana di MasterChef agguanta la vittoria remando con forza nel fiume di lacrime da lei stessa versato nel corso della trasmissione.

D’altronde un menù del genere può venirti in mente solo se provi a guardare il fiume Ngube ma vedi Pomezia. Fusion Power.

Inoltre la scena di Tracy che canta “Thank you Looord” in coro con la madre, mentre agita un perizoma rosso tra le mani, è valsa la vittoria.

5) Giorgio Locathèllì – Voto 8

George Locatelli, per gli amici di Hall of Series LocaLoca, continua a difendere il suo titolo di Gentleman incredibilmente affascinante, con il fazzoletto sempre pronto nel taschino in caso di emergenza (come dite? Con Tracy nella MasterClass si è tolto questo vizio per i costi troppo elevati della lavanderia? Ah ok).

Comunque, C’mon baby ritorna da me e metti via quella braciola. Quest’anno il Locatelli nazionale è apparso un po’ fuori forma rispetto alle passate edizioni, sarà che si è rotto le Mistery o che tra il shalt del Barbieri e il Lemon del Cannavacciuolo, il buon Giorgione non può fare a meno di inasprirsi un po’. Che poi la verità vera è che a lui possiamo concedere tutto, anche di perdere le staffe all’occorrenza e di prendere in giro il limone onnipresente di Cannavacciuolo.

6) Antonino Cannavacciuolo – Voto 9

Ho deciso che da oggi in poi inizierò la mia dieta a base di limone per verificare fino a che punto il limone schhhgrassi, vi aggiornerò sicuramente sui progressi ma bambini non fatelo a casa.

Il Cannavasumo Nazionale porta a casa un’altra grande edizione di MasterChef, si commuove qua e là e dispensa pacche con la stessa naturalezza con cui Enrico Crippa grattuggia curcuma a caso nei piatti dei concorrenti.

Ma noi lo amiamo proprio per questo. Insomma, voi ve lo ricordate MasterChef prima di Cannavacciuolo?

Io no, e non ho intenzione di ricordare perché a questo punto MasterChef senza di lui sarebbe un po’ come la pizza Margherita senza la mozzarella… un’altra cosa.

7) Bruno Barbieri – Voto 9

Prendete Dolores Umbridge (a cui Barbieri ha copiato anche l’outfit in questa finale), aggiungeteci la personalità e il fetish per i doppi sensi del dottor Todd Quinlan di Scrubs, e un neurone impazzito preso in prestito da Bellatrix Lestrange: ecco a voi la ricetta perfetta per ricreare il Bruno Barbieri dell’undicesima edizione di MasterChef Italia.

B**ches come and go brah, but you know I stay

Certo, perché non importa quanto tempo sia passato, o quanti Hotel abbia girato nel mentre, Bruno Barbieri è la vera essenza di MasterChef.

Ci sono cose che non si possono shalare, per tuto il resto c’è MasterChef.

P.S.: se pensavate di liberarvi di questa settimanale dose di pazzia pensavate davvero male, perché noi di Hall of Series abbiamo già lo zaino in spalla per partire alla volta di nuove Pagelle in occasione della nuova edizione di Pechino Express che andrà in onda su Sky e su Now Tv a partire da giovedì 10 marzo. Stay Tuned.

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