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How I Met Your Mother sta invecchiando bene?

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Tra poco più di un mese How I Met Your Mother diventerà maggiorenne (per parafrasare la stessa serie), perché sì, sono passati ben diciotto anni dalla sua prima messa in onda sui canali della CBS, nel settembre del 2005. Sembra assurdo, ma è del tutto normale non rendersi conto del tempo che passa in riferimento a una delle sitcom più rappresentative degli anni Duemila, perché la serie ideata da Craig Thomas e Carter Bays è diventata una vera e propria istituzione del genere, ma soprattutto lo sono diventati i suoi iconici personaggi. How I Met Your Mother, al pari di pochissime altre serie televisive, è permeata talmente tanto nell’immaginario comune da influenzare il linguaggio dei suoi stessi fan grazie ai propri tormentoni evergreen e un tipo di comicità che va a braccetto con il contesto culturale a cavallo tra il 2005 e la prima metà degli anni Dieci. Tra riferimenti, citazioni e giochi di parole, lo spettro comunicativo della serie ha trovato una propria identità, utilizzata per ritagliarsi una posizione da immortale negli annali del genere. Oggi vogliamo provare a interrogarci sul come How I Met Your Mother, in tutti questi anni, sia invecchiata agli occhi delle nuove generazioni, a discapito di un problema comune per le sitcom di un tempo.

Questione di eredità

How I Met Your Mother (640×360)

Sì, How I Met Your Mother sta invecchiando davvero bene; a dimostrarlo è, innanzitutto, il fatto che il progetto del revival abbia davvero visto luce. A prescindere dal fatto che How I Met Your Father piaccia o meno, a contare davvero nel nostro ragionamento, è la necessità di riproporre un modello così simile a quello della serie originale, a distanza di circa dieci anni dalla chiusura della serie stessa. Questo perché How I Met Your Mother è riuscita, negli anni, a conquistare le generazioni che, in quel lontano 2005, non erano nemmeno nate. Può sembrare banale, ma soprattutto per una sitcom, tipologia di prodotto che possiede caratteristiche fortemente standardizzate e complesse da variare, non lo è affatto. La struttura di How I Met Your Mother, in realtà, non è niente di mai visto prima nella storia (e Friends su tutti lo dimostra): un gruppo di amici inseparabili dalle personalità ben distinte, una grande città che assume un ruolo da protagonista e un’inossidabile attaccamento alla quotidianità. Si tratta di una formula pressoché perfetta, ma la parte difficile sta nel riuscire a rendere il tutto adatto alle esigenze di un pubblico sempre più numeroso e in continua evoluzione. How I Met Your Mother continua a essere molto attuale per diversi motivi, i quali l’hanno resa la serie di successo che tutti conosciamo, a cominciare dal tipo di comicità: uno humor brillante basato principalmente sulla scrittura di personaggi e dialoghi che fanno la parte grossa del lavoro.

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How I Met Your Mother (640×360)

How I Met Your Mother si basa su un pretesto narrativo molto semplice ed efficace: nel futuro il protagonista, rivolgendosi ai figli, racconta tramite un vertiginoso flashback il modo in cui ha conosciuto la loro madre. In realtà però, Ted Mosby comincia a raccontare da molto prima, precisamente dai tempi in cui la cerchia di amici originale della sitcom, composta da Ted, Marshall, Lily, Barney e Robin, prende completamente forma, con l’ingresso di quest’ultima all’interno del gruppo. E’ proprio l’uso di repentini salti avanti e indietro nel tempo che consente a How I Met Your Mother di non risparmiarsi mai, in quanto a inventiva: il pubblico è messo subito al corrente, fin dall’episodio pilota, che la serie non si limiterà a raccontare dell’incontro tra Ted e la sua futura moglie, ma farà molto di più. In soldoni, Ted Mosby è il protagonista assoluto della serie, ma non  è l’unico fulcro su cui la stessa sitcom si basa, anzi, con il tempo il pubblico ha imparato ad amare gli altri personaggi anche più dello stesso Ted Mosby, e il diffuso hate nei suoi confronti ne è la prova. Le personalità dei vari protagonisti di How I Met Your Mother sono molto diverse tra loro e, in questo modo, viene data la possibilità al pubblico di riconoscersi in più personaggi, senza sentirsi necessariamente legato a quello principale. La sitcom di Craig Thomas e Carter Bays utilizza dunque l’enigma della madre dei figli di Ted per portare avanti la narrazione con uno scopo, ma nel frattempo si concentra sullo sviluppo e la crescita di tutti i personaggi della serie. Si pensi ai primissimi Lily e Marshall e a come si sviluppino i loro personaggi e la loro indimenticabile storia d’amore, autentico perno della vita dello stesso Ted; ma si pensi anche alla crescita personale di Barney e Robin, accomunati da un forte senso cinico, seppur per motivi diversi, ma nonostante ciò riescono entrambi a far breccia nel cuore dei fan. E’ proprio la parvenza di autenticità che fa di How I Met Your Mother un successo: i protagonisti sviluppano un’amicizia solida, un senso di appartenenza straordinario che coinvolge lo spettatore nella narrazione e lo porta a credere di conoscere gli stessi personaggi per davvero.

E alla fine arriva… il politically correct!

How I Met Your Mother
How I Met Your Mother (640×360)

La serie, nel corso delle sue nove stagioni, affronta diverse tematiche complesse, aspetto assolutamente non scontato per una sitcom, tra cui l’ingresso nel mondo del lavoro e le derivanti problematiche, ma anche problemi legati al concetto di famiglia disfunzionale, difficoltà della vita quotidiana in generale, il tutto con serietà incontestabile. Tuttavia, bisogna ricordarsi che How I Met Your Mother è un prodotto che ha vissuto in un’epoca lontana anni luce da quella attuale, nonostante siano passati meno di dieci anni dalla messa in onda dell’ultima stagione. Ciò che amplifica i tempi, in un certo senso, è il politically correct. Nonostante tutte le buone premesse, il modo intelligente e innovativo di trattare alcune tematiche non banali, la comicità di How I Met Your Mother, oggi, sarebbe soggetta a troppe revisioni che stravolgerebbero completamente il suo linguaggio. Su tutti, l’esempio calzante è rappresentato dal personaggio di Barney Stinson: Barney è il prototipo del newyorkese ricco, single e milionario, passa le sue serate a rimorchiare al MacLaren’s e, per farla breve, il modo in cui si interfaccia e relaziona con le donne che frequenta, non è proprio un ottimo esempio di umanità. A Barney e alla serie in generale si perdonano diverse cose, soprattutto dai fan di lunga data che, piuttosto, fanno molta fatica ad adattarsi al tipo di comicità attuale; tuttavia, è logico pensare che, se la serie vedesse luce oggi, non potrebbe mai e poi mai permettersi di concedere a Barney di illustrare il proprio Playbook, per esempio, né tanto meno di trattare le sue conquiste in quel modo, e questo porterebbe inevitabilmente a una totale revisione del personaggio più iconico della serie.

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Barney Stinson (640×360)

Sì, perché il tipo di comicità di How I Met Your Mother è riassumibile proprio nella figura di Barney Stinson: running gag, giochi di parole, soprannomi, miti e aneddoti tutti riassunti in una delle personalità più esilaranti e straripanti della storia recente delle sitcom. Thomas e Bays idearono la propria creatura basandosi su esperienze personali e sugli stereotipi predominanti di quell’epoca, onde per cui bisogna leggere le “imprese” dello stesso Barney come una esplicita critica al maschilismo di quel tempo; tuttavia, il fatto che l’ego del personaggio sia costruito proprio su tali espedienti, rende una sua proiezione moderna (intesa come positiva), assolutamente impossibile; togliendo Barney a How I Met Your Mother, si spegnerebbe l’anima della serie, e questo era soltanto un esempio di come, da questo punto di vista, la sitcom non sia invecchiata bene. Ma è davvero colpa sua? Diciott’anni, d’altronde, sono pur sempre diciott’anni: nel mondo di oggi, un’era geologica.