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Come fa Arya a trovare il Night King nella scena clou di Game of Thrones? Risponde il regista

ATTENZIONE – SE NON SI FOSSE CAPITO DAL TITOLO, QUESTO ARTICOLO PRESENTA SPOILER SULL’ULTIMA STAGIONE DI GAME OF THRONES

Ci siamo scervellati per parecchio tempo. Tutti. La puntata 8×03 di Game of Thrones, quella che ha visto la fine del Night King, salutato una volta per tutte (spin-off a parte, dove gli Estranei dovrebbero avere un ruolo fondamentale), è stata altamente spettacolare ma al contempo ha lasciato non pochi strascichi nel pubblico, specialmente in relazione alla veridicità della scena stessa. Pur trattandosi di una serie fantasy, è chiaro che una certa coerenza e credibilità narrativa dovrebbe mantenersi sempre e comunque. Cosa che non è totalmente avvenuta durante la famosa 8×03, puntata nella quale Arya Stark fa fuori il Night King in maniera fin troppo semplice.

Sembrava che i cattivi avessero vinto e che per gli esseri umani fosse finita. Tutto lasciava intendere questo, perchè nell’arco della puntata si era consumata pian piano, e pezzo per pezzo, una sconfitta senza precedenti. Poi, dal nulla, sbuca Arya Stark, paladina della giustizia che trucida il Night King e restituisce il mondo ai vivi. Con fin troppa facilità.

Detto che dare una spiegazione sul come ha fatto ad ucciderlo in maniera così leggiadra e apparentemente tutt’altro che difficoltosa, non è dato saperci per ora (e probabilmente è una domanda senza risposta, poichè è chiaro che si è sacrificata parte della credibilità narrativa per dare al pubblico un colpo di scena sensazionale), un’altra domanda che ci si pone da tempo, e che a differenza della prima potrebbe avere una risposta più concreta, è questa:

Come fa Arya a trovare il Night King, riuscendo a spaccare il secondo e uccidendolo al posto giusto e nel momento giusto?

Anche questa è una domanda che si sono posti in molti, e che oggi ha una risposta. Se così la vogliamo chiamare.

Il regista Miguel Sapochnik ha concesso un’intervista a The Hollywood Reporter. Intervista nella quale si è parlato proprio di questo mistero a tutt’oggi irrisolto. Queste le parole del regista, riportate da MondoFox:

“Ho messo tutto in discussione e abbiamo lavorato a lungo e duramente per trovare un giusto equilibrio tra credibilità e nostri desideri. Quindi abbiamo girato e rigirato la scena e abbiamo capito che quello che contava davvero era il ritmo. A un certo punto, c’era tutto un elaborato piano per farla combattere per aprirsi la strada nel Parco degli Dei. Ma mano a mano che procedevamo, ci siamo resi conto che lo aveva già fatto prima nell’episodio. Sarebbe stata una ripetizione. Alla fine, abbiamo capito che non importava come Arya fosse arrivata lì. Quello che contava era creare quel momento in cui il Night King l’afferra a metà del salto e pensiamo che per lei sia la fine, invece lei fa passare la daga da una mano all’altra e lo uccide


Parole molto chiare: in sede di costruzione della scena, ciò che alla fine ha fatto la differenza è stato creare un certo tipo di ritmo e arrivare a quella scena in un modo o nell’altro, senza preoccuparsi di dare spiegazioni o creare una base solida su cui appoggiare la scena stessa, sul piano logico. Il che ha sicuramente favorito l’imponenza del colpo di scena, ma ha lasciato al contempo l’amaro in bocca per un momento clou che ha sacrificato praticamente appieno la logica per favorire scenicità e sorpresa. Insomma, si poteva senz’altro fare di più.

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