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Valerio Lundini intervista Michael Scott in un’improbabile puntata de Una Pezza di Lundini

Lo chiariamo ma non dovrebbe essere necessario farlo: l’intervista di Michael Scott a Una Pezza di Lundini che segue è in tutto e per tutto figlia della nostra fantasia.

Sicuramente un crossover non richiesto, ma che, ne siamo sicuri, potrebbe riservare alcune sorprese, quello tra la divertente anti-comedy Una Pezza di Lundini e The Office, amatissima comedy NBC che continua a mietere a successo a più di dieci anni dalla sua fine. Per fare ciò, abbiamo deciso di inscenare un’intervista condotta dal mitico Valerio Lundini al miglior capo del mondo in persona, Michael Scott. Cosa li attende? Restate con noi per scoprirlo. Attenzione, nel corso di questa particolare intervista, potreste imbattervi in spoiler di The Office. Siete avvisati!

una pezza di lundini

Emanuela Fanelli: Giovanni, te lo dico, vedi di controllare quell’inetto eh! Sta puntata deve filare che è ‘na meraviglia! Mi ci gioco la faccia e la carriera.

Valerio Lundini: M’hai chiamato, Emanuela? Mi pareva d’aver sentito il mio nome… No? Tutto a posto? Come mai tutta sta agitazione? Ce lo magnamo a colazione questo: cosa ce ne facciamo di un venditore di carta, dico io, manco dovessimo intervistare il Signor Fabriano in persona!

Emanuela: Ecco, Giovanni. Ecco con chi sono costretta a collaborare, spaccandomi la schiena e sgobbando il triplo di voi maschietti, con un incompetente che non sa manco chi deve intervistare. So che te non c’hai i miei stessi contatti, ma sto qua presto spacca, ha appena venduto a una grossa casa di produzioni i diritti per il suo film, dicono sia il nuovo Mission Impossible.

Valerio: Sei proprio un’ingrata Emanuè, guarda che, se volessi, io potrei chiamare perfino Tom Cruise, devo solo mandare un paio di assegni e arrivo al suo livello nella Chiesa. Dai, la famo partire sta trasmissione?

Giovanni: 5, 4, 3, 2, 1.

Emanuela Fanelli: Buonasera. Il programma previsto per stasera :“Zoofilia e poliamore: come spiegare ai tuoi figli il vero significato di Ambarabà ciccì coccò“, per problemi tecnici, non andrà in onda. Al suo posto, Una Pezza di Lundini.

Valerio: Oggi niente introduzioni, niente saluti al pubblico in studio e da casa. Oggi ribaltiamo i canoni: niente ospiti ricchi, niente artisti, scienziati o stramberie varie. Oggi vi vogliamo portare un vero uomo, di quelli che sanno davvero cos’è il lavoro. Non come te, Torpedine, che passi tutto il tuo tempo seduto su un cubo. Parliamo un lavoratore della classe operaria che si è fatto da sé. Direttamente da Scranton, Pennsylvania, Michael Scott.

(Mentre i Vazzanikki intonano la sigla di The Office, un uomo in completo e un sorriso a trentadue denti entra nello studio di Una Pezza di Lundini)

Michael: Ah, che gioia, essere qui, Valerio! Un sogno che si avvera, ho sempre voluto…

Valerio: Oh, oh, non spoilerarci l’intervista, Michael, e lasciamo che il nostro Alessandro Gori esponga il risultato delle sue ricerche con la sua accuratissima scheda.

Alessandro Gori: Seduttore incallito, miglior capo del mondo, uomo dall’integerrima morale, ma chi è davvero Michael Scott? Nato sotto una luminosa stella, la baby star di programmi per bambini, dopo aver scontato una pena ad Azkaban di 3 giorni ed essere sopravvissuto ai Dissennatori, diviene il volto per la ricerca contro la temibile malattia della Rabbia. Grande prestigiatore, uomo d’affari novello Willy Wonka, scrittore della Bibbia del managing, sceneggiatore, autore e regista, rapper noto in tutto il mondo per la hit Lazy Scranton, Michael Scott rappresenta il più grande esponente della grande arte del parkour in America. Tra i suoi pseudonimi più noti, Michael Scarn, Date Mike, Prison Mike, Michael the Magic, Michael Klump e Michael Scotch.

Michael Scott
Michael Scott in The Office (640×360)

Valerio: Michael, ti ritrovi in questa scheda? Non è che abbiamo esagerato, stavolta, Alessandro?

Michael: Valerio, ti posso assicurare che tutto l’elenco corrisponde alla più veritiera di tutte le verità che potresti mai sentire. Nel corso della mia vita ho appreso che non puoi dire successo senza allo stesso tempo dire eccesso!

Valerio: Wow! Ma sai che non c’avevo mai pensato? Michael, mi hai colpito nel profondo!

Michael: That’s What she said. Cioè, volevo dire, “Disse la ragazza!

Lundini scoppia in una fragorosa risata.

Valerio: Lei cioè… Quella che tu.. Ahahahaha! Mi hai proprio steso!

Michael: That’s What she said.

Valerio: Ahahah me l’hai messo ancora sotto il naso! No, basta, per favore. Ora diamoci un contegno. Allora, Michael Scott, dicci, tu nella tua vita hai fatto tante esperienze, no? Tu che sei stato per tanto tempo un venditore di carta, ci puoi spiegare come fa un semplice foglio a lasciare tagli così profondi?

Michael: Beh, Valerio, non posso darti una risposta precisa, ma posso dirti che le parole spesso feriscono più della spada.

Valerio: Ma scusa, mica Carta canta?

Michael: Vuoi sentirmi cantare, Valerio? La mia versione di Islands in the Stream è leggendaria! I miei ex colleghi pagherebbero oro per sentirmi ancora!

Valerio: Michael, parli con un tastierista e cantante, quando vuoi io ci sono, ma cerchiamo di parlare di cose serie: perché hai deciso di vendere carta, tra tanti altri materiali che si usano per scrivere? Cosa ti piace tanto della carta da motivare una vita simile?

Michael: Sai, tutti continuano a dire: “Perché vendere carta quando ci sono i telefoni, i computer, la posta elettronica?” e io mi stupisco sempre di fronte all’ignoranza di questa gente. Sai dove ho scritto i quindici biglietti che ho spedito a San Valentino quando avevo 12 anni? Su della bellissima carta! Dove scrivo il mio diario segreto che tengo in ufficio nel secondo cassetto perché nessun hacker che fruga su internet possa trovarlo? Su un diario di carta! La gente si vuole emozionare! Dopotutto, quando piangi con cosa ti asciughi le lacrime?

Valerio: Solo Tempo asciuga le mie lacrime. Beh, sono commosso: se continui così mi farai allagare lo studio.

Michael: That’s what she said!

Valerio scoppia in una risata isterica, seguito a sua volta dall’intervistato stesso. A questo punto Emanuela Fanelli entra in studio.

Emanuela: Ma che birichini! Ci stiamo divertendo, giusto? Perché non proviamo un po’ a cambiare argomento? Michael,abbiamo saputo che in realtà hai appena venduto i diritti dello script del tuo film, Treat Level Midnight, giusto? Sei emozionato?

Michael: Nah, non so se procederemo oltre, sai? Non vogliono che sia io a fare il protagonista, regista e coordinatore di intimità del mio film. E allora sapete che ho fatto? Ho detto che non avrebbero più avuto nessun diritto e l’ho dichiarato con forza, un vero e proprio proclama.

Emanuela: Ma avevi firmato, no?

Michael: Sì, ma ho ritirato la firma con la mia dichiarazione.

Michael Scott
Michael Scott (640×360)

Valerio: Ma toh, guarda come scorre in fretta il tempo quando ci si diverte! Prima di salutarti ci tenevamo tanto a mostrarti un piccolo videomessaggio da parte di uno tra i tuoi ex colleghi che ci teneva tanto a salutarti e a farti gli auguri per la tua vita futura!

Michael: Dopotutto sono il capo migliore del mondo! Dimmi, è da parte di Jim? Quel ragazzo mi ha sempre adorato! Oppure il mio fidato Dwight? Oscar? Quel briccone di Stanley?

Valerio: No veramente, mi pare si chiami Toby…

Michael: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

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