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I 10 migliori scherzi di Jim a Dwight in The Office

Grazie a loro ci siamo ribaltati dal divano per le risate e abbiamo architettato malefici piani con cui rifarci sui nostri più acerrimi nemici: stiamo parlando dei brillanti scherzi orditi da Jim Halpert nei confronti del collega Dwight Schrute in The Office.

Lo sappiamo bene, se avesse dedicato lo stesso tempo e le stesse energie impiegate nella pianificazione delle burle al compagno di scrivania per scopi più alti, probabilmente Jim avrebbe trovato una soluzione alla fame nel mondo a ai conflitti in Medioriente in men che non si dica. Ma a quanto pare per il ragazzo trovare metodi alternativi e creativi per punire l’irritante e fastidioso Dwight dà maggiori soddisfazioni. Ma non è cattiveria: solo il giusto modo per rimettere in riga l’eccessiva solerzia e sete di potere del collega, in fondo sappiamo quanto i due in realtà si volessero bene!

Geniali, creativi e divertenti: nel corso delle nove stagioni di The Office Jim ha potuto sperimentare scherzi di qualunque genere, dai grandi classici (come la cancelleria nella gelatina), ai più fantasiosi (come la vendita dei fagioli magici), fino ai più assurdi, come la volta in cui inserì gradualmente delle monetine nel suo telefono finché Dwight non se finì per tirarselo addosso.

In questa classifica inseriremo 10 tra gli scherzi più iconici di Jim a Dwight in The Office: ovviamente troverete spoiler su tutte e nove le stagioni dello show, siete avvisati!

10) Il falso omicidio

Siamo in trasferta: niente moglie o figli con cui passare il tempo. Che fare per distrarsi? Ma naturalmente fingere la propria morte per fare uno scherzo ai colleghi!

Erin e Dwight corrono a svegliare Jim e quella che si para loro di fronte è una vera e propria scena del crimine: ad attenderli i due infatti trovano un televisore guasto, segni di colluttazione, una fune fatta di lenzuola che penzola da balcone e una valigetta stracolma di dollari falsi. A completare il tutto una bella scritta in rosso sulla porta bianca: “It was Dwight!“. Inutile dire che quest’ultimo dichiari la propria innocenza per poi urlare acutamente quando quello che parrebbe il cadavere di Jim cade fuori dall’armadio. Un classico.

9) L’esperimento di Pavlov

The Office

Stavolta niente prese in giro o scherzi che richiedano particolari materiali ma solo un’attento studio del comportamento umano. Jim passa settimane e settimane a mettere in atto il suo piano, cercando di ricreare il cosiddetto esperimento di Pavlov, noto per aver teorizzato il meccanismo di salivazione dei cani al richiamo di uno stimolo, un segnale che poi avrebbe portato loro una ricompensa in cibo. Così a Jim basta associare un premio in mentine a un particolare suono del suo computer e l’addestramento di Dwight ha inizio. Col tempo l’uomo inizia quindi a rispondere automaticamente agli stimoli, aprendo il palmo per ricevere quanto gli spetta.

All’ennesimo trillo, Dwight porge automaticamente la mano aspettandosi forse una ricompensa, ma Jim stavolta fa finta di nulla: Schrute è sconvolto: cosa sta facendo? La sola cosa che sa è che di colpo sente di avere in bocca un sapore cattivissimo.

8) La scrivania di Dwight

Qui abbiamo scelto di barare un po’, scegliendo di inserire in un’unica voce tutti gli scherzi di Jim a Dwight legati alla scrivania di quest’ultimo nel corso delle nove stagioni dello show. Come dimenticare quella volta che Jim la spostò in bagno? Ricordiamo l’Assistant to the Regional Manager inseguire il cavo del telefono fino alle toilette dell’ufficio e lì fermarsi a rispondere come se nulla fosse a una delle richieste di Jim. Non dimentichiamo la muraglia di matite sul confine della postazione di Jim. Ridiamo ancora per lo scherzo dell’impacchettamento della scrivania di Dwight (rivelatasi poi essere solo di cartone) così come per la burla della scrivania gigante.

Avete preso appunti: siete pronti a replicare quanto visto in The Office sui vostri ignari colleghi?

7) L’alleanza segreta

The Office

Torniamo ora indietro alla prima stagione: parliamo dell‘episodio 1×04, dedicato al problema del ridimensionamento del personale. Preoccupato per la situazione, Dwight decide di formare un’alleanza segreta con il suo acerrimo nemico. Jim coglie al volo l’opportunità e coinvolge Pam nel suo piano. Così i due iniziano a fomentare le paranoie di Dwight, convinto di poter carpire informazioni utili dagli altri dipendenti. Sarà lui stesso a proporsi di chiudersi in uno scatolone all’interno del magazzino in maniera da poter ascoltare una presunta riunione segreta di una delle altre alleanze in seno all’ufficio.

Stavolta per Jim minimo sforzo e massima resa!

6) Il discorso di Mussolini

Il nostro Schrute ha appena vinto il premio “venditore dell’anno“, massimo riconoscimento per un lavoratore della sua carica ed è parecchio agitato perché dovrà tenere un discorso davanti a un grande pubblico. Ad “aiutarlo” però ci pensa Jim, che gli fornisce particolari consigli in ambito di retorica, tra gestualità e toni, nonché un canovaccio da seguire per il discorso. Tutto regolare, se non fosse che Jim propone al collega un testo scritto e pronunciato da nientepopodimeno che Benito Mussolini.

I gesti duri e teatrali e i concetti scanditi e urlati con enfasi tuttavia finiranno per infiammare il pubblico e, grazie al contrasto tra la tematica di vendita e i toni da lui usati, creeranno una delle scene più esilaranti mai viste in tutta The Office.

“We are warriors! Salesmen of north-eastern Pennsylvania, I ask you once more: Rise and be worthy of this historical hour! No revolution is worth anything unless it can defend itself! Some people will tell you salesman is a bad word. They’ll conjure up images of used car dealers and door to door charlatans. This is our duty: to change their perception. I say salesmen… and women of the world unite!”

5) Jim Vampiro

The Office

Oh, oh! A quanto pare c’è un pipistrello nel condotto di aereazione dell’ufficio: chi mai se ne occuperà? Di certo Dwight Schrute, che però riesce solo a far scappare la bestiola nella sala conferenze. Ma Jim non si fa sfuggire l’occasione e finge di essere stato morso dal pipistrello. Da quel momento in avanti, con gradualità, il ragazzo cercherà di persuadere il molesto collega di essersi trasformato in vampiro: i canini, il fastidio per la luce, i cappotti da collo rialzato, lo sguardo fisso sulle giugulari dei colleghi…

Dwight inizialmente farà finta di non credere all’improvvisa sete di sangue del rivale, ma verrà poi beccato dalle telecamere in stato di inquietudine e di preoccupazione e mostrerà di aver preparato un paletto di legno appuntito per tutte le evenienze.

4) La macchinetta delle merendine

Uno degli scherzi più iconici di tutta la serie. Sei amico dell’uomo incaricato di riempire la macchinetta delle merendino dell’ufficio, allora che fai, perdi forse l’occasione? Ecco dunque Jim e Pam di fronte all’aggeggio scegliere accuratamente cosa comprare tra la cancelleria d’ufficio di Dwight: non manca nemmeno la targa con il suo nome e la sua amata bobblehead. L’uomo inizialmente si infuria, ma quando Jim gli consegna un sacco pieno di monetine con cui potersi riprendere la sua roba inizia subito a inserire il conio nella macchinetta, quasi scordandosi del motivo della sua rabbia.

Una delle burle di The Office più spassose di sempre.

3) Jim asiatico

The Office

Nella nostra lista non poteva di certo mancare lo scherzo denominato “Asian Jim“. Dwight arriva al lavoro, ma al suo fianco non trova chi si aspettava. Ma l’uomo asiatico, interpretato da Randall Park, afferma di essere Jim, suo collega da più di dieci anni. Schrute è confuso e mette alla prova l’individuo che però sembra sapere davvero il fatto suo: conosce il pin segreto di Jim, conosce le sue vendite e ha perfino una foto di famiglia con Pam e i suoi bambini. Dwight subisce il colpo di grazia quando Pam entra nella stanza e bacia l’uomo chiamandolo Jim.

Nelle interviste Pam rivela con semplicità che Jim è dal dentista e che l’uomo è un loro amico attore. Semplicemente geniale!

2) Future Dwight

Non ho molti contatti con le sede di Scranton, ma, prima di partire, ho preso una pila della carta intestata di Dwight. Così, qualche volta, invio a Dwight dei fax. A se stesso. Dal futuro.“.

Ah, la noia e la nostalgia! Anche dopo essersi separato dai suoi ex colleghi, all’inizio della terza stagione, Jim non può proprio fare a meno dei suoi scherzi. Così Dwight inizia a ricevere strani fax da parte della sua versione del futuro che lo mette in guardia su possibili scenari catastrofici.

Quando l’uomo si avventa sulla tazza del povero Stanley, convinto che il caffè lì contenuto sia avvelenato, non possiamo fare altro che ridere di gusto!

1) Bears, Beets, Battlestar Galactica

The Office

Non poteva che stare in cima alla nostra classifica: lo scherzo forse meno elaborato di sempre (costato solo 11 dollari) è invece diventato uno dei simboli di tutta The Office. Jim si presenta al lavoro con qualcosa di strano: un taglio diverso, una camicia gialla e degli occhiali particolarmente familiari. Dwight non se ne rende subito conto ma quando sente le parole Bears, Beets, Battlestar Galactica capisce l’arcano mistero.

Inizialmente l’uomo dice di sentirsi lusingato dall’imitazione ma poi, quando vede il nemico estrarre perfino una bobblehead dalla sua valigetta, perde le staffe e se ne esce con una delle citazioni più quotate di tutta la serie:

Identity theft is not a joke, Jim! Millions of families suffer every year!“.

Bonus: tutti quelli citati sono davvero fantastici e spassosi, giusto? Ma noi in fondo sappiamo quel è stato lo scherzo migliore di Jim in The Office, vero?

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