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MasterChef 8×06 – Giovedì gnocco e quaglie sfilettate

In questa puntata di Masterchef ne abbiamo viste delle belle. In primis bisogna sottolineare l’importanza della premessa durante la quale si è discusso molto sulla bellezza esteriore e interiore. Soprattutto di quella di Verando, che con le sue bretelle si guadagna il premio di stile di Enzo e Carla. Ma non era lui il protagonista della prima prova della serata. La bellezza interiore è molto più importante di quella esteriore, soprattutto se si pensa agli ortaggi. La verità è che bisogna essere più solidali con i prodotti della natura, soprattutto con gli ortaggi brutti. Lo sanno tutti che quelli vengono discriminati dagli ortaggi belli solo perché non finiscono nei supermercati.

Tanto rumore per nulla perché, come dice Virginia, non sono nemmeno ingredienti di serie A.

Io proporrei un minuto si silenzio per il vero protagonista di questa puntata: Antonino Cannavacciuolo. Non è possibile che ogni volta che si sposta di postazione in postazione è costretto ad ascoltare le più grosse assurdità mai pronunciate. Ogni errore è un colpo al cuore. Soprattutto quando si tratta di Gilberto. Potrei parlare di lui per ore e ore. Partendo dal suo sguardo da rosicone. Ma non trovate divertente il fatto che lui abbia ammesso che non ci sia molto feeling tra lui e Cannavacciuolo? Perché, con gli altri invece c’è feeling? Vogliamo ricordare la disputa tra lui e Locatelli sul retrogusto del cioccolato?

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Anche questa volta i piatti migliori sono stati più di tre. Cinque per l’esattezza. Significa che i concorrenti sono tutti bravi e si meritano (chi più, chi meno) di vincere o che il livello è mediocre per tutti? Per ora una cosa è certa: c’è ancora chi non non è in grado di usare una strategia di attacco contro gli avversari.

Salvatore, ad esempio, vincitore della Mystery Box, ha affermato di voler aiutare i più forti e danneggiare i più deboli. Nei fatti poi, nel momento in cui doveva scegliere chi sarebbe stato a cucinare nel minor tempo possibile, è andato a caso. Nel frattempo sono usciti i lati peggiori degli aspiranti chef. Qualcuno dovrebbe ricordare a Gloria che Masterchef è pur sempre una competizione e che quando è stato il suo turno anche lei ne aveva approfittato danneggiando gli altri. Beh, quando lo ha fatto Salvatore sembrava che meritasse l’ergastolo.

Alla fine è stata proprio Gloria a vincere e il povero Giovanni (non amate anche voi la bromance tra lui e Bastianich?) è stato costretto a spostarsi di postazione per far spazio all’ego di lei. Certo, con la vittoria all’Invention Test arrivano grandi responsabilità. Ci ricordiamo tutti cos’è successo quando lei è stata eletta capo della brigata, no? Pressure Test e via.

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Alla fine Salvatore aveva fatto centro e tra i peggiori ci sono finiti Verando, Giuseppe e Vito. È stato quest’ultimo a dover abbandonare la cucina. Non prima di averci deliziato ancora una volta con le sue massime.

Per la prova in esterna di questa settimana gli aspiranti chef hanno preparato il pranzo per il 40° anniversario dell’Associazione Italiana Persone Down all’Italian Chef Academy di Roma. Come già menzionato, Gloria era il capitano della brigata blu, mentre Verando ha preso il controllo della squadra rossa. In entrambi i gruppi si è verificato un ammutinamento. Dopotutto Gloria non poteva aspettarsi altro quando ha scelto Guido. Il risultato è stato che chiunque avesse un problema chiedeva a lui, non rispettando la leadership di Gloria. Situazione aggravata anche dalle divergenze tra i due.

Gnocco singolo gigante o tre gnocchi piccoli?

Anche questa volta a Masterchef la vittoria è stata schiacciante e a favore dei rossi. Da quel momento, una cosa è stata certa. Ok, forse due. La prima è che Verando non è da sottovalutare. E la seconda è che il Pressure Test sarebbe stato uno di quelli che ci saremo ricordati per un po’ di tempo. Sia per i partecipanti che per il tema delle prove: i poveri sciagurati hanno avuto a che fare con diverse tecniche proprie della cucina (compresa la sfilettatura di quaglia). Tutti tranne uno, il grande escluso. Gilberto.

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Lui ha avuto un grande potere e ha deciso di prendere di mira il povero Samuele, semplicemente perché non gli stava simpatico.

Colpito e affondato. La prima volta quando gli ha fatto utilizzare un sifone e la seconda quando lo ha fatto cucinare ancora una volta utilizzando in un solo piatto quattro tecniche diverse. Onestamente non so se mi sia dispiaciuto di più vedere Samuele andarsene o vedere Gilberto gioire.

E comunque zitto zitto, quatto quatto, Alessandro sta facendo fuori tutti gli avversari eh! Non si espone troppo e poi quando arriva il momento giusto sa essere più letale della peste bubbonica.

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