2) Quantum Leap
Quantum Leap rappresenta uno dei prodotti più apprezzati di fantascienza televisiva anni ’80. Sam ha inventato una macchina del tempo, ancora imperfetta, e viaggia da un luogo all’altro finendo nei corpi di persone qualsiasi per aiutarle a risolvere alcuni problemi. Solo dopo aver adempiuto al suo compito avviene un ulteriore salto temporale.
Nel finale Sam pare finalmente aver ultimato il suo viaggio di corpo in corpo. Finisce nel momento della sua nascita e ora ha il suo vero corpo da adulto, perfino un po’ invecchiato. Appare quindi un barista, già comparso in altro ruolo nel primissimo episodio, che confida a Sam che è sempre stato in suo potere interrompere i salti e decidere dove andare.
“Dove vuoi andare, Sam?”, conclude il misterioso individuo. Ci aspetteremmo che il protagonista ritorni al suo tempo. Invece Sam sceglie, per aiutare il fidato amico Al, di condannarsi a una vita fatta di incessanti salti temporali in un loop claustrofobico e infinito. Un finale completamente distaccato dal carattere rassicurante e leggero della serie che ci ha lasciato a bocca aperta. Perfino più di quello di How I Met Your Mother.
