3) Six Feet Under
Tra le conclusioni più singolari di una serie tv non può mancare il finale di Six Feet Under. La storia dei Fisher diventa paradigma dell’intera esistenza, del non senso di un granello nel computo dei miliardi di millenni dell’universo. Six Feet Under è un racconto corale, un avvicendarsi di tragiche ironie e racconti taglienti. La storia di una famiglia di impresari di pompe funebri alle prese, costantemente, con la morte. Nel tempo, di stagione in stagione, si scopre che non c’è dramma senza ironia. Non c’è compostezza nella morte.
Il finale è un memento mori che lascia esterrefatti e inerti. Vediamo il tempo che passa. La morte che si alterna alla vita. La fine di tutti i Fisher, dei quali non resta nulla se non una vaga memoria affidata a sbiaditi ricordi e a foto consunte. Muore l’amore, muore l’affanno, e tutto sembra non avere più rilievo di fronte all’eternità terribile dell’ultimo respiro. Una conclusione che non ha eguali nel mondo seriale e che più che singolare è decisamente un unicum.
