Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » Élite » Élite non piacerà mai alla critica, ma il pubblico sta ancora là

Élite non piacerà mai alla critica, ma il pubblico sta ancora là

Quando Élite è approdata per la prima volta su Netflix nel 2018 ha cavalcato l’onda del successo della serie tv spagnola La Casa de Papel, riproponendo parte del cast e presentando un teen drama dall’impronta crime accentuata dalle sue note più mistery: una studentessa è morta a scuola, nessuno sa chi sia il colpevole, ma tutti sospettano ci sia qualcosa sotto. A fare compagnia ai nostri protagonisti c’è poi la solita eccessiva dose di ormoni su di giri. Peccato che – nonostante i buoni presupposti *ironia* – già al termine della prima stagione Élite si trovava già in bilico sull’orlo del precipizio. Eppure, dal 2018 al 2023. abbiamo goduto di ben 7 stagioni, e vista l’abile capacità di Netflix di stroncare le serie tv sul più bello, ottenere un numero così alto di stagioni non è affatto scontato, tanto che siamo in moltissimi a chiederci come mai, nonostante i mille difetti e le altrettante problematiche, Élite rappresenti una delle più seguite e longeve serie tv della piattaforma.

Élite
Élite

Perché i fan di Élite non se ne sono mai andati?

Domanda difficile a cui dare una risposta semplice: il caso Élite, è un caso seriale quasi unico nel suo genere. Il primo punto a favore della longevità della serie tv si deve proprio alla sua nazionalità: Élite è una serie tv spagnola, e come tale sappiamo bene che sono note al pubblico per non concludersi mai troppo in fretta, anche se a livello narrativo e a originalità lasciano molto a desiderare. Penso alla maggior parte delle telenovelas che mi capitava di guardare con mia nonna e rifletto sul fatto che gli spagnoli hanno un talento innato per realizzare serie tv assurde, colme di scandali ma stranamente di grande intrattenimento. Una volta che ne inizi una è difficile staccarsene, diventa quasi necessario assistere a quei drammi familiari inverosimili. Élite però aggiunge un dettaglio in più: si ispira in maniera molto esplicita alle ambientazioni americane che sono quelle più appetibili per il pubblico di giovani spettatori e consumatori seriali. Unisce il dramma spagnolo al trend americano di adolescenti che fingono di ragionare come adulti: mette in scena la giovane élite spagnola – vi ricorda nulla la più famosa e iconica Élite di Manatthan? – che non vuole sporcarsi le mani con gli spiccioli dei compagni di scuola meno fortunati, mentre questi arrancano pur di raggiungerli e conquistare i loro cuori, o meglio i loro soldi.

Il dramma di Élite non si consuma però solo tra i banchi della scuola di lusso Las Encinas, già luogo di numerosi scandali e gossip da urlo, ma raggiunge il suo culmine quando viene ritrovato il cadavere di Marina (María Pedraza) nella piscina scolastica. Non mi dilungo a raccontare come proseguono le ricerche e come continuano le successive stagioni riguardo a questo caso – l’omicidio viene risolto già al termine della prima stagione ma continuerà a farsi sentire per le successive – perché magari tra voi c’è chi ancora deve scoprire il tripudio di assurdità che seguiranno e in tutta onestà non mi sembra il caso di rovinarvi la sorpresa, che tanto sorpresi non vi lascerà.

Élite
Élite

I drammi spagnoli sono quelli che attirano il pubblico

Piuttosto parliamo del perché nonostante la banalità della situazione da risolvere, a cui neanche gli sceneggiatori della serie tv facevano tanto affidamento visto come si è risolto il tutto, Élite sia stata una delle serie tv più seguite con ardore da un pubblico vastissimo: a mio avviso, la presenza del crimine è stata subito affievolita da una buona presenza di drammi familiari e personali, tra cui spiccano varie tematiche come quella religiosa e sicuramente – e non è certo una sorpresa ammetterlo – quella sessuale. A tutto ciò si aggiunge anche un incesto totalmente a caso – ma cosa non lo è in Élite? – portato avanti da due dei personaggi più interessanti della serie tv, ovvero Lucrezia e Valerio. Seguono poi i numerosi personaggi che non vedono l’ora di dare voce alla loro sessualità queer e un threesome di pura convenienza che sfocia nella più spaventosa e imbarazzante scena di gelosia, giusto per dirne qualcuna. Le situazioni presentate in Élite sfociano sempre nell’assurdo e nell’impensabile, tanto da farla diventare la Riverdale spagnola per eccellenza. Ovviamente non mancano mai paternalistiche lotte di classe e di poter: ragazzini che brillano soltanto per le loro eccellenti capacità nel contare quanti soldi hanno nel portafoglio e che non perdono mai occasione per denigrare chi, i loro soldi freschi e profumati, li vede solo col binocolo.

Élite
Élite (640×360)

Queste tematiche, che si aggiungono di volta in volta a un nuovo caso di omicidio che gli studenti vogliono più nascondere che risolvere, saranno sempre le indiscusse protagoniste della serie tv, anche se a cambiare sono sempre i personaggi principali.

In sette stagioni gli studenti di Las Encinas hanno sempre cambiato volto ma mai atteggiamento. Alcuni personaggi di Élite hanno fatto degli sporadici ritorni, del resto la serie tv è stata anche trampolino di lancio per molti dei giovani attori che hanno poi preso parte ad altri progetti, ma conclusasi la settima e ultima stagione possiamo constatare che del cast originale non è rimasto più nessuno, a eccezione di Omar che sembra condannato a non potersi emancipare da quell’ambiente di cui è rimasto inconsapevolmente ossessionato.

Le ultime stagioni di Élite erano diventate palcoscenico per nuovi personaggi e altri drammi che, come recita il motto latino repetita iuvant, riproponendo le stesse situazioni, in un ambiente già familiare, sono riuscite comunque a soddisfare il suo pubblico più affezionato.

Élite
Élite

Il sesso è il vero protagonista di Élite

Il sesso è stato fin da subito presente in maniera esagerata in Élite, ma col passare delle stagioni ne è diventato il massimo capostipite: uno degli ultimi trailer della serie tv presentava i protagonisti in atteggiamenti intimi tra loro come se si trattasse di una ridicola e imbarazzante pubblicità di profumi. Nessun limite, tutto è concesso, tanto che sui social e in rete si era iniziato a parlare di Élite come ‘il p**no di Netflix‘ e del resto come dargli torto: il confine tra vedo-non-vedo è talmente labile che viene da chiedersi se insieme agli attori ci fosse davvero l’operatore di camera. Tutto in Élite viene risolto, spiegato e perdonato, con del sesso che, in alcuni episodi era messo in scena per più di metà del tempo dell’episodio stesso.

Gli scandali, gli omicidi e tutte le discussioni elitarie, si riducono a nulla in confronto alla quantità di sesso che viene proposta in Élite, e forse, è proprio questo mix assurdo ad aver conferito a Élite il suo successo riuscendo a mantenere stretto il pubblico, curioso di vedere fino a che punto questo delirio orgasmico possa arrivare.

Élite
Élite

A proposito, non perderti l’ultima serie di Prime Video considerata la nuova “Élite tedesca”. Qui trovi tutto ciò che c’è da sapere.