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In un mondo ideale, Riverdale avrebbe riscritto la storia dei teen drama

ATTENZIONE: nel seguente articolo sono presenti spoiler sulla serie tv Riverdale.

Io me li ricordo i pomeriggi del 2017 a vedere la prima stagione di Riverdale. Ne ero ossessionata al punto da costringere tutti i miei compagni del liceo a guardarla per poterne parlare insieme dopo la versione di latino. Questo almeno per tutto il corso della prima stagione e parte della seconda stagione del teen drama che nel mentre aveva iniziato a intrecciare dinamiche sempre più complesse e fuori di testa, totalmente insensate e prive di logica. La mia ossessione per Riverdale è andata così scemando velocemente, con grande rammarico e dispiacere: Riverdale aveva un potenziale che non ha gestito al massimo delle possibilità, anzi è diventata la serie teen drama perfetta da memare con le sue assurdità e i suoi buchi temporali e narrativi del tutto assurdi e inspiegabili. Inizia come serie teen drama mistery e si evolve in un enorme complesso fantastico, un universo parallelo dove vivono creature demoniache, salti temporali e gli adolescenti gestiscono night club segreti alla luce del giorno.

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Riverdale (640×360)

Quando Riverdale aveva ancora un senso

La prima stagione di Riverdale presenta il gruppo che rimarrà unanime fino alla settima e ultima stagione della serie: a capo della banda c’è Archie, il ragazzo modello, bravo a scuola e nello sport, gentile e carino con tutti; la sua migliore amica Betty follemente innamorata di lui che è la classica ragazza della porta accanto, e poi due nuovi arrivi in città ovvero Veronica, ricca figlia di papà e poi c’è Jughead, timido e aspirante scrittore che viene dai reietti della società i Serpents. Vivono tutti insieme sereni e felici nella tranquilla cittadina di Riverdale, che viene sconvolta dalla morte di Jason Blossom, figlio della più influente famiglia del paese, il caso diventa un omicidio e i quattro ragazzi anziché seguire le lezioni scolastiche alla Riverdale High, non perdono tempo a iniziare le indagini per la risoluzione del caso.

Queste erano le premesse di Riverdale, in perfetta linea teen drama mistery e la prima stagione della serie tv ha tutte le carte in regola per essere una delle serie tv più seguite e acclamate dal pubblico più giovane. Il gruppo è affiatato, le dinamiche presentante non spiccano per originalità ma quella ormai è una dote di pochi prodotti, ma non per questo non suscita interesse. Il caso di Jason Blossom diventa di puntata in puntata sempre più intrigante e le rilevazioni che seguono l’omicidio sono sempre più sconvolgenti e intrattenente.

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Riverdale (640×360)

Riverdale risultava essere una certezza per i fan del teen drama più classico, che vi ritrovavano l’ambiente caldo e familiare già visto in altre serie tv del genere: un gruppetto di amici adolescenti, le loro relazioni interpersonali e le classiche dinamiche da giovani adulti fatte da competizioni scolastiche e discussioni con i genitori sempre troppo poco presenti. Pop’s, il bar della città dove i protagonisti passano pomeriggi interi a bere frullati quando non sono sulle tracce di un caso, diventa il loro iconico luogo di incontro. Ma Riverdale nel 2017 si era presentata anche come una nuova perla per il genere teen drama, aggiungendo un tocco di mistero tutto da scoprire e risolvere.

Riverdale (640×360)

Riverdale poteva riscrivere la storia dei teen drama, e invece…

Cosa sia successo agli sceneggiatori di Riverdale dopo la prima stagione è il più grande mistero che probabilmente non avrà mai una risposta. Dal 2017 al 2023 – ad agosto di quest’anno l’ultima puntata – la serie tv è profondamente cambiata: mantenendo sempre una linea di mistero, si sono aggiunti elementi paranormali, presenze demoniache in omaggio a Stranger Things, e poi un ritorno al passato e ai costumi di scena che non si vedevano dai tempi di Grease, con tanto di episodi musical imbarazzanti. Nel frattempo anche la storyline principale è diventata un miscuglio di assurdità che non hanno mai trovato una vera e propria spiegazione. La prima a riderne è la stessa attrice di Veronica, Camilla Mendes in un suo video TikTok . Il suo personaggio gestisce una bisca notturna sotto il naso dello sceriffo, e lei ha solo 17 anni. Archie finisce in una prigione ultra violenta dove è succube della polizia corrotta (dal padre della sua ragazza). Betty scopre di avere un pluriomicida come buon padre di famiglia e a Riverdale era arrivata una congrega di infermiere tradizionaliste che non si facevano alcun problema a sedare i ragazzini. Devo menzionare gli improvvisi poteri sovrannaturali di cui vengono dotati i protagonisti o forse il grande problema irrisolto è come sia possibile che due gemelli, i fratelli Blossom, avessero due età differenti?

Ma a far perdere il potenziale di Riverdale non sono stati soltanto i salti temporali, i buchi di trama profondi come crateri vulcanici e gli universi alternativi sbucati dal nulla, che sembrano voler rendere la serie di genere fantascientifico tendente all’horror senza neanche più degli adolescenti come protagonisti, ma ormai le loro versioni adulte e mature, con un piede nella fossa.

Riverdale (640×360)

Riverdale nel corso delle sue sette folli stagioni si è attorcigliata attorno al tentativo malriuscito di unire più generi narrativi sotto la voce teen drama, ed è finita col perdere rapidamente la strada maestra. Poteva essere una buona innovazione narrativa, eppure ha unito, anzi mischiato, troppo senza seguire alcun rigor di logica e il risultato definitivo è stato un gran caos con infinite domande rimaste senza risposta. Riverdale è diventato un contenitore di troppe sottotrame sconnesse tra di loro, che neanche prese singolarmente si possono spiegare. Magari un giorno avremo una nuova Riverdale che riuscirà nell’impresa? A questo punto non sono più convinta di volerlo sapere.

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