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5 mosse geniali che hanno definito il mito di Walter White

Nell’immaginario collettivo Walter White è indubbiamente riconosciuto come uno dei personaggi più iconici delle serie tv. Il protagonista di Breaking Bad ha tutti i motivi per essere ricordato come tale: la sua evoluzione è un elemento fondamentale della serie e il dualismo Walter White/Heisenberg (noi abbiamo provato a immaginare una lettera in cui l’uno si confessa all’altro) non può certo essere dimenticato.

Nel corso della serie si assiste a questa evoluzione in modo graduale. Il modo in cui è costruita Breaking Bad permette agli spettatori di godersi allo stesso modo ogni singolo passaggio della crescita del personaggio. Si possono tuttavia riconoscere delle situazioni fondamentali che hanno reso Walter White il personaggio che oggi conosciamo.

Ecco quali sono, tra tutte, le 5 mosse geniali che hanno definito il mito di Walter White in Breaking Bad.

1) Il confronto con Tuco Salamanca

breaking bad

Siamo nella prima stagione di Breaking Bad, quando la collaborazione tra Walter White e Jesse Pinkman ha avuto inizio. Il giovane socio suggerisce a Walt il nome di un acquirente che potrebbe portare il loro business a un livello superiore. Si tratta di Tuco Salamanca, un soggetto con cui non è per nulla facile contrattare.

Tuco si rifiuta infatti di pagare un anticipo per la merce e spedisce Jesse in ospedale. Così Walt è costretto a intervenire nonostante volesse evitare il coinvolgimento nella distribuzione della droga. Il confronto con Tuco è inevitabile. Quando Salamanca non cede alle richieste di Walt, questo gli consegna del fulminato di mercurio. Convinto si tratti di metanfetamina, Tuco provoca un’esplosione che distrugge il soffitto dell’edificio.

Ci sono almeno due motivi per cui questa mossa è fondamentale per l’evoluzione di Walter White. In primo luogo, è qui che il professore adotta lo pseudonimo di Heisenberg. Inoltre, si inizia a comprendere come Walt ha intenzione di giocare: non accetta un no come risposta e capisce che non sempre conviene delegare.

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