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10 curiosità su Breaking Bad, una delle serie più belle di sempre

Non è obiettivo odierno quello di raccontarvi perché Breaking Bad (2008-2013) è una delle serie più belle di sempre. Il capolavoro di Vince Gilligan si è cementato nel tempo grazie alla sua completezza e qualità. Se inizierete a parlare su un sito, forum, pagina o gruppo Facebook di serie tv, Breaking Bad verrà prima o poi nominata.
Se cercherete video, articoli, o qualsiasi altro materiale a tema televisivo, il nome della serie verrà fuori.
Anche se semplicemente vi metterete a parlare con una persona a caso del vostro show preferito, prima o poi il discorso sulla serie di Gilligan uscirà.

Pare che tutto il mondo abbia visto, o quantomeno sia a conoscenza di Breaking Bad, Walter White e dei suoi personaggi. Del suo mondo e dei suoi eventi. Delle citazioni scaturite da essa e i meme che ha scatenato nel tempo.

La completezza della serie l’ha resa una vera e propria esperienza di vita per i fan, che ancora oggi la ricordano con affetto e ammirazione. Negli anni sono uscite spiegazioni, notizie, curiosità da parte del cast e della produzione e ancora oggi qualcosa di nuovo spunta fuori per stuzzicare gli spettatori.

Per cui noi oggi siamo qui per una sfida amichevole. Nonostante tutta questa conoscenza generale del prodotto, abbiamo messo insieme una lista di 10 curiosità sulla serie che probabilmente non conoscerete.
Curiosità che in molti casi vi porteranno ad allargare la vostra visione su questo fantastico prodotto televisivo.

1) La morte di Jane fece piangere Bryan Cranston

La fiamma di Jesse è uno dei personaggi più impattanti della serie anche dopo la sua morte. La ragazza nella serie soffoca nel proprio vomito sotto gli occhi di Walter che si rifiuta di intervenire per salvarla. A quanto pare però, questa scena non ha disturbato solo i fan.

In un’intervista, infatti, proprio l’attore Bryan Cranston ha rilasciato questa dichiarazione:

Walter White sente Jane tossire e si avvicina a lei istintivamente, ma prima di soccorrerla pensa “Fermati, è una drogata, ha reso Jesse dipendente da eroina e lo sta rovinando. È meglio lasciarla morire” ma davanti a me vedevo una ragazzina, poteva essere mia figlia, e infatti inizio a vedere il suo volto in quello della fidanzata di Jesse senza che possa fare nulla

Bryan Cranston ha così ammesso di esser stato costretto a chiudere gli occhi per non soffrire oltre, ma non è finita lì.

La sua collega Anna Gunn ha confermato che dopo le riprese Cranston è rimasto a piangere per un quarto d’ora ripensando alla scena appena accaduta, senza riuscire a contenere le emozioni.

2) Vince Gilligan aveva scelto un altro attore per Heisenberg

Due per essere precisi in realtà. Pare proprio che durante il casting di Breaking Bad, Vince Gilligan chiese ad AMC di voler lavorare con John Cuszack nel ruolo di protagonista.

Era quella la sua prima scelta, ma era comunque aperto a un cambiamento: Bryan Cranston? No: Matthew Broderick.

I due attori rifiutarono entrambi il ruolo di Walter White, e Vince fu costretto a ricominciare le ricerche per il suo protagonista. Per fortuna il regista scelse Cranston grazie alla sua interpretazione in una puntata di X-Files scritta proprio da Gilligan.

Come si dice in questi casi?! Bryan Cranston non la prima scelta, ma è stato l’ultima e soprattutto quella giusta.

3) Aaron Paul novizio in Breaking Bad

A quanto pare il talento a volte non ha bisogno di insegnamenti anche se stentiamo a crederci.

Durante il il Reddit AMA nel 2013, Aaron Paul ha dichiarato di non aver mai preso lezioni di recitazione in tutta la sua vita. Ha ripetuto che per lui recitare è semplicemente far finta di essere qualcun altro e questo è tutto quello che c’è da sapere per poter fare l’attore.

Sembra averla fatta un po’ troppo facile, anche perché davanti alla sua performance nella serie sembra impossibile che non abbia mai studiato. In compenso però, per lavorare al meglio su Jesse, l’attore passò giorni interi con dei dipendenti di meth al fine di capire come avrebbe ragionato.

4) Per fortuna si chiama Jesse Pinkman

Il personaggio interpretato da Aaron Paul nella serie e nel film El Camino, infatti, non ha sempre avuto questo nome.

Nella prima versione del copione del pilot, il nome pensato prima di Jesse Pinkman era Marion Alan Dupree. Noi possiamo comprendere che nel processo di creazione di un prodotto si passino tante idee scartate e altre rivalutate, ma per fortuna questa è finita nel cestino.

Certo è che immaginarci Breaking Bad con Marion Alan Dupree come nome di uno dei due protagonisti sembra veramente strano. E siamo grati che questo rimanga solo un pensiero che aleggia ogni tanto nelle nostre teste. Jesse Pinkman? Molto meglio.

5) La D.E.A. li teneva sott’occhio

La produzione di Breaking Bad ebbe anche un impatto negativo. La scelta di trattare spaccio, droga e produzione di meth fece muovere non di poco il mondo reale intorno all’argomento.

La stessa Drug Enforcement Administration iniziò ad avere stretti contatti con la produzione, iniziando a supervisionare ogni singolo copione della serie per evitare che questa scendesse troppo nei dettagli della produzione di meth o che lanciasse messaggi sbagliati riguardo al consumo di essa.

A Gilligan infatti venne consigliato di omettere i principali passaggi della produzione per evitare che sempre più persone provassero a imitare i protagonisti, e così è stato.

6) I Salamanca erano ancora più centrali

L’idea iniziale di Vince Gilligan sul personaggio di Tuco Salamanca era quella di renderlo l’antagonista principale anche della seconda stagione.

Purtroppo l’attore che lo interpretava (Raymond Cruz) aveva un ruolo regolare nella serie The Closer e dovette quindi lasciare Breaking Bad.

Il suo sostituto inizialmente non sarebbe dovuto essere Gustavo Fring: il personaggio era stato pensato solo per poche apparizioni e un ruolo marginale. A sostituire il nipote come antagonista nell’intera serie sarebbe stato Hector Salamanca.

La decisione però non andò per niente giù all’attore di Gus, Giancarlo Esposito, che insistette per diventare membro fisso del cast e avere un ruolo centrale. E con tutto il non-bene che vogliamo allo zio Hector, l’aggiunta di Fring rimane a oggi una delle migliori scelte mai prese su piccolo schermo.

7) Le coordinate di Walter White sono reali

Avete presente le coordinate presso le quali Walter White decide di seppellire tutti i suoi soldi durante la serie? (N 34, 59′, 20″, 106 W, 36′, 52) Non sono numeri messi a caso.

Se si volessero seguire le indicazioni infatti, si finirebbe in una vera e propria miniera di soldi anche se non esattamente la stessa di Walt. Niente barili di dollari seppelliti: le coordinate portano direttamente ad Albuquerque.

Per essere più precisi, al Q Studios, dove è stata girata la serie. Certo, non saranno gli 80 milioni di dollari in contanti della serie, ma è una chicca molto gradita dai fan dello show che fa capire quanto nulla nella serie è stato lasciato al caso.

A tal proposito, vi siete mai chiesti che fine abbiano fatto i soldi di Walter White alla fine di Breaking Bad? Ne abbiamo parlato qui.

8) Bob Odenkirk e la paura degli spoiler

A quanto pare noi spettatori non siamo gli unici a temere gli spoiler delle serie che ci appassionano.

L’attore Bob Odenkirk (Saul Goodman), infatti, scelse di non rovinarsi la sorpresa. Una volta ricevuto il suo copione per l’episodio finale, sottolineò e lesse solo le sue linee di dialogo per impararle, e poi lo gettò via senza leggere altro.

Certo, la tentazione sarà stata tanta, ma l’attore si rifiutò di avere anche il più piccolo indizio su come la serie si sarebbe conclusa.

9) La serie stava per non esistere

E se vi dicessimo che per poco Breaking Bad non è mai esistita?

Tramite una recente intervista Steve Mosko ha reso i fan partecipi di un aneddoto che a posteriori fa ancora scendere qualche gocciolina di sudore

Hai avuto un posto in prima fila di fronte a tanta storia di Hollywood: Seinfeld, Breaking Bad, l’hacking di Sony. Qual è stato il momento più memorabile?

La riunione per il via libera per Breaking Bad. C’è stata una discussione piuttosto interessante su questo tipo di show e c’era chi pensava che non fosse una grande idea.
Durante quell’incontro Zack (Van Amburg), Jamie (Erlicht) e io stesso avremmo potuto rifiutare la serie dicendo “questo non vale la pena. Passiamo alla prossima cosa”.
E, invece, in una frazione di secondo c’è stata data l’opportunità: “Se volete farlo, dipende da voi”.
Penso spesso a cosa avrebbe significato per la nostra cultura se la risposta fosse stata “No, non correremo il rischio”, visto che lo show ha avuto un impatto così grande

A quanto pare infatti, prima di presentare la sceneggiatura alla AMC, Vince Gilligan si recò e ottenne svariati due di picche da alcune delle principali emittenti televise negli Stati Uniti: Showtime, USA Network, FX, perfino HBO.

Particolarmente traumatica fu la riunione proprio con quest’ultima, che definì il prodotto come poco rilevante e sicuro fallimento. Diciamo che in quel caso non ci hanno visto lungo.

10) Breaking Bad nel MCU?Il prodotto televisivo di Gilligan non è diffuso solo tra i normali fan delle serie tv. Molti attori, produttori o registi si sono appassionati alle vicende di Walter White, ognuno a modo suo.

Se il più pacato Anthony Hopkins si fece sentire con una lettera di congratulazioni verso Bryan Cranston, fu Samuel L. Jackson a gettare la bomba.

L’attore propose alla AMC di fare una comparsa nel fast food Los Pollos Ermanos nei panni di Nick Fury. Una strana realtà alternativa, anche se sappiamo che il personaggio non disdegna mangiare a fast food vari. Nella scena avrebbe ordinato un panino e se ne sarebbe semplicemente andato.

L’idea venne anche presa in considerazione ma in seguito fu scartata. E per come si è allargato il Marvel Cinematic Universe ad oggi, forse hanno evitato di complicare ulteriormente le cose.