Andrew Scott è un attore irlandese specializzato in teatro, che però nel corso della sua carriera ha ottenuto grande fama e succsso grazie ad alcuni ruoli riconosciuti in tutto il mondo. Debutta nel cinema molto presto. Precisamente nel 1995 con il film irlandese Korea. Il suo lavoro successivo seppur di minor rilievo sarà quello che gli permetterà di essere conosciuto nel mondo di Hollywood e di dare una spinta importante alla sua carriera. Andrew Scott reciterà una piccola parte in un film del calibro di Salvate il soldato Ryan, per la regia di Steven Spielberg. Quando lavori per un regista del genere tutto cambia, tutti ti trattano con molto più rispetto.
Sul grande schermo lo troveremo in Nora, film del 2000, in Spectre del 2015, in Alice attraverso lo specchio del 2016 e infinte nel film candidato agli oscar e vincitore di qualche premio importante 1917. Molte sono le sue interpretazioni a teatro. In fin dei conti è qui che l’attore irlandese fa davvero gavetta e acquisce una qualità recitativa non indifferente. Lavorerà in spettacoli come L’Amleto, Le nozze di Figaro, Una donna senza importanza e Sea Wall.
Nell’ambito televisivo la carriera di Andrew Scott è comunque abbastanza importante. Il suo primo lavoro è sempre datato 1995, peri il film Budgie. I suoi lavori più importanti però sono quelli in Band of Brothers – Fratelli al fronte del 2001 ma soprattutto Sherlock del 2010. In quest’ultima serie tv l’attore interpreta l’antagonista, il Professor Moriarty, ruolo per il quale ha vinto anche un British Academy Television Awards come miglior attore non protagonista. Questa performance ha fornito una vera e propria consacrazione a livell mondiale. Negli ultimi anni infine lo abbiamo visto lavorare in due prodotti antologici molto importanti. Il primo è Black Mirror, targato Netflix e il secondo è Modern Love, del 2019, di proprietà di Amazaon Prime Video. Qui l’attore interpreta un uomo omosessuale che insieme al suo compagno vuole adottare un figlio.
21 Ottobre 1976 - Dublino, Irlanda
Fabrizio Manfredi, David Chevalier, Edoardo Stoppacciaro, Gianfranco Miranda
