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«Mio padre era un killer»: la tremenda storia di Woody Harrelson

Cosa succede quando la realtà e la finzione si mescolano? E cosa succede quando la finzione sanguinosa va di pari passo con una realtà altrettanto violenta? Succede che nasce la storia di Woody Harrelson. L’attore è stato protagonista di tante produzioni famose del piccolo e grande schermo. Partito da Cin Cin, ha incontrato i favori della critica ed è passato a produzioni come La Sottile Linea Rossa, Larry Flynt, True Detective e Natural Born Killers. E proprio su queste ultime due vogliamo concentrarci, su quelle che parlano di morte, di omicidi, di criminalità. La finzione della serie tv e del film diventano una sola cosa con il passato dell’attore, prendono forma nei suoi ricordi e assomigliano a un volto a lui familiare. Somigliano alla faccia morbida e violenta di un padre assassino, il suo.

Era un giorno strano, di quelli che ti ricordi alla perfezione anche dopo tanto tempo. Woody era poco più che bambino, aveva passato i dieci anni da poco. Quel giorno, per caso, aveva sentito un nome a lui familiare passare per radio: quello di suo padre, Charles Harrelson. Si parlava di un processo per un omicidio. Qualcuno con lo stesso cognome? Pure il nome però era lo stesso. Impossibile si trattasse di qualcun altro. Woody non sapeva ancora che sarebbe diventato un attore, non sapeva che avrebbe dato la caccia agli assassini come in True Detective, ma sapeva che l’assassino di cui parlavano in radio era suo padre.

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Tra True Detective e un padre omicida, tra Natural Born Killers e un assassino nato in famiglia

È stata una cosa terribile“, racconta l’attore ogni volta che affronta l’argomento. Certo, una cosa terribile, una cosa che non ti scrolli di dosso col tempo, è un marchio da cui non si può fuggire, una ferita che non smette di sanguinare.

Ero pieno di rabbia, facevo a botte con tutti. Cercavo sempre il limite. Finivo sempre in qualche rissa e infatti sono pieno di cicatrici. I miei si sono separati quando avevo sette anni. Ma lui era già da tempo in prigione. Entrava e usciva. Avevo undici anni quando ho sentito il suo nome alla radio: parlavano di Charles Voyde Harrelson e del suo processo per omicidio. E io ero lì a pensare che non poteva essere un caso di omonimia. Sapevo che era mio padre!

Non si fugge davvero dal passato, ma si può trarre giovamento dagli errori commessi dai tuoi vecchi. Un po’ come nel film dei Coen, Non è un paese per vecchi (appunto), in cui lo stesso Harrelson interpreta un killer assoldato per recuperare una valigetta prima che un altro folle soggetto fuori controllo riesca a impossessarsene.

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Ma torniamo al padre, torniamo alla sua storia.

Dopo essere stato un normale rappresentante di enciclopedie, evidentemente stufo di fare un lavoro porta a porta e viaggiare con enormi plichi di carta, Charles passa alle carte, al poker. Non quello che vi immaginate voi in cui davanti alla telecamera ci sono sette o otto fenomeni da baraccone che fanno entertainment. Quello vero, nelle sale in cui la luce fioca delle lampade nuota in mezzo al fumo di sigari, sigarette e altro. E proprio in quelle sale, vuoi per esigenza, vuoi per frequentazioni, si affilia ad alcuni soggetti della mafia siciliana. Nel 1968, dopo aver lasciato la moglie e il piccolo Woody, Charles fu accusato dell’omicidio di Harry Berg, un venditore di tappeti.

Per sua fortuna il crimine non fu mai risolto e lui tornò libertà per mancanza di prove. Nonostante avesse evitato la condanna per l’omicidio Berg, Charles Harrelson fu condannato a quindici anni di carcere per l’omicidio del dealer Sam Degelia Jr. nel 1968, ma la condanna fu ridotta e dopo soli cinque anni il killer uscì poi per buona condotta. Nel 1979, poco tempo dopo la sua uscita di prigione, Charles si vide coinvolto nell’assassinio del giudice John H. Wood, noto per la sua lotta contro il traffico di droga. Harrelson Senior fu condannato all’ergastolo. Nel 1995 tentò addirittura la fuga dal penitenziario di Atlanta, ma venne catturato e trasferito nel carcere di massima sicurezza ADX Florence, in Colorado. Pare che il figlio, il protagonista di serie tv come True Detective, abbia provato varie volte a chiedere la grazia per il padre, ma nel 2007 Harrelson Senior si spense a causa di un infarto.

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Il passato del padre è stato un fardello pesante per Woody, che nelle sue interpretazioni ha sempre avuto quella vena schizofrenica e da duro. Lo abbiamo raccontato in tanti articoli e speriamo di tornare a raccontarlo il prima possibile. La somiglianza tra la sua finzione e la realtà di suo padre sembrano davvero impressionanti, basti pensare che sono nati nello stesso giorno. In Giappone credono che se nasci nel giorno in cui tuo padre compie gli anni,  non sarai destinato a essere come lui, ma sarai lui. Fortunatamente, per quanto riguarda Woody Harrelson, i giapponesi si sono sbagliati.

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