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La classifica delle 10 migliori Serie Tv nate nel 2001

Sono passati più di vent’anni, ma il 2001 continua a sembrare oggi lontano di solo un giorno. Quel che ci rimane del tempo sono i ricordi, ma anche tutte quelle produzioni che ancora oggi respiriamo nell’aria e per cui fatichiamo a credere che siano passati vent’anni. Se chiudiamo per un attimo gli occhi ci sembra di essere tornati alla prima volta che vedemmo il primo episodio di Six Feet Under, quell’esatto momento in cui eravamo ancora ignari del fatto che di fronte a noi si stesse sviluppando una delle più grandi Serie Tv di sempre. Ma il 2001 non è solo la patria di Six Feet Under, è anche quella di Scrubs, di The Office UK e, per noi, perfino di Camera Cafè. A pensarci adesso non sembrerebbe, ma il 2001 è stato un anno molto fortunato per il mondo della serialità, e questi tre prodotti ne sono l’esempio concreto.

Ma quali sono davvero le più grandi Serie Tv del 2001? E qual è la migliore in assoluto? Scopriamolo adesso attraverso una classifica!

10) Saddle Club

Saddle Club (640×360)

Mano sul cuore per la sigla di Saddle Club, la colonna sonora del 2001 che tuttora continua a rendere viva questa Serie Tv che guadagna il decimo posto in classifica. Una posizione tra i dieci posti era d’obbligo per questa produzione australiana che, andata in onda nelle più importanti emittenti italiane, ci ha fatto compagnia con una sigla da urlo e una storia che mette in atto lo splendido legame tra tre amiche aspiranti cavallerizze e i cavalli. La serie, composta da tre stagioni, ha raccontato il loro percorso di crescita focalizzandosi sugli ostacoli (e intendiamo anche in senso letterale) e sulle ambizioni di tre giovanissime adolescenti che cercheranno di far qualsiasi cosa pur di raggiungere il loro scopo. Insomma, Saddle Club non ha conquistato un alto posto in classifica, ma la sua presenza denota che – nonostante la sua semplice storia – la sfida contro il tempo l’ha vinta con successo.

9) Alias

Alias (640×360)

Nono posto per Alias, la Serie Tv statunitense andata in onda per ben 5 stagioni che segna il primo grande ruolo da protagonista di Jennifer Garner. Vincitrice di numerosi Emmy Awards, Alias è stata creata da J.J Abrams, il futuro ideatore della grandissima e acclamata Lost. Nel dettaglio la serie racconta la vicende di Sydney Bristow, una studentessa che viene chiamata a lavorare per L’SD-6, una sezione della CIA in cui prenderà il posto di agente operativo scoprendo che il padre faccia lo stesso lavoro. Alias si impone così come una Serie Tv che mette in atto spionaggio, fantascienza e dramma in modo esemplare, tanto da venire ricordata ancora oggi. Il successo della serie fu così eclatante che nel 2003 la Garner venne chiamata davero dall’agenzia di spionaggio per prendere parte a uno spot finalizzato al reclutamento di nuovi agenti. Realtà e fantasia si sono così mischiati, dando vita a un fenomeno mondiale che non potremo più dimenticare.

8) La Vita Secondo Jim

La Vita secondo Jim (640×360)

Neanche nel 2001 le sitcom sono andate in pausa, e tra le più importanti spicca di certo La Vita Secondo Jim, una Serie Tv che forse non è invecchiata nei migliori dei modi, ma che si è saputa imporre nonostante tutto. La Vita Secondo Jim, per questa ragione, guadagna un ottavo posto che non le permette di rientrare nella Top 5 della classifica, ma la sua presenza denota comunque la sua importanza. Al centro della storia troviamo infatti Jim, un quarantenne padre di famiglia spesso più immaturo delle sue figlie piccole. Pigro, irresponsabile, dalle pessime maniere e perennemente brontolone, Jim è l’uomo che non vorresti mai al tuo fianco, ma che Cheryl – sua moglie – purtroppo ha. Lei, così matura e responsabile, cerca di sistemare ciò che il marito distrugge per tutta la durata delle otto stagioni. Il finale definitivo della serie rimane tuttora uno dei più controversi del mondo delle sitcom e mette in scena – attraverso un assurdo espediente narrativo – l’ostinata volontà di Jim di rimanere com’è nonostante tutto. Nessun cambiamento a favore della moglie, nessun ridimensionamento neanche per se stesso: Jim chiude il finale della sitcom nello stesso modo in cui è stato presentato durante la prima puntata, mettendo così a tacere qualsiasi evoluzione o insegnamento possibile.

7) Camera Café

camera café
Camera cafè (640×360)

Momento nostalgico made in Italy con Camera Cafè, la sitcom andata in onda nel 2001 con alcuni dei volti più rinomati della comicità italiana. Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu prendono infatti parte a questo cult ambientato di fronte alla macchinetta del caffè di un’azienda in cui tutti gli impiegati, durante i momenti di pausa, raccontano gli aneddoti legati alla loro vita personale e professionale. Come Boris ci ha insegnato attraverso la sua quarta stagione, Camera Cafè utilizza come espediente narrativo ” ‘O Dimo”, un mezzo attraverso il quale alcune Serie Tv scelgono di non mettere in scena un atto ma di, semplicemente, raccontarlo attraverso i suoi protagonisti. Molte delle cose che avvengono all’interno della sitcom italiana vengono infatti soltanto riportate dai protagonisti tra una pausa e l’altra. Il settimo posto appare dunque d’obbligo nella nostra Top 10, soprattutto perché – ancora oggi – Camera Cafè rimane un gioiellino che, nonostante il tempo, non è stato scalfito. E che non ha avuto ne’ padri ne’ figli.

6) Smallville

Smallville Finale 640x370
Smallville (640×360)

Ad anticipare la Top 5 delle migliori Serie Tv del 2001 ci pensa Smallville, la Serie Tv che riadatta la storia di Superman attraverso l’utilizzo del genere teen drama e non solo. Clark Kent, durante l’anno 2001, era il supereroe più in vista del momento, colui che avremmo voluto chiamare in caso di qualsiasi urgenza. Ma al centro della storia c’erano anche tanti altri personaggi protagonisti che sono riusciti a rendere Smallville una Serie Tv estremamente dinamica e caratterizzata da identità che andavano oltre la divisione tra bene e male. Come ogni teen che si rispetti, anche in questo l’amore regnava sovrano attraverso la complessa e intricata storia tra Clark e Lana, due personaggi che non riusciranno a concretizzare il loro sentimento così tanto facilmente. Ma d’altronde lo sappiamo: è più semplice impedire una catastrofe che avere a che fare con l’amore. Parola di Clark Kent.

5) Star Trek: Enterprise

Star Trek: Enterprise (640×360)

Ad aprire la Top 5 delle migliori Serie Tv del 2001 troviamo Star Trek: Enterprise, una delle Serie Tv più premiate di quell’anno. Ambientata un secolo prima della serie classica, Star Trek: Enterprise narra il momento in cui l’umanità comincia a trovare la propria dimensione nello spazio. Al centro della storia troviamo infatti l’astronave Enterprise NX-01, la prima nave terrestre ad essere costruita con lo scopo di addentrarsi nello spazio in modo più evoluto. La vicenda che più caratterizza questa serie riguarda la guerra fredda temporale, un conflitto che coinvolge diverse fazioni che fanno parte di epoche differenti, ma non solo. Durante la seconda stagione il tema preponderante sarà la salvezza della terra, adesso minacciata dagli Xindi. Vincitrice di quattro Emmy e amata sia dalla critica che dal pubblico, Star Trek: Enterprise è di certo una delle Serie Tv del 2001 che ancora oggi ricordiamo e che non ha niente da invidiare al resto del meraviglioso e vasto universo di Star Trek.

4) Tutto in Famiglia

Tutto in Famiglia (640×360)

Ad anticipare il podio troviamo invece Tutto in Famiglia, la sitcom che racconta le vicende dei Kyle, una famiglia che aveva ancora tanto da raccontare ma che, purtroppo, ha smesso dopo la cancellazione avvenuta a seguito della quinta stagione. Al centro della storia troviamo Micheal Kyle, un padre spesso immaturo, dalle punizioni fantasiose e dal comportantemento irresponsabile. I suoi assurdi comportamenti sono il motore che dà il via alle vicende di Tutto in Famiglia, ma sono anche il motivo per cui i suoi figli lo temono più di qualsiasi altra persona nel mondo. Violare le regole con Micheal Kyle è assolutamente impossibile, soprattutto perché il suo sesto senso si rivela spesso una realtà. Tutto in Famiglia, con le sue puntate autoconclusive, è riuscito a imporsi come una delle family sitcom più divertenti e brillanti sempre, complice anche il ruolo iconico di Franklyn, il bambino prodigio innamorato della sua meravigliosa Kady. Un posto così alto è dunque necessario per questa Serie Tv che, nonostante il tempo, rimane ancora oggi una delle produzioni vintage più viste all’interno del catalogo Disney+.

3) The Office UK

The Office UK (640×360)

Apriamo ufficialmente il podio con The Office UK, una Serie Tv che ne ha anticipata un’altra che presto sarebbe diventata un vero e proprio fenomeno di massa: The Office US. Attenzione: è importante ricordare che The Office UK non è in alcun modo una Serie Tv mediocre, e il suo terzo posto in classifica ne è l’esempo lampante. Però, al tempo stesso, The Office US è riuscita a imporsi in un modo differente che le ha permesso di affermarsi in una maniera più trasversale e universale, riuscendo di fatto a vincere la lotta contro il tempo. The Office UK è una delle Serie Tv che più ricordiamo del 2001, ed è anche il mezzo attraverso il quale The Office US è riuscita a prender vita. Con un cast d’eccezione, The Office UK è presto diventata una grande comedy che ha saputo raccontare il dietro le quinte di un ufficio di impiegati pieno di insoddisfazioni e un sarcasmo firmato Ricky Gervais.

2) Scrubs

Scrubs - Migliori finali delle sit-com
Scrubs (640×360)

Forse uno dei migliori finali di sempre (ovviamente parliamo di quello dell’ottava stagione), forse una delle migliori storie medical drama di sempre: Scrubs è tutto ciò che vogliamo, la Serie Tv che ci fa piangere tanto quanto poi ci fa ridere. Alternando ironia, malinconia, tristezza e allegria, la serie racconta le vicende di un ospedale in cui le essenza più diverse vengono a contatto restituendoci un racconto in cui non si spera mai banalmente ma, al contrario, si spera con consapevolezza. Il cinismo di Cox, il lato sognatore di J.D e l’indelicatezza di Kelso si fondono infatti in questa storia in un modo naturale che rappresenta ciò che avviene davvero nella realtà. Loro tre sono la massima espressione di qualsiasi nostro stato d’animo, e anche se molto spesso la nostra speranza è quella di essere come J.D, alla fine dei conti capiamo di avere più in comune con il Dott. Cox.

Scrubs non è una Serie Tv: è uno stato d’animo. E’ il terreno su cui esplorare i sentimenti umani e tutto il loro potenziale, è il secondo posto in classifica che avrebbe potuto essere il primo se nel 2001 non fosse nata anche una delle più grandi Serie Tv di sempre.

1) Six Feet Under

the crown
Six Feet Under (640×360)

Primo posto per Six Feet Under, la Serie Tv che potrebbe prendere il primo posto anche in altre classifiche che esulano dall’anno 2001. Six Feet Under racconta ciò che accade tra la vita e la morte. Non lo fa mai da un punto di vista religioso, e non si pone neanche l’obiettivo di raccontare ciò che accade dopo. Non inventa una storia in cui i protagonisti capiscono che cosa succeda successivamente, ma ne sfodera una reale in cui – alla fine – tutto ciò che ci lascia ci rimane comunque addosso. Attraverso l’espediente narrativo delle visioni, Six Feet Under permette ai personaggi di sfogare le proprie frustrazioni e dire tutto quello che, prima di quel momento, non erano riusciti a dire. Il finale della quinta stagione rimane ancora oggi uno dei migliori finali di sempre, e tutto questo solo perché è riuscito a raccontare ciò che accade quando, dopo una vita con gli occhi aperti, questi si chiudono. Lo ha fatto senza estremizzare, senza chiamare in causa il dolore. Lo ha fatto facendoci male ma ricordandoci, in modo sobrio e rispettoso, la natura e il suo corso. Ancora adesso quell’episodio fa venire i brividi, esattamente come l’intera Serie Tv nel suo complesso.

Six Feet Under ci ha raccontato il mondo per com’è davvero, nella sua meraviglia e nella sua disperazione. Ci ha teso teso una mano che continuiamo a stringere ancora vent’anni dopo. Lo stesso è accaduto con Scrubs, il secondo posto in classifica che condivide in parte una tematica simile che, con delicatezza, ci ricorda cosa conti veramente.

Six Feet Under parla di vita, morte e tutt’altro che di miracoli