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Le 10 Serie Tv italiane più brutte degli ultimi 10 anni (una per anno)

Che meraviglia gli ultimi dieci anni della serialità italiana. Quanti fenomeni mediatici, quanti cult. Il ritorno di Boris, Zero Calcare, Suburra, The Young Pope, Christian, e ancora, e ancora! Riuscire a condensare 10 di anni di meravigliose Serie Tv italiane è un’operazione complessa in cui abbiamo già deciso di imbarcarci, e questo ci è servito ancor di più per apprezzare le meraviglie delle nostre produzioni. Straordinarie, davvero. Abbiamo amato ogni singola cosa, o almeno, ci abbiamo provato. Perché purtroppo lo stesso destino non è toccato a tutti. Esistono infatti produzioni che hanno giocato male la partita diventando a tutti gli effetti le peggiori Serie Tv italiane che potessimo mai conoscere in questo periodo di tempo. Ci abbiamo provato, eh. Alcune hanno perfino provato a convincerci tornando con nuove stagioni, ma non c’è stato nulla da fare: a prescindere dal tentativo, rimanevano comunque le Serie Tv italiane peggiori degli ultimi dieci anni. Ma di quali stiamo parlando nel dettaglio? Scopriamolo!

Vediamo insieme quali sono state le Serie Tv italiane peggiori degli ultimi 10 anni, decretando la peggiore di ogni anno

1) I Segreti di Borgo Larici – La peggiore tra le serie tv italiane del 2014

I Segreti di Borgo Larici (640×360)

Diciamo che Mediaset non mancherà di darci grandi soddisfazioni in questa lista decennale di operazioni non andate a buon fine. Nonostante alcune buone produzioni di cui avevamo parlato, la rete ha regalato al suo pubblico anche Serie Tv di cui avremmo tutti davvero voluto fare a meno o che, quantomeno, avremmo voluto vedere da bendati facendo finta di niente. Tra queste spicca I Segreti di Borgo Larici, una Fiction di una sola stagione in cui si intrecciano le vite di Francesco, nipote del fondatore dell’importante azienda tessile del Borgo, e di Anita, un’insegnante d’asilo. Ambientata nel 1922, I Segreti di Borgo Larici mette in crisi il nostro buongusto raccontandoci una storia fatta di misteri ed enigmi adatti anche per bambini di 6 anni e una storia d’amore talmente banale e scontata da farci capire il suo destino già durante la prima puntata. Fortunatamente tutto questo è durato solo sei episodi.

2) Il Bosco – La peggiore tra le serie tv italiane del 2015

Il Bosco (640×360)

La bella notizia è che non stiamo parlando di Rosy Abate, la brutta è che al peggio non esiste fine, quindi c’è qualcosa di peggio di Rosy Abate: è un circolo vizioso amici. Distribuita nel 2015, Il Bosco è la solita solfa dell’insegnante di psicologia che riesce a fare il lavoro dei carabinieri meglio dei carabinieri. A questo oramai ci siamo già abituati da tempo, e per questo non possiamo fare altro che ringraziare il buon Don Matteo che, con il suo crocifisso, ha scoperto più serial killer di Holden Ford di Mindhunter. Senza divagare oltre, Il Bosco è sostanzialmente questo: Nina Ferrari, un’insegnante di psicologia, viene coinvolta all’interno di una fitta rete di omicidi e misteri da risolvere in quello che sembrerebbe un paesino di venti anime contando anche i neonati. Pian piano tutti cominciano a sparire, non si capisce da che parte siano, è rimasto solo l’assassino in circolazione, ma ehi: non riusciamo a capire chi sia il colpevole. Soltanto per la sua poca credibilità e il suo inutile intuito, Il Bosco guadagnerebbe un posto di diritto in tutte le classifiche.

3) Non Dirlo al mio Capo – La peggiore tra le serie tv italiane del 2016

Non dirlo al mio Capo (640×360)

Non è importante che ci guardi così, Lino, non possiamo dimenticare a cosa tu abbia preso parte nel 2016, e neanche nel 2022, ma a quello arriviamo dopo. Intanto siamo qui per parlare di Non Dirlo al mio Capo, la Serie Tv Rai che in prima serata, nel 2016, ha parlato con toni sentimentali di quell’avvocato che non voleva assumere donne con figli nel suo studio, ma che alla fine ne assume una perché preso in giro da quest’ultima. Insomma, lui crede che lei non abbia figli e lei, per disperazione, glielo fa credere per poi innamorarsi di lui. Lisa, noi sappiamo che di fronte hai Lino Guanciale e ogni cosa appare difficile, ma come puoi innamorarti del personaggio da lui interpretato, un tipo che ti avrebbe lasciato per strada se avesse scoperto dei tuoi giovani pargoletti? Ogni cosa in Non Dirlo al mio Capo appare sempre a un passo dal limite della credibilità, perfettamente progettata solo per lasciare a bocca aperta il pubblico che, incredulo, non può davvero credere a quel che sta guardando. Forse sarebbe bastato modificare qualche aspetto della trama. Ecco, in quel caso forse le cose sarebbero andate meglio.

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