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10 Serie Tv da vedere per forza se ami i colpi di scena

Che belli i colpi di scena, vero amici? Nulla riesce a farci sentire più stupidi di questo. Nella maggior parte dei casi avevamo tutto di fronte ai nostri occhi, ma non ce ne siamo accorti. In altri, invece, semplicemente erano nascosti così bene da non poter essere in alcun modo individuati. Le Serie Tv in questo senso ci hanno stupito più volte attraverso dei geniali colpi di scena capaci di restituirci adrenalina e incredulità, ma non è in particolare di questo ciò di cui vogliamo parlarvi. Non staremo quindi a parlarvi dei colpi di scena più geniali mai esistiti: pochi magari, ben calibrati e spettacolari, come per esempio in Breaking Bad. Piuttosto, vogliamo analizzare tutte quelle produzioni che si sono contraddistinte per costanti colpi di scena accompagnati da un grandissimo ritmo narrativo che è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica. Stiamo parlando di Serie Tv che hanno fatto la storia come nel caso di The Shield, Revenge, Lost ma anche di altre più recenti come Dark. Come ci ha mandato fuori di testa questa produzione tedesca, vero? Impossibile dimenticarlo. Ma non è stata la sola. Vediamo insieme di quale altra Serie Tv stiamo parlando.

Da The Shield a Revenge: ecco 10 Serie Tv da vedere per forza se ami i colpi di scena

1) Dark

Dark
Dark (640×360)

Quanto a colpi di scena Dark non ci ha mai lasciati a bocca asciutta e questo lo sappiamo bene, ma rimane ancora incredibile il modo con cui questa produzione è stata capace di raccontarci l’intreccio dei suoi protagonisti in modo così elegante e graduale. I colpi di scena erano sempre dietro l’angolo, accompagnati da un ritmo crescente che ha trovato la sua concretizzazione soltanto con il passare del tempo. Ogni nuovo tassello aveva infatti il solo obiettivo di far spazio a un altro, e così via fino alla fine, fino alla rivelazione per eccellenza che ha poi spiegato l’intera natura della serie. In modo costante, Dark ci ha accompagnati fino alla fine del viaggio non lasciandoci mai le mani, dimostrandoci sempre quanto ogni cosa fosse strettamente collegata a un’altra. Tra madri che sono allo stesso tempo figlie delle loro figlie e paradossi temporali, la serie è riuscita a dar vita ad alcuni dei colpi di scena più sorprendenti di sempre, ma forse ciò che più ci ha stupiti, nonostante le assurde rivelazioni, è la crescente e perenne tensione che ha contraddistinto ognuno di questi momenti. Con una firma ben evidente, Dark ha scritto una delle pagine più importanti delle Serie Tv recenti, portandoci a vivere una storia in cui il tempo è l’unico protagonista che può davvero cambiare le cose.

2) Prison Break

Prison Break (640×360)

Distribuita nel 2005, Prison Break è una delle prime Serie Tv a unire ai grandi colpi di scena anche un ritmo narrativo in crescente tensione che è presto diventato un vero e proprio marchio di fabbrica. L’adrenalina di questa produzione è infatti tangibile, e si concretizza soprattutto nei momenti che mettono in atto importanti colpi di scena. Lo vediamo durante la prima stagione quando praticamente in ogni puntata – specialmente nei finali – un ostacolo sconosciuto fino a quel momento si mette in mezzo nell’evasione di Micheal e di Lincoln dal carcere, quando rimaniamo in apnea nell’attesa di avere risposte in merito. I colpi di scena seguono Prison Break dall’inizio alla fine della serie restituendoci una narrazione dal ritmo in perenne crescita. Questa firma la si evince anche con un cambio di registro nella terza stagione quando – senza fare spoiler – si ribalteranno i ruoli. Anche se cambiano gli sviluppi, il risultato rimane sempre lo stesso. Tra le tante meraviglie di questa produzione, il suo stile narrativo è certamente quella che abbiamo amato di più: Prison Break è veramente una corsa sfrenata verso la libertà nel senso più pieno del termine, e per raggiungerla e raggiungere quel meraviglioso epilogo (parliamo del finale della quarta stagione e facciamo finta che la quinta non sia mai esistita), ne abbiamo passate veramente di ogni. E sempre a un ritmo forsennato, suggeritoci già egregiamente da quella sigla così incalzante e ansiogena.

3) Lost

Lost (640×360)

Arrivata nel 2004, Lost è sicuramente una delle prime Serie Tv ad avere messo in discussione la logicità della trama e il mistero seguito da una risposta. Conclusasi con più domande che certezze, Lost è andata avanti attraverso sei stagioni che hanno scritto alcune delle pagine più importanti della serialità. I colpi di scena sono giunti da noi in modo frenetico e costante, con la sola intenzione di farci capire quanto assurda fosse l’isola in cui i protagonisti sono andati a finire a seguito del disastro aereo. L’incognita più grande non è mai stata realmente messa a fuoco, ma i numerosi colpi di scena hanno permesso al telespettatore e ai protagonisti di capire che in qualche modo quell’isola respirasse insieme ai suoi sopravvissuti. I flashback, i flashforward e i flashsideaways sono presto diventati alcuni dei marchi di fabbrica della serie, e proprio attraverso questi espedienti narrativi siamo riusciti a goderci alcuni dei colpi di scena più importanti. Tra poteri curativi e viceversa, l’isola è diventata il fulcro dell’intera narrazione, il personaggio più misterioso di tutti. Ancora oggi il ritmo narrativo in perenne crescita di Lost non è stato dimenticato dai fan che, nonostante il finale discusso e divisivo, vedono in questa produzione l’essenza delle Serie Tv. Stiamo parlando di una serie che è sostanzialmente impossibile smettere di guardare, probabilmente quella che più si presta al binge-watching sfrenato ancora oggi, e dove i cliffhanger di fine puntata sono ormai diventati un elemento sospeso a metà tra storia e mitologia della serialità.

4) How to Get Away with Murder

How to Get Away with Murder
How to Get Away with Murder (640×360)

How to Get Away with Murder potrebbe insegnare a molte produzioni come mettere in atto dei colpi di scena ad hoc. E non scherziamo. Qualcuno che ignora la potenza di questa Serie Tv potrebbe credere che non sia altro che l’ennesimo prodotto trash, ma basteranno poche puntate per ricredersi. In questo caso il trash è un lontano pericolo. Il palco viene occupato da maestosi colpi di scena accompagnati da una trama intricata e un’incredibile capacità di gestire plot twist e cliffhanger. A muovere le fila di How to Get Away with Murder è d’altronde l’assoluta imprevedibilità dei personaggi, i loro schieramenti sempre in movimento, il modo con cui ogni cosa si mostra volubile e pronta al mutamento. Intrattenimento e colpi di scena accompagnati da una tensione sempre crescente camminano qui con lo stesso passo, restituendoci una produzione che riesce a non ingarbugliarsi tra i fili della sua narrazione ma a rigare dritta fino alla fine senza mai perdere d’occhio la qualità. Perché How to get away with a Murder è una Serie Tv d’intrattenimento, certo, ma un intrattenimento fatto da Dio. E ha eretto il concetto di colpo di scena ad arte.

5) Revenge

Revenge (640×360)

Composta da quattro stagioni, Revenge è una Serie Tv in cui l’adrenalina non smette mai di pulsare. Il thriller con Emily VanCamp mette al centro della propria narrazione una lunga riflessione sulla vendetta e sul perdono, focalizzando la sua attenzione su una figlia pronta a fare qualsiasi cosa pur di vendicare il proprio padre. Gli episodi di Revenge non smettono mai di correre. In un secondo alcune delle più crudeli verità vengono alla luce e ogni puntata è contraddistinta da un colpo di scena che non ci permette di interrompere la narrazione. Vogliamo sapere che cosa sia successo, che pedina deciderà di muovere adesso la protagonista. Minuto dopo minuto, nuovi personaggi si aggiungono alla narrazione, altri finiscono in carcere e altri sotto le mani di Emily\Amanda. Il ritmo frenetico della narrazione ha permesso a Revenge di imporsi come una delle produzioni più acclamate degli ultimi anni, come una Serie Tv in cui la vendetta è soltanto un mezzo attraverso il quale entrare all’interno di una storia fatta di suspense, corse adrenaliniche e un finale spiazzante. Se amate i colpi di scena, Revenge non potrà non essere la vostra prossima scelta seriale.

6) Dalla vendetta di Revenge al mistero di Sherlock

Sherlock (640×360)

Distribuita dal 2010 al 2017, Sherlock è una delle Serie Tv più acclamate di sempre. Caratterizzata da misteri e incognite, Sherlock porta avanti la propria narrazione a suon di casi da risolvere in una Londra odierna che sembra però restituirci un fascino passato. Il tempo nella serie sembra un concetto molto labile, ed è probabilmente questa caratteristica a rendere questa produzione così affascinante. Ma tra i suoi tanti talenti, Sherlock si contraddistingue anche per il ritmo con cui accompagna alcuni dei suoi più importanti colpi di scena. In questo senso come non parlare del cliffhanger che ha concluso la sua terza stagione. Tra i tanti che abbiamo visto durante tutti questi anni, questo rimane di certo uno dei più chiacchierati di sempre. Chi ha guardato la serie contemporaneamente alla messa in onda sa bene quanto quel colpo di scena abbia intimorito i fan della serie che, fino all’inizio della quarta, non erano certi di nulla. Tra i tanti, questo colpo di scena riesce a riassumere nel dettaglio la potenza narrativa di questa produzione che è riuscita a mantenere alta la suspense attraverso una struttura narrativa poliedrica e variegata come poche se ne sono viste.

7) The Shield

Serie Tv da vedere
The Shield (640×360)

Torniamo ai primi anni del duemila con The Shield, una Serie Tv che mette al centro della propria narrazione un gruppo di antieroi corrotti. La prima sensazione che si avrà di fronte a questa produzione è quella di essere davanti a qualcosa di sporco, sia nel senso reale del termine che in quello metaforico. Tutto è in disordine all’interno del distretto di polizia di The Shield. Questo aspetto potrebbe non essere un caso, potrebbe voler simboleggiare il mondo sottosopra di questa produzione in cui finti buoni sono in realtà dei villain corruttibili e corrotti. Lo sappiamo fin da subito: questa è la storia del poliziotto cattivo, del poliziotto che si fa ammaliare dal mondo che dovrebbe combattere. I colpi di scena in The Shield sono all’ordine del giorno, la chiave di molte delle sue puntate più importanti. Ad accompagnarli anche in questo caso troviamo dei frame lenti ma frenetici che si danno poeticamente il cambio. La cifra stilistica di questa ambiziosa e più che riuscita Serie Tv d’altronde ha molto a che fare col suo lato adrenalinico, con la sua scrittura solida e sporca che riesce a sposarsi perfettamente con le scelte narrative prese dai personaggi durante le stagioni. Forse, per chi è abituato alla fiaba del poliziotto buono, The Shield sarà una doccia fredda, ma per chi ha voglia di una Serie Tv rivoluzionaria che a modo suo ha contribuito nella costruzione della figura dell’antieroe, sarà la scelta giusta.

8) The Following

the following
The Following (640×360)

Uno dei punti di forza più interessanti di The Following risiede di certo nel rapporto che viene a svilupparsi tra l’agente dell’FBI, affetto da diversi sensi di colpa e solitudine esistenziale, e il serial killer appassionato di letteratura che crede nella follia dell’arte. Due figure così opposte che danno vita a un legame sono già un vero e proprio colpo di scena, e poco importa se la serie ha perso la propria occasione perdendosi alla lunga. C’è stato un momento in cui The Following era al massimo della sua potenza. Proprio durante quell’istante, la serie è riuscita a raccontarci una meravigliosa prima stagione contraddistinta da interpretazioni straordinarie e colpi di scena di livello assoluto. Un grandissimo successo, se consideriamo anche il ritmo narrativo da cui era caratterizzata. Gli intrecci che la serie riusciva a mettere in scena erano capaci di lasciare il telespettatore a bocca aperta, totalmente privo di qualsiasi tipo di reazione che non fosse lo stupore. Il rapporto tra protagonista e antagonista, come anticipato, vale il prezzo del biglietto, anche se questa narrazione arzigogolata ci condurrà a una deludente terza stagione che è stata il punto di non ritorno di The Following, prima della cancellazione. Perché prima della famigerata terza stagione, ce n’è una seconda che saprà entusiasmarvi – pur con qualche difetto – con personaggi affascinanti e colpi di scena da manuale, ma soprattutto con un ritmo che ha di certo fatto la fortuna della sua intoccabile prima stagione.

9) Legion

Legion
Legion (640×360)

Avviamoci adesso verso la conclusione con Legion, una Serie Tv forse a volte incompresa ma dall’enorme valore. La suspense in questa produzione viene veicolata dai personaggi e dalla trama, più ancora che dalla potenza degli effetti speciali (come ci si potrebbe aspettare in una serie del genere). Questo perché Legion vuole restituire enorme importanza e valore ai suoi protagonisti facendoci vivere la storia a suon di un ritmo vertiginoso e colpi di scena che ci fanno sentire spesso un passo indietro rispetto ai personaggi. Sono loro, d’altronde, il centro di questa produzione, i burattinai che muovono le fila. Attraverso una struttura volutamente confusionaria, Legion ci porta all’interno di una narrazione che, una volta compresa, diventerà più fluente di quanto si possa immaginare a una prima occhiata. David Haller sarà la chiave per aprire la porta di questo intricato mondo fatto di surrealismo, simbolismo e metafore. I colpi di scena non vi daranno tregua, ma il vero punto di forza sarà il ritmo incalzante, affascinante e in perenne crescita con cui verranno messi in atto. Forse inizialmente potreste essere diffidenti, ma una volta data fiducia le sorprese saranno dietro l’angolo.

10) Alice in Borderland

Alice in Borderland (640×360)

Tra le tante cose per cui dobbiamo ringraziare Squid Game, tra queste spicca di certo il riflettore che ha acceso sulla magnetica Alice in Borderland. Prima di quel momento c’era una chiara diffidenza nei riguardi di questa produzione, ma dopo la distribuzione di Squid Game, fortunatamente, le sorti delle produzioni asiatiche sono cambiate in positivo convincendo finalmente il pubblico a dargli una possibilità. La serie che porta alla fine il nostro viaggio è d’altronde un vero e proprio libro di colpi di scena e ritmo adrenalinico, a volte perfino drammatico. Teatro di numerosi eventi sconvolgenti, Alice in Borderland ha sbalordito i suoi telespettatori anche a causa di colpi di scena drammatici che hanno visto la morte di personaggi che non avevamo mai pensato di poter salutare così presto. Ma non solo, tra i diversi momenti sconvolgenti ricordiamo anche quello in cui i giocatori si accorgono di non aver finito il gioco, bensì di aver solo terminato la prima fase. Forse ancora sottovalutata rispetto al suo livello, Alice in Borderland è davvero una delle produzioni attuali più interessanti, e i colpi di scena sono soltanto la sua ciliegina sulla torta.

Revenge: la vendetta è un piatto che va servito caldissimo