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Nel leggere e contemplare la storia delle casate dei Sette Regni, luogo immaginario in cui sono ambientate le vicende di Game of Thrones, e quindi di A Song of Ice and Fire, saga di romanzi di R.R. Martin, si resta colpiti dall’impressionante quantità di dettagli e di intrecci ben studiati, con cui l’autore è riuscito a disegnare un perfetto albero genealogico, restituendo una struttura ben definita alla sua opera. Vi abbiamo parlato, il mese scorso, di una delle case più influenti e importanti di Game of Thrones, la casa Baratheon, di cui abbiamo approfondito radici, successi e caduta; oggi proviamo, in un certo senso, ad alzare l’asticella, parlandovi di una casa ancor più grande e potente, forse la più centrale, almeno in termini di continuità, nella trama della colossale opera prodotta da HBO: stiamo parlando della stirpe dei Lannister. Casa Lannister di Castel Granito, il cui stemma raffigura un leone dorato sopra un manto color porpora, è sinonimo di autorevolezza, di regalità, ma anche di innata astuzia e di perseveranza, virtù che hanno permesso alla secolare famiglia di muoversi con destrezza tra gli alti ranghi politici di Westeros, costruendo nei secoli l’immagine di una casata fedele al trono e, soprattutto, molto ambiziosa.

Il seguente articolo contiene numerosi SPOILER su Game of Thrones.

Se è vero che un Lannister paga sempre i propri debiti, è anche vero che sono proprio i debiti che le altre case hanno con i Lannister, a renderli così forti e temuti da tutti.

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Tywin Lannister (640×360)

Prima della ribellione di Re Robert, casa Lannister viveva una situazione molto differente da quella che ci si presenta nei primi episodi di Game of Thrones; infatti, durante l’ultimo regno dei Targaryen, e più nello specifico quando ancora la casata era rappresentata dal nonno di Cersei, Jamie e Tyrion, ovvero Tytos Lannister, i leoni se la passavano piuttosto male: Tytos, soprannominato il Leone senza Denti, aveva un carattere debole, molto diverso rispetto ai suoi discendenti, e ciò rese vita facile ai suoi detrattori, nonché molti dei suoi vassalli, che riuscirono a scavalcarlo nelle decisioni più importanti. Questo finché Tywin, brillantemente interpretato da Charles Dance, non fu abbastanza maturo da prendere in mano le redini della sua casata, costringendo ben presto i detrattori del padre a inginocchiarsi alle sue volontà, ristabilendo così ordine attorno a casa Lannister. Nella storia dei Sette Regni, i leoni sono sempre stati fedeli ai Targaryen, e lo stesso Tywin ne fu un assoluto sostenitore, prima di diventare il principale artefice della loro caduta: centinaia di anni prima dei fatti di Game of Thrones, quando i Targaryen si imposero su Westeros, i Lannister furono costretti ad arrendersi a Castel Granito, fortezza che gli fu comunque lasciata in consegna, insieme al titolo di Protettori dell’Ovest. Da qui in poi, i Lannister sono sempre stati fedeli ai regnanti, rappresentando per loro un punto di riferimento fondamentale, per via dell’innato senso per gli affari che li ha sempre contraddistinti, portando loro infinite ricchezze che l’hanno resa la Casata più florida dei Sette Regni.

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Cersei Lannister (640×360)

Tornando a Tywin, che possiamo definire come il vero artefice della rivoluzione che ha portato i Lannister sulla vetta della piramide di Westeros, facciamo un po’ di chiarezza sull’importanza che ha avuto durante la ribellione di Re Robert: in quel momento storico, i Lannister si trovavano in uno stato di totale neutralità, nata dalle paranoie del Re Folle, Aerys, che malvedeva le incredibili capacità strategiche del suo Primo Cavaliere Tywin, e temeva che questi stesse tramando di scavalcarlo; Tywin decise di lasciare il proprio incarico perché Aerys aveva rifiutato di far sposare il suo erede, Rhaegar, alla giovane Cersei, e aveva chiamato Jaime ad entrare a far parte della guardia reale, imponendogli così di rifiutare i suoi diritti su Castel Granito. Nonostante ciò Tywin guidò il proprio esercito ad Approdo del Re, dove fu aiutato da Maestro Pycelle a oltrepassare i confini della città, finendo per prenderla d’attacco e tradire la Corona. Tywin consegnò la vittoria a Robert Bratheon, ottenendo che questi prendesse in sposa sua figlia Cersei e sancendo, di fatto, l’inizio dell’era più alta della storia dei Lannister. Tywin è un uomo saggio e scaltro, probabilmente il più grande stratega dei Sette Regni, ma la sua anima è stata inquinata dalla tragica perdita di sua moglie, Joanna, avvenuta per le conseguenze del parto di Tyrion, affetto da nanismo. E’ forse stato questo a far scattare in Tywin la scintilla della rabbia e dell’ambizione, ma è anche stato la causa del suo terribile rapporto con Tyrion.

Se si pensa all’evoluzione definitiva di Jaime e lo stesso Tyrion in Game of Thrones, viene da credere che, infondo, Tywin possa essere stato un buon padre per i suoi figli, e che dunque sia stato proprio l’amore per sua moglie a causare la sua follia.

Game of Thrones (640×360)

Ma Tywin, in Game of Thrones, appare come un uomo subdolo e cinico, pronto a qualsiasi cosa pur di ottenere il controllo totale, sistemando non solo se stesso, ma la sua intera famiglia tra i ranghi più alti del regno. Dalla morte di Joanna, l’unica cosa rimasta cara a Tywin divenne il nome della sua famiglia, e la speranza di vederlo sempre più in alto, ma questa ossessione gli ha impedito di sviluppare con i suoi figli un rapporto più sano, tramandando più in Cersei che in Jamie la sua stessa sete di potere. In ogni caso, l’eredità di Tywin sono i suoi figli: gli ultimi Lannister. Cersei è sempre stata la più predisposta, dei tre, ad assumere il ruolo del padre come reale “trascinatrice” della famiglia, ma il suo legame incestuoso con il fratello ha rovinato tutti i suoi piani, dal momento in cui si scopre che gli eredi avuti da Re Robert Baratheon sono, in realtà, figli di Jamie, e che dunque non sono i legittimi eredi al Trono di Spade. Ci si è messo di mezzo l’amore, ancora una volta, tra il nome dei Lannister e il potere assoluto, ma stavolta è stata una decisione voluta e cercata per moltissimo tempo, e conclusasi nel modo più drammatico possibile. Jamie e Cersei rappresentano uno dei punti saldi di Game of Thrones, la loro storia è forse quella più coerente, soprattutto in relazione all’evoluzione dei personaggi. L’amore impossibile, e non è il solo della serie HBO, è stato uno dei motivi principali per cui l’ascesa dei Lannister si è arrestata, nonostante il presidio di Approdo del Re sia stato una certezza lungo quasi tutte le stagioni di Game of Thrones.

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Tyrion Lannister (640×360)

L’ultimo Lannister o, perlomeno, l’ultimo che conti veramente, è invece Tyrion, uno dei personaggi più amati e discussi di Game of Thrones. Tyrion è esattamente tutto ciò che suo padre Tywin non avrebbe mai voluto per la sua famiglia: al di là dell’aspetto fisico, che comunque è uno dei motivi principali, il più giovane dei Lannister è anche visto come un fannullone, un perdigiorno che passa le giornate a ubriacarsi e frequentare i bordelli della capitale. Tyrion invece, si rivelerà essere il migliore della famiglia, sia per la sua nobiltà d’animo, sia per le eccellenti doti strategiche e di comando, che ha potuto migliorare lasciando Approdo del Re e vagando per i Sette Regni, finendo per allearsi proprio con la nemica numero uno della sua famiglia: Daenerys Targaryen. Tyrion è di fatto il Lannister più influente, insieme a suo padre, dal punto di vista storico, poiché è stato colui che ha convinto Jon Snow a placare l’ira dell’ormai folle Daenerys, uccidendola pur di fermare la distruzione a Westeros e riportare la pace. Tyrion non è mai stato completamente accettato dalla sua famiglia, se non da Jamie, con cui ha avuto un rapporto davvero speciale di affetto e stima reciproca, ma è stato comunque il più grande di tutti e, di fatto, ha mantenuto ben saldo il nome dei Lannister alla corona, nonostante il controverso finale di Game of Thrones, venendo nominato da Re Bran Stark come Primo Cavaliere. La storia dei Lannister è parecchio controversa, specialmente quella degli ultimi anni di narrazione, ma per come si evolve e per come va a finire, è sicuramente quella di una famiglia potente, ambiziosa e, soprattutto, talmente astuta da riuscire a restare a galla nonostante le mille intemperie.