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#VenerdiVintage – L’irrimediabile inadeguatezza di Diario di Una Nerd Superstar

Dire che Diario di Una Nerd Superstar sia ricco di momenti imbarazzanti è un eufemismo. Avete presente quella sensazione che vi assale quando guardate una serie tv e c’è quella protagonista che fa cose palesemente sbagliate, pensa cose imbarazzanti e voi assistete alla sua costante pubblica umiliazione, avendola prevista fin dall’inizio? E vi sentite a disagio, immaginate come possa sentirsi, magari lo sapete bene, e pensate: “Com’è possibile raggiungere una tale vetta di ridicolo?”. In una parola cringe.

Quella serie è Diario di Una Nerd Superstar. E la protagonista si chiama Jenna Hamilton. In pratica, il cringe è nato con questa serie tv. Saprete bene di cosa sto parlando.

Ma ricapitoliamo brevemente la trama.

diario di una nerd superstar

Jenna Hamilton è una liceale anonima, costantemente inadeguata che non eccelle in nessun campo e risulta sempre fuori luogo. Matty è il ragazzo più popolare della scuola con la strana abitudine di annusarsi l’ascella prima di approcciarsi a una ragazza. La cosa bella è che lui è ovviamente convinto di essere super discreto e che nessuno abbia mai fatto caso a queste sue sniffate ascellari. Un sera, durante il campeggio estivo, Matty sceglie proprio Jenna per trascorrere dieci minuti nello sgabuzzino. Per Jenna è l’occasione della vita: chi non vorrebbe farlo per la prima volta in uno stanzino umido con un ragazzo così attento all’igiene personale?

Inizia così in modo squallido ma estremamente realistico la storia tra i due, che andrà avanti in segreto per tutto l’anno scolastico e anche oltre, una volta uscita allo scoperto. Ma se pensate che sia tutto qui il dramma della protagonista, non avete proprio idea di cosa vi aspetta. Jenna riceve una lettera anonima, la “lettera di sconfronto”, con elencati tutti i suoi difetti. La legge, rimane turbata, prova a prendere un’aspirina per il mal di testa, inciampa nel bagno, le compresse cospargono il pavimento, lei si rompe un braccio e da ragazza anonima diventa “la ragazza che ha tentato il suicidio nel bagno di casa”. E questo è solo l’inizio.

Serie Tv

Tante cose cambieranno, tanti personaggi matureranno, altri diventeranno ancora più disagiati. Tanto che vi verrà voglia di infilare la testa sotto terra come gli struzzi pur di non assistere alla loro terribile esibizione mentre il popolo di internet giapponese ne prende in giro i seri passi di danza (Si, Jake e Tamara sto parlando di voi). Ma posso anche dirvi, che vi affezionerete a loro, che la vostra simpatia crescerà insieme all’imbarazzo provato. Non negatelo.

E d’altro canto, cosa aspettarsi da uno show che in originale reca il titolo Awkward, che significa appunto goffo, inopportuno? Ognuno di loro lo è e ogni situazione è presentata ai limiti dell’assurdo. Ciascun personaggio vive sentendosi inadeguato e la serie lo enfatizza, tanto che notiamo sul serio quanto siano fuori luogo. E come di riflesso, anche noi ci sentiamo maledettamente inadatti. Ciascuno è un outsider, che cerca di non esserlo e nella finzione non inganna se stesso, figuriamoci gli altri. E risulta una macchietta, mentre cerca di destreggiarsi tra essere fedele a se stesso e ai propri bisogni, ma anche alle aspettative che la società impone.

diario di una nerd superstar

Ma è proprio questo il punto: Jenna pensa quelle cose che tutti, dico proprio tutti, abbiamo pensato almeno una volta nella vita. Fantasie, supposizioni, idee assurde e terribili, che appena dette ad alta voce sembrano ancora peggio. O ancora, fanno apparire noi persone sbagliate, egoiste o illuse. Solo che le sue riflessioni risultano imbarazzanti perché le ascoltiamo, d’altronde sono spiattellati in una serie tv.

E ci sentiamo punti sul vivo. Su quelle parti di noi che mai vorremmo mostrare, quei pensieri che perfino i più ardirti hanno pudore di condividere. Jenna lo fa. Non solo perché la narrazione è dal suo punto di vista. Ma perché si lancia sempre in nuove sfide e fa spesso una pessima figura. Diciamo la verità: non esce elegantemente da quasi nessuna situazione. O sembra un’egocentrica oppure una povera sfigata.

Ma nonostante la mole di cringe, l’imbarazzo ai limiti e gli sbagli e i torti, Jenna ne esce comunque vittoriosa. Perché? Perché ha vissuto, come voleva lei e come pensava fosse giusto. Anche se giusto non era, l’ha affrontato. Ha superato le difficoltà, con realismo. Non sempre in modo glorioso, a volte ha dovuto strisciare nel fango. Ma ci è riuscita. E forse alla fine, dovremmo tutti imparare una lezione da lei: che vale la pena rischiare. Certo magari cerchiamo di tenere a mente gli errori ed evitiamo di romperci un braccio – due volte – o di tradire – ripetutamente – il ragazzo di turno. Ma buttiamoci, viviamo questa vita che alla fine sarà sempre inadeguata agli occhi di qualcuno. Ma viviamola al massimo.

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