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#VenerdìVintage – Ti sblocco un ricordo: Il Mignolo col Prof

I cassetti della memoria si riempiono man mano che gli anni passano. Ci sono cose belle, cose brutte o cose che semplicemente sono lì perché è giusto che ci siano. Aprire i cassetti della memoria e trovarvi i ricordi della nostra infanzia è ritrovare un mondo che credevamo perduto per sempre. Tutto ciò che è necessario fare è chiudere gli occhi e guardarci dentro. Questo è anche lo scopo della nostra rubrica: Ti sblocco un ricordo. Vogliamo portarvi indietro nel tempo, vogliamo entrare nella vostra mente e visitarla insieme a voi. Vogliamo aiutarvi ad aprire cassetti della memoria che non ricordavate di avere, nel grande armadio della vostra vita seriale (come abbiamo fatto con Lupin III). Chiudete gli occhi quindi e iniziate a immaginare, non prima però di aver letto la parolina magica che sbloccherà il vostro ricordo, il titolo della serie tv di cui oggi vi vogliamo parlare. Questo cartone animato, che ha segnato una generazione, sbarca improvvisamente per la prima volta nei piccoli schermi degli italiani in un freddo novembre del 1997. L’hanno in cui i bambini italiani scoprirono per la prima volta una serie tv animata che per certi versi ha fatto la storia: Il Mignolo col Prof.

I protagonisti che danno il nome al titolo del cartone, Mignolo e Prof, sono topi da laboratorio geneticamente potenziati che risiedono in una gabbia nella struttura di ricerca Acme Labs. Prof è egocentrico e calcolatore, mentre Mignolo è bonario ma stupido. In ogni episodio, Prof escogita un nuovo piano per conquistare il mondo che alla fine fallisce: di solito a causa dell’idiozia di Mignolo, dell’impossibilità del piano, dell’arroganza o della presunzione di Prof o solo di circostanze al di fuori del loro controllo. Chi di voi, alla domanda “Ragazzi cosa facciamo questa sera?” posta da un amico non ha risposto almeno una volta: “Quello che facciamo tutte le sere, tentare di conquistare il mondo”? Questo perché lo scambio di battute con cui inizia Il Mignolo col Prof è uno dei dialoghi più famosi del piccolo schermo animato, equiparabile al “Che succede amico?” di Bugs Bunny, al “Mi è semblato di vedele un gatto” di Titti oppure al “MI-TI-CO!” di Homer Simpson. E questo dice tanto sull’influenza che ha avuto Il Mignolo col Prof nei ragazzi nati tra gli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90.

il mignolo col prof

Da Animaniacs a Il Mignolo col Prof

In realtà però la prima apparizione delle due cavie da laboratorio risale a qualche anno prima, quando fecero la loro comparsa nella serie animata Animaniacs. Questa è la seconda serie animata prodotta dalla Amblin Entertainment del cineasta Steven Spielberg in associazione con la Warner Bros. Animation. Uno show, composto da 99 episodi suddivisi in 5 stagioni, trasmesso oltreoceano per la prima volta sulla Fox come parte del suo blocco Fox Kids dal 1993 al 1995 per poi passare a The W, concludendosi nel 1998. Per quanto riguarda invece il nostro stivale, Animaniacs è stato trasmesso su Rai Due a partire dal 1996. La produzione racconta la storia dei fratelli Warner. Questi vivono nel serbatoio idrico a torre del lotto della Warner Bros. a Burbank. Tuttavia, i personaggi della serie hanno avventure in vari luoghi e periodi di tempo. I personaggi di Animaniacs interagiscono con personaggi famosi del passato e del presente, nonché con personaggi mitologici della cultura pop e della televisione contemporanee. In sostanza, la storia dei fratelli Warner serve solamente come collante per unire i vari sketch apparendo e introducendo segmenti di altri personaggi. Ogni episodio di Animaniacs consiste generalmente in due o tre storie differenti che variavano nella durata, da scenette di raccordo lunghe meno di un minuto a episodi interi una sorta sketch comedy animata.

La produzione nata dalla collaborazione tra Spielber e la Warner aveva un nutritissimo cast di personaggi, separati in singoli segmenti, con ogni coppia o set di personaggi che agiscono nella propria trama. I fratelli Warner, Yakko, Wakko e Dot, sono tre star dei cartoni animati degli anni trenta rinchiuse nella torre idrica della Warner Bros. fino agli anni novanta, quando fuggono. Vera Peste è una star dei cartoni ottantenne che può facilmente sopraffare i suoi antagonisti e usa le sue astuzie per educare suo nipote, Cocco, sulle tecniche dei cartoni animati. Altri personaggi principali includono Rita e Runt, Bottone e Mindy, Pollo Boo, Flavio e Marita, gli indimenticabili Hip Hippo, Katie la bomba e un trio di improbabili piccioni italo-americani: i Picciotti. Tra questa fauna di characters troviamo anche i protagonisti di questo nostro articolo: il Mignolo col Prof, che da Animaniacs sono partiti, senza più fermarsi. Per quale motivo? Semplicemente perché le avventure dei due topi di laboratorio decisi a conquistare il mondo sono piaciute a tal punto da far produrre uno spin-off di Animaniacs dedicato solamente alle loro avventure della durata di 65 episodi suddivisi in 4 stagioni.

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La storia e il significato di un cartone senza tempo

L’ispirazione per Mignolo e Prof. è basata sulle personalità di due colleghi di Tom Ruegger, creatore di Animaniacs e del precedente progetto tra Spielberg e la Warner: Tiny Toon Adventures. L’ideatore, durante una discussione abbastanza animata, chiese ai due colleghi cosa sarebbe accaduto se avessero tentato di conquistare il mondo. La risposta non fu sotto forma dialettica, ma visiva e portò alla nascita di un nuovo progetto: Il Mignolo col Prof. Questi sono un due di topi da laboratorio della ACME, molto simpatici quanto pazzi. Il primo è un citrullo che dice cose senza senso, il secondo è un misto tra Newton e Napoleone Bonaparte. Tra i due vige una sorta di rapporto odi et amo, in cui il Prof in ogni episodio escogita un piano segreto per poter dominare il mondo e Mignolo lo segue con pacato entusiasmo, rendendosi spesso colpevole di errori che causeranno il fallimento del piano e prendendo una quantità di mazzate in testa dal Prof che nemmeno Mike Tyson.

La serie è sarcastica, irriverente, ricca di citazioni sia alla letteratura che alla cultura moderna e totalmente satirica riguardo a temi sociali scottanti. Già la scelta di rendere protagonisti del cartone due topi è una palese satira al protagonista animato più famoso del mondo: Topolino. La creazione di Walt Disney si dirige però a un pubblico più infantile, mentre questo cartoon, nonostante non sfoci mai nella volgarità, si rivolge chiaramente ad un pubblico più maturo, capace di cogliere le citazioni e le battute. Il Mignolo col Prof risulta quindi una serie tv che non volendo mandare un messaggio, anzi volendo evidenziare l’imperfezione e la demenzialità, racconta della realtà. Sì, perché in un mondo in cui tutti vorrebbero essere Mickey Mouse, in realtà siamo tutti Mignolo e Prof. Creature che si credono perfette, che vogliono sgomitare e arrivare a conquistare il mondo, ma che dopo una giornata estenuante e piena di insuccessi, si stendono distrutti sul letto e girandosi sul cuscino si dicono: “Sarà per un’altra volta, sarà domani che conquisteremo il mondo”.

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