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Dark 4 non si farà: trama, news e dichiarazioni sulla serie Netflix

Introduzione

Nel 2017 su Netflix Italia, che questo febbraio ha caricato contenuti molto interessanti, venne rilasciata Dark, show di cui tutti sperano venga prodotta una stagione 4 poiché si tratta di una delle migliori serie presenti sul catalogo della piattaforma di streaming. La trama, così complessa e accattivante, ha subito raccolto molti consensi e unito moltissimi fan del genere Sci-fi e crime. Dai toni cupi e thriller, l’avventura che Dark porta sullo schermo è indimenticabile proprio perché riesce a gestire un tema decisamente controverso: i viaggi nel tempo.

Il progetto della serie Netflix, nata dalla collaborazione tra il regista svizzero Baran bo Odar e la sceneggiatrice tedesca Jantje Friese, prende ispirazione dal genere Nordic Noir. Inizialmente la trama che bo Odar e Friese avevano ideato nel 2015 prevedeva che Dark fosse uno show appartenente solo al genere crime. Ma quando nel 2014 l Netflix li contattò, certa delle loro capacità dimostrate nella realizzazione del film Who ma I?, vincitore di tre German Movie Awards, i due sceneggiatori e registi decisero di aggiungere e modificare la trama inserendo i viaggi nel tempo, congiungendo così fantascienza e poliziesco.

Dark 4

Dark è il primo prodotto originale Netflix realizzato interamente in Germania con autori tedeschi giunto in Italia e in altri Paesi.

È lo show che ha permesso alla piattaforma di streaming di avviare una collaborazione che negli anni successivi al 2017 ha dato vita ad altre serie tv e film interessanti, tra questi vi sono Come vendere droga online, Freud e Unorthodox.

Nonostante ciò il percorso di questa serie Netflix sembra si sia concluso perché Dark 4 non si farà.

Prima che la seconda stagione fosse rilasciata nel 2019 e che la terza venisse girata e rilasciata successivamente nel 2020, bo Odar aveva pubblicato un post sul suo Instagram in cui annunciava che la terza stagione sarebbe stata l’ultima, non perché Netflix avesse deciso di cancellarla ma perché i piani sin dall’inizio prevedevano la realizzazioni di tre stagioni destinate a chiudere bene o male le storie, i misteri e i dubbi dei personaggi protagonisti.

Sarà difficile per noi abbandonare quei personaggi a cui ci siamo davvero affezionati, ma l’inizio è la fine e la fine è l’inizio.

Hanno aggiunto gli autori dello show che soddisfatti ma malinconici hanno portato a termine un’opera bellissima, degna di qualsiasi film cinematografico. In effetti tra il 2020 e il 2021 su qualsiasi sito di cinema circolano voci, non confermate, per cui la quarta stagione potrebbe anche girarla Christopher Nolan, regista che negli anni ha dimostrato di saper apprezzare e consegnare nelle sue pellicole temi come i viaggi dimensionali e temporali. Basti ricordare Tenet, film consigliato a tutti coloro che sono in astinenza da Dark in questi giorni di febbraio 2021.

Eppure queste restano solo voci, desideri che non si realizzeranno poiché Baran bo Odar e Jantje Friese hanno chiuso questo capitolo. La notizia positiva è che potremo guardare molti altri lavori di questi due autori poiché il loro contratto con Netflix è ancora in atto. Un nuovo show attesissimo è di certo 1899, un horror storico ambientato in alto mare.

La trama di Dark 4 potremo solo ipotizzarla riguardando più e più volte le puntate precedenti.

Gli episodi in cui abbiamo imparato a conoscere Jonas Kahnwald interpretato da tre attori diversi, potremo solo riguardarli all’infinito. Il Jonas ragazzo, quello nato nel 2003 e che fino al 20 giugno 2019 crede di star vivendo una vita normale, ha il volto di Louis Hofmann. Il Jonas adulto, proveniente dal 2052 ma che da esperto viaggiatore nel tempo cerca di aiutare sia se stesso che le persone che ha a cuore, è interpretato da Andreas Pietschmann. Invece il Jonas anziano, conosciuto con lo pseudonimo di Adam e che misterioso veicola i fili del tempo e delle dimensioni dal 1920, è interpretato da Dietrich Hollinderbäumer.

Considerando il finale della terza stagione, in Dark 4 sarebbe stato difficile comprendere il ruolo da affidare a questo personaggio poiché il suo percorso, così come quello vissuto dal personaggio di Martha interpretata da Lisa Vicari, si conclude mettendo un punto saldo a un susseguirsi di eventi che sembravano impossibili da cambiare o risolvere.

Questo non significa che tutti i dubbi siano stati chiariti o che tutte le storia siano state chiuse alla perfezione, poiché gli stessi sceneggiatori hanno voluto lasciare aperta qualche via. Ecco dunque giungere quel desiderio di poter rivedere in un’altra stagione Ulrich Nielsen (Oliver Masucci, Ludger Bokelmann, Winfried Glatzeder), Katharina Nielsen (Jordis Triebel, Nele Trebs), Mikkel Nielsen / Michael Kahnwald, interpretati rispettivamente da Daan Lennard Liebrenz e Sebastian Rudolph, Helge Doppler (Hermann Beyer, Peter Schneider, Tom Philip), Claudia Tiedeman (Lisa Kreuzer, Julika Jenkins, Gwendolyn Gobel) e tutti quei personaggi ai quali ci siano affezionati.

Gli attori protagonisti tuttavia possiamo già seguirli in altre opere, che testimoniamo ancora quanto siano bravi e quanto sappiano farci emozionare, primi tra tutti Lisa Vicari e Louis Hofmann..

Le news su Dark 4 non nutrono le speranze dei fan, ma confermano l’idea iniziale di Baran bo Odar e Jantje Friese.

Dark 4

Sembra che non sia in programma neanche un film in cui poter rivedere alcuni dei protagonisti per capire come siano continuate le loro vite o anche solo per conoscere i personaggi della dimensione, definita unica reale, apparsa alla fine della storia. Tuttavia possiamo sempre riguardare le pagelle di tutte e tre le stagioni per convincerci della bellezza del prodotto o per individuare incongruenze che ci sono sfuggite durante la prima visione tra il 2017 e giugno 2020.

Se fosse stata ideata anche una quarta stagione probabilmente anch’essa sarebbe stata composta da otto o dieci episodi come per le precedenti. Infatti la prima presenta dieci episodi, la seconda otto e così anche la terza uscita nel 2020. Le puntate, da circa un’ora l’una, hanno saputo ben sviscerare l’idea dei creatori che hanno approfondito anno dopo anno le loro letture legate alla fisica e alla filosofia. In questo modo hanno avuto la capacità di esplorare al meglio le sfaccettature della storia che non si può ricollegare soltanto a un mero susseguirsi di viaggi nel tempo. Dietro ogni azione vi è un significato, una filosofia, forse la stessa, mostrata da angolazioni sempre diverse.

Per questo motivo i creatori della serie hanno suggerito di non cercare una logica lineare tra gli eventi narrati poiché non sarebbe il giusto approccio da adottare se si vuole carpire il significato della storia.

I creatori di Dark hanno rilasciato molte dichiarazioni in merito.

Sin dall’inizio l’avventura scritta da bo Odar e Friese, e da noi seguita attentamente nel 2017, 2019 e 2020, sarebbe stata oggetto di cambiamenti costanti a seconda delle idee i che i creatori partorivano durante il percorso affrontato da Martha, Jonas, Mikkel, Magnus, Franziska, Charlotte, Ulrich, Hannah, Katharina, Claudia e tutti gli altri tra gli anni ‘80 e ‘20 del secolo scorso e il futuro apocalittico del 2052. Questa filosofia, basata sulla commistione di improvvisazione e programmazione ha portato a introdurre le altre dimensioni oltre ai viaggi nel tempo.

Per l’Hollywood Reporter Jantje Friese ha dichiarato:

Volevamo introdurre il mondo parallelo nella seconda stagione. Questo era il piano iniziale. Quando siamo arrivati alla seconda stagione, l’abbiamo cambiata di nuovo. Abbiamo pensato che fosse meglio spostare i pezzi del puzzle. C’erano molte direzione che sapevamo di voler intraprendere, ma non sapevamo necessariamente a quali punti della narrazione le avremmo affrontate. Come sai con Dark, non hai la narrativa semplice in cui puoi passare da una cosa all’altra. Stiamo andando avanti e indietro. Questo era il più grande problema strutturale: quando riveliamo cosa? Alcuni lo sapevamo. Alcuni di questi erano qualcosa che abbiamo sviluppato durante il processo.

Jantje Friese

In effetti le parole della sceneggiatrice ci confermano la difficoltà a cui gli stessi creatori e attori sono stati sottoposti nel momento in cui hanno dovuto esprimere idee che facessero apparire la storia tanto geniale e sorprendente quanto lo era stata all’inizio. Secondo quanto rivelato da bo Odar, sembra che la sfida principale di quest’ultima stagione abbia riguardato il metodo migliore per rendere il terzo mondo diverso dagli altri due e dalle linee temporali.

È stato davvero impegnativo per noi nella terza stagione stabilire un altro mondo con anche altre linee temporali. Parlando di un mondo speculare, però, volevamo usare quel trucco e rispecchiare effettivamente le immagini. Per rispecchiare il mondo che conosciamo, avevamo pensato di ricostruire tutti i set ma al contrario. Ad esempio, se una scala va da sinistra a destra, nell’altro mondo andrebbe da destra a sinistra. Se una porta fosse sul lato sinistro, sarebbe poi sul lato destro dell’altro mondo. Ma ci siamo resi conto che era una follia da fare considerando i costi. Avevamo già così tante scadenze; […] sarebbe stato da pazzi.

Baran bo Odar

In merito al plot twist finale legato al destino di Martha e Jonas e alle sorti della serie per una possibile Dark 4, hanno entrambi affermato di essere soddisfatti delle scelte narrative.

Lo vedo sicuramente come un lieto fine, anche se puoi anche interpretarlo come una missione suicida, ovviamente. Mi è sempre piaciuta l’idea che ci siano due componenti avversarie, che si combattono continuamente, dovendo in realtà rendersi conto che non sono importanti. Devono rendersi conto che, sì, soffriamo e abbiamo dolore e desideri, ma noi due non siamo così importanti da dover esistere. […] Per me è un lieto fine, rendendomi conto che non riguarda solo te tutto il tempo. Puoi effettivamente fare qualcosa di buono non essendoci affinché qualcun altro possa essere fortunato e felice. Dà a questo altro mondo un’enorme possibilità. Ho sempre amato quell’idea. Ecco perché, per me, è un lieto fine, anche se sembra molto triste.

Baran bo Odar

Poiché non ci sarà né una quarta stagione né un film nel 2021, la Friese ha spiegato, in un’intervista apparsa sul sito del giornale sopracitato, che la decisione di non prolungare lo show è stata unanime.

Era assolutamente la quantità perfetta. Qualsiasi altra cosa sarebbe sembrata come allungarla inutilmente e renderla più complicata a livello narrativo. Amiamo il simbolismo e crediamo che tu debba essere fedele ai simboli che esponi […] (Se avessimo realizzato più stagioni) sarebbe stato come vendere le nostre anime e non rispettare quello che volevamo fare.

Jantje Friese

Ecco che ci vediamo costretti a dover salutare Dark senza la possibilità di una stagione 4. Tuttavia il viaggio vissuto dal 2017 al 2020 è stato uno dei migliori vissuti guardando una serie Netflix. Di certo non lo dimenticheremo.

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