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Dark 3: la spiegazione dell’albero genealogico

La conclusione di Dark 3, serie record d’ascolti che ha stregato una porzione immensa del panorama seriale anche in questo ansiogeno giugno targato 2020, ci ha lasciati con un vuoto incolmabile ma fortunatamente senza quesiti irrisolti.

Ovvio quando una serie, per quanto all’apice del successo, chiude i battenti potrebbero dire alcuni. Per nulla scontato ribatterebbero quelli che hanno visto le loro serie preferite concludere l’ultima stagione con evidenti buchi di trama, lacunosi quesiti irrisolti e in alcuni casi frettolose conclusioni narrative (che oltre al dispiacere della chiusura del sipario hanno lasciato anche un po’ di amaro in bocca).

La terza stagione di Dark rilasciata nell’iconica data del 21 giugno 2020 però ha saputo evitare con originalità ed efficacia questi rischi sempre più frequenti negli ultimi prodotti televisivi, attenendosi alla logica della storia e scegliendo una linea narrativa plausibile e convincente. Obiettivo parecchio difficile considerata l’intricata trama della fortunata serie tedesca targata Netflix

Non è una novità infatti che la trama di Dark abbia messo in seria confusione più di uno spettatore, in alcuni casi persino scoraggiandolo dal portare a termine la visione dello show (terribile errore). Soprattutto superato il livello della prima indimenticabile stagione di Dark e trovandosi catapultato in svariati livelli temporali, incontrando nuovi ambigui personaggi che solo con il trascorrere degli episodi si rivelano per chi sono realmente.

A questa annosa problematica vi viene incontro la stessa Netflix, fornendovi un’accurata mappa del complesso albero genealogico di Dark 3!

Dark 3

Come i fan della serie sanno bene Jonas, Martha, Elisabeth e gli altri protagonisti di Dark si muovono su tre livelli temporali differenti e in Dark 3 arrivano a spostarsi anche in un terzo mondo. Insomma, per chi non è dotato di una buona memoria, perdersi qualche pezzo lungo il percorso verso il finale di stagione è inevitabile. Ecco dunque il prolificare di alberi genealogici ricostruiti e poi offerti dai fan della serie sul web, per tutti quelli che iniziavano a scoraggiarsi durante la visione della terza stagione di Dark.

Quando poi si tratta del livello temporale passato in cui Jonas, Martha, Hannah, Ulrich e gli altri si spostano nel tentare di impedire non solo l’Apocalisse imminente ma anche tutti quegli inaccettabili dolori che li hanno sconvolti nel loro presente, la difficoltà che si presenta è soprattutto quella di riconoscere i nostri eroi in versione bambina.

Seguita da quella di collegarli ai loro antenati, attività non sempre intuitiva.

La cosa sicuramente più impegnativa da tenere a mente in Dark 3 è che non solo i personaggi del presente viaggiano in ere e mondi diversi, ma in alcuni casi (come quello di Hannah Kruger, madre di Jonas) decidono di restarci e procreare. Cambiando quindi un albero genealogico che, come quelli a cui appartiene ogni essere umano, è pensato per svilupparsi e non per mutare alla sua origine.

Stessa cosa vale per i personaggi di Bartosz Tiedemann e di Elisabeth Doppler che con la loro permanenza nel passato danno vita a personaggi chiave della nostra storia.

Il vero inghippo nella geniale trama della creatura di Netflix risiede nel comprendere che alcuni personaggi della prima stagione e del mondo che crediamo essere quello originale (dal momento che è il primo in cui veniamo introdotti) risulteranno essere i capostipiti di altre famiglie che credevamo slegate dal loro ceppo familiare. In alcuni casi scopriremo addirittura essere gli stessi capostipiti della propria discendenza (vedi alla voce Elisabeth e Charlotte!).

Insomma, si potrebbe ironicamente definire Dark una sorta di Beautiful eccellente in streaming con i viaggi nel tempo. Targata Netflix ovviamente.

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Dark 3

Necessario davvero, dunque, anche per i più convinti di essersi appuntati ogni singolo volto della serie tedesca nella propria memoria, dare una controllata all’albero genealogico delle famiglie di Winden. E quale schema può essere più dettagliato e preciso di quello offerto da Netflix, la piattaforma streaming che ha raccontato l’incredibile viaggio di Jonas Kahnwald?

Ecco qui per i più confusi il link per collegarvi al sito ufficiale di Netflix e sciogliere così gli ultimi dubbi che vi erano rimasti sulla conclusione di Dark.

Come si può evincere dallo schema dettagliato fornito da Netflix, i legami da ricordare nella terza stagione di giugno 2020 si fanno davvero numerosi, specialmente quelli che esistono in tutti e tre i mondi ma con diverse dinamiche.

Così come hanno richiesto maggiore attenzione da parte dei fan alcune figure della serie che sono state volutamente avvolte dal mistero, per scelta degli autori Baran Bo Odar e Jantje Friese.

Alcuni personaggi nel terzo mondo non esistono, tipo lo stesso Jonas/Adam/lo Straniero – per intenderci – che non avendo Mikkel Nielsen viaggiato mai nel tempo non è di conseguenza nato.

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Dark

Lo stesso vale per quei personaggi che in un mondo appartengono ad un ramo familiare e nell’altro no. Stiamo parlando di personaggi come lo Sconosciuto ad esempio, visto nei primi episodi della stagione finale di Dark rilasciata a giugno 2020, il cui legame di appartenenza verrà svelato da Eva a Jonas. Lo sconosciuto infatti come si scoprirà è il figlio di Jonas e della Martha del terzo mondo e viene considerato da Eva nella lotta contro Adam per il dominio su viaggi nel tempo, come il nesso da proteggere ad ogni costo.

Al contrario, come sappiamo bene Adam vuole spezzare questo nesso affinché lo Sconosciuto non nasca mai e il loop temporale in cui sono intrappolati tutti i personaggi venga sciolto.

Tuttavia questo emblematico personaggio non è solo il collegamento tra le due realtà faziose ma anche un membro di una delle discendenze più importanti della serie. In entrambi i mondi infatti è il marito di Agnes Nielsen e padre di Tronte Nielsen, padre di Urìlrich; quindi bisnonno della Martha del primo mondo.

Anche la figura di un personaggio piuttosto rarefatto conosciuto nella seconda stagione di Dark viene messo a fuoco nella terza stagione finale, ossia quello di Silja.

La ragazza che conosciamo inizialmente come sottoposta della guerrafondaia versione di Elisabeth Doppler post Apocalisse si scopre essere niente meno che la sorellastra dello stesso Jonas. Oltre che uno dei collegamenti più impegnativi da comprendere nella terza stagione dello show di Netflix.

Questo viene reso possibile dal viaggio di Hannah Kruger nel passato, fatto con l’intento di trovare Ulrich, salvo poi decidere di lasciarlo invecchiare nell’ospedale psichiatrico in cui è rinchiuso, delusa dalla consapevolezza che lui non l’ha mai amata davvero.

Decidendo di restare nel passato, dopo essere rimasta vedova e aver perso nei viaggi temporali sia il figlio che l’amante, qui inizierà una relazione con Egon Tiedemann padre di Claudia da cui nascerà proprio Silja che è quindi sorellastra sia di Jonas che di Claudia.

Crescendo nella realtà di Jonas, Silja sposa Bartosz, anche lui in viaggio nel passato e diventano genitori del misterioso Noah (padre di Charlotte e compagno di Elisabeht) e Agnes Nielsen. Essendo però Claudia Tiedemann e Silja sorellastre, Bartosz risulta essere nipote della sua stessa moglie.

Uno dei misteri svelati in questo 20202 nella terza stagione di Dark è senz’altro quello legato al vero padre di Regina Tiedemann. Regina può inizialmente sembrare un personaggio marginale nella storia di Winden ma erroneamente. In realtà lei, così come il vecchio orologiaio Tahnnausen, risulteranno i due motori che porteranno alla creazione e in seguito alla distruzione dei due mondi alternativi.

Di fatti, al di là dei viaggi nel tempo e delle guerre tra i mondi di Adam ed Eva, sono i legami familiari il vero cuore della storia ed è proprio dal dolore di uno di questi legami recisi bruscamente che i due mondi alternativi vengono creati per mano di Tahnnausen.

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Cosi come per la salvezza della figlia Regina, Claudia non si darà pace viaggiando nei tre universi, studiandone le coordinate temporali fino a scoprire la vera natura del nesso, mettendo infine Jonas sulla strada per correggerlo.

Mondi speculari ma con delle differenze sostanziali. Quasi tutti i personaggi interagiscono nei due mondi allo stesso modo, come ad esempio Ulrich. Se nel mondo di Jonas è sposato con Katharina e ha avuto da lei Magnus, Martha e Mikkel la tradisce con Hannah in quello di Martha, Ulrich ha divorziato da Katharina e aspetta un figlio da Hannah. Che ovviamente non ha mai avuto Jonas non avendo Mikkel viaggiato nel tempo. La differenza quindi tra i due mondi è che in uno Jonas e non esiste.

Come dicevamo all’inizio dell’articolo Dark si è conclusa a giugno senza lasciare buchi di trama, fortunatamente per i fan accaniti della serie. Se però proprio vogliamo essere pignoli ciò che è stato lasciato all’immaginazione dei fan sono i ruoli di due membri della famiglia Doppler.

Bernd Doppler e Ulla Schmidt nello specifico. Il primo viene indicato come padre di Helge per buona parte della serie ma come Greta, sua madre, rivelerà a Noah forse non è davvero figlio suo. Sarà l’albero genealogico di Eva a rivelare la vera identità del padre di Helge, ossia Anatol Veliv, di cui in tutta la serie non si fa menzione.

Lo stessa vale per la madre di Peter Doppler, Ulla Schmidt. Questa avrebbe portato via il figlio da Winden in giovane età separandolo dal padre prima che potesse conoscerlo bene.

L’albero genealogico di Dark 3

Ecco quindi che giunti all’inevitabile chiusura del sipario, l’intero universo di Dark si rimette in ordine allineando ogni dislivello e risolvendo ogni mistero. La soluzione trovata da Claudia Tiedemann chiuderà di fatto i due mondi alternativi. Restituendo il giusto equilibrio alla storia e il sacrificio di Jonas e Martha e di tutti coloro frutto del nesso, ricondurrà ogni spettatore alla malinconica soluzione dell’enigma.

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