Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » Dark » Dark 3×08 – La fine è il principio

Dark 3×08 – La fine è il principio

Dark 3×08, l’ultima puntata di questa sublime opera televisiva, non è una puntata come le altre. Ultimati tutti i recap e colmati i buchi di trama nel precedente episodio, Dark opera la sua ultima trasformazione, unendo a una ricetta già composta di scienza, fisica, mitologia e filosofia anche l’elemento spirituale, l’ultima componente del mosaico che non poteva mancare in una puntata denominata Il paradiso.

Dark 3×08 è una straziante storia d’amore che si perde nei corridoi infiniti e bui del tempo e dello spazio: proprio dove si trovano Jonas e Martha sul finire dell’episodio, dopo aver compreso cosa fare per sciogliere il nodo che li intrappola e di cui sono la causa.

Il 21 giugno 1986 Tannhaus mette in funzione la macchina che, secondo i suoi calcoli, riavvolgerà il tempo, consentendogli di riabbracciare figlio, nuora e nipotina. Il suo tentativo non solo avrà l’effetto di generare l’Adamverse e L’Evaverse, uniti da quel momento in un perverso nodo di causalità, ma per una frazione di secondo congelerà il tempo. Proprio quel piccolo momento di tregua (di cui si accennava alla radio in un episodio precedente), Jonas e Martha potranno inserirsi per provare a fermare l’evento scatenante, la morte della famiglia Tannhaus.

Non sono più Jonas e Martha, dunque, i “colpevoli” che ci propone Dark 3×08: tutto è anzi stato scatenato molto prima che loro nascessero, dal lutto di un padre. Il loro ruolo è sacrificarsi in modo che nessuna traccia di loro resti più nei due mondi, che la ferita si richiuda e che i loro universi collassino, lasciando sopravvivere solo quello originario, quello di Tannhaus: un mondo in cui non esistono i viaggi nel tempo e in cui tutta questa sofferenza non è mai avvenuta.

Il paradiso. Una distesa di oscurità senza fine, in cui ogni peccato è perdonato, in cui poter riposare, dimentichi di se stessi e di ogni cosa.

Avete fatto tutto in nome dell’amore, eppure non avete causato che dolore e sofferenza.

Le parole di Claudia, nella veste di deus ex machina di Dark 3×08, guidano i protagonisti verso la presa di consapevolezza finale: l’accettazione del loro destino e il sacrificio che devono intraprendere per sciogliere l’incubo. L’incontro con il loro io più piccolo all’interno della galleria del tempo può voler significare che, nonostante la cancellazione imminente della loro intera esistenza, il loro legame è impossibile da sciogliere e trascende l’indifferenza cinica delle leggi naturali. Un’ultima carezza dell’universo, prima di spazzarli via, in una sequenza di una bellezza che scardina l’anima, sulle note di What a wonderful world.

Siamo fatti per stare insieme. Non credere mai che non sia così.

Due mani intrecciate sono l’ultima cosa a dissolversi, prima che di Jonas e Martha rimanga solo l’amore che hanno condiviso, senza più nessuno a mantenerne la memoria. Come due angeli, i ragazzi appaiono nel centro pulsante di Dark 3×08 e dopo aver compiuto la loro missione, scompaiono. Il loro amore, tutta la loro storia, le persone che hanno amato e generato grazie al loro esistere resteranno un segreto tra i due, come una parola sussurrata all’eco che si perde per sempre dopo pochi istanti.

Ed è proprio dopo la straziante sequenza dell’annientamento di Jonas e Martha che assistiamo al vero colpo di scena principe di Dark 3×08 e di tutta la serie. Siamo nuovamente all’inizio. Nella casa originariamente di Jonas, poi di Martha e in questa sequenza finale di Regina. Scopriamo chi è suo padre: Bernd Doppler, costruttore della centrale nucleare e mentore di Claudia. Vediamo riuniti a tavola i “sopravvissuti” allo scioglimento del nodo, le famiglie non condizionate dall’esistenza di Martha e Jonas. Peter con Benni, Katharina, Regina, Woller con Hanna visibilmente incinta, tutti a tavola insieme, felici. Personaggi che si sono sempre odiati o che hanno dovuto nascondere la loro vera natura ora sono liberi dall’odio e dalla vergogna e bevono insieme, indifferenti al temporale che infuria fuori.

Finché non ci specchiamo negli occhi di Hanna, spaventati per un tuono improvviso, che si fissano a guardare un impermeabile giallo. Forse un eco lontano propaga le sue onde di energia fino a quella stanza piena di amici. Forse un rintocco di morte, unito a un sospiro d’amore, generano nella sua mente un ricordo fittizio. Il ricordo della sua morte, uccisa dal suo stesso figlio? Il ricordo di aver amato qualcuno che non abbiamo mai conosciuto? Un deja vu, che spezza l’atmosfera cordiale facendo piombare l’inquietudine sull’allegra compagnia. A chi le chiede, per sdrammatizzare quel momento così poco appropriato per una donna incinta, che nome vuole dare a suo figlio, Hanna risponde, imbeccata da chissà quale energia sconosciuta:

Credo che Jonas sia un bel nome.

Ogni viaggio ha un inizio. Ma il tuo è senza fine. Prosegue per sempre.

Tutto avrà ancora inesorabilmente inizio, anche se profondamente cambiato? Ci sarà anche una Martha, prima o poi, nel ventre di Katharina? Il cerchio continuerà senza fine, o il ricordo dei due sfortunati amanti di Dark sfumerà senza lasciare traccia? Il paradiso è essere dimenticati o un mondo in cui tutti sono amici (“che mondo meraviglioso“)? La nostra presenza nell’universo lascia una traccia, un concetto allo stesso tempo rassicurante e agghiacciante. Se nulla viene dimenticato, tutto può accadere di nuovo? Queste domande rimarranno nel loop per sempre.

Dark 3×08 ci lascia con la sensazione di aver assistito a un momento veramente storico per la televisione.

Raramente ci siamo trovati di fronte a un’opera capace di mettere insieme spiritualità, scienza, religione, energia, fisica, mitologia, filosofia e cinema d’autore, creando un prodotto di così alto livello. Quello che possiamo dire senza timore di smentita è che Dark è un autentico capolavoro con cui dovranno confrontarsi tutti gli autori di cinema fantascientifico, d’ora in poi. Possiamo solo ringraziare Baran Bo Odar e Jantje Friese per essere entrati nei nostri incubi e non esserne più usciti. Ora Dark è veramente finito: ma nella nostra mente il loop continuerà per sempre.

Grazie, Dark. Grazie davvero.

Leggi anche – Dark 3×07, la recensione dell’episodio