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Serie TV - Hall of Series » The Walking Dead » 15 luoghi comuni da sfatare su The Walking Dead

15 luoghi comuni da sfatare su The Walking Dead

7) Puntate noia

Puntate intere dedicate a Tara, la crisi mistica di Carol, Morgan e il casaro, la rinascita del Governatore in Brian il monocolo.

Capisco che non a tutti possa interessare una puntata scevra di emozioni, esplosioni, morti truculente o colpi di scena. Sia chiaro, manco a me sono interessate le sorti di Tara, ma ne capisco le ragioni.

Rileggetevi il mio punto 2 e le cose vi sembreranno più chiare.

8) Poca azione

Un po’ la parafrasi del punto precedente.

Non succede mai niente: anche se abbiamo perso due personaggi chiave nella 7×01, se nella 7×02 abbiamo visto le sorti di Carol, personaggio giustamente idolatrato, di cui non sapevamo più niente dalla stagione 6, la 7×03 era Daryl-centrica, quindi nessuno sano di mente si può mai lamentare.

Abbiamo visto morire Spencer, Olivia fatta fuori in modo quanto meno drammatico (lo so che non era un gran personaggio, ma è morta in modo epico), Carl che, al solito suo, disobbedisce e crea caos. Ezekiel che perde le certezze su cui basava il suo regno, Morgan che impazzisce di nuovo (ma era mai stato realmente sano?).

Abbiamo visto Negan fare il bello e il brutto tempo, minacciare il mondo, affiancato da quel genio del male di Simon, puntare una pistola alla nuca di Carl e, per me, non è stato bello.

E non dico niente di Sasha…

E sto parlando solo dell’ultima stagione, mica di tutte le altre, che ci hanno riservato colpi di scena da infarto del miocardio.

Il momento in cui viene pronunciata la frase: “Alexandria non cadrà oggi” è stato l’apice di una stagione che mi ha fatto pensare che The Walking Dead può reggere tranquillamente ancora parecchie stagioni.

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