No, non torneranno. Tutti crescono, anche tu. E tra un gelato e l’altro osservi il mondo cambiare. In Stranger Things 3 tutto muta, si evolve, cambia forma e spesso anche sostanza. Un timido passo in punta di piedi verso il mondo degli adulti.
La nostalgia è tra i mali dell’anima, la più insidiosa. Si infiltra e ti logora dall’interno. Ne siamo tutti schiavi, anche tu Steve. Per cercare di non dimenticare e tornare indietro vivi spensierato e giochi con i bambini. È una triste illusione di un passato glorioso a cui ti aggrappi involontariamente.
Tu eri il re della scuola
Il ragazzo più ambito dell’istituto. Quello su cui era focalizzata l’attenzione, per amore delle ragazze e per invidia dei ragazzi. La stella del liceo di Hawkins. E se di amore parliamo, forse la tua cocente e inaspettata delusione ti ha aiutato a maturare. Nancy è stata il tuo punto di non ritorno, l’esatto istante in cui si è creata una frattura con ciò che solo più avanti sarebbe diventato il tuo passato.
Ad oggi i fasti di un tempo sono solo il ricordo sfumato di anni che non torneranno più. Ora sei un uomo diverso: divertente, altruista, spontaneo e soprattutto buono. Il mantello da egocentrico si è frantumato a terra e insieme a esso parte delle tue convinzioni.
Ma ciò che si è stati rimane sempre dentro di noi, tenta di riemergere e vuole il suo spazio nella vita di tutti i giorni. Emerge mentre scherzi con le ragazze alla cassa, o mentre ascolti i pensieri di una Robin in pericolo di vita. In Stranger Things 3 ogni frammento di te, e di tutti gli altri personaggi, rimane vivo e pulsante. È visibile per un occhio più attento. È possibile percepire la sua presenza in minuscoli dettagli sparsi nella storia.
E talvolta sono proprio i dettagli a far grande una storia, la tua e quella di tutti i tuoi amici. Un gesto, un pensiero, uno sguardo. Attimi in cui le emozioni vibrano e iniziano a raccontare, come un fiume in piena. In questo vorticoso torrente, la nostalgia macchia la pura e cristallina acqua.
Tuttavia è un’arma a doppio taglio. Potrebbe annerire o donare magnifici colori alla vita. Perché è proprio grazie alla nostalgia che i nostri sentimenti si adeguano al presente per farci vivere con passione ogni momento che la vita ci regala.
La tua seconda vita, Steve, è cominciata affrontando i democani
E forse, seppur logorata dalla nostalgia del passato, è un cambio di rotta notevole. Più elettrizzante, più divertente e forse anche più “vera”. La tua adolescenza è solo uno step che hai dovuto percorrere per essere ciò che sei oggi. Nel bene e nel male. E in questo meraviglioso gioco chiamato vita, sei un protagonista provetto.
Sei l’immagine di un uomo rinato dalle sue ceneri, con una nuova forma e un altro scopo. Un ragazzo che ha sofferto e nella sofferenza si è riscattato dal suo passato. E quei piccoli dettagli della tua adolescenza non fanno altro che fortificare in te il nuovo Steve, quello che tutti noi amiamo. Colui che a testa alta affronterebbe qualsiasi pericolo per le persone a cui vuole bene.
Una seconda vita piena di opportunità, da cogliere sia per te che per noi. Perché in Stranger Things 3 siamo ancora all’inizio del tuo percorso (che proseguirà in una nuova location). È solo il naturale sentiero intrapreso da quella maledetta notte, con la tua mazza chiodata, pronto a colpire in pieno una di quelle mostruose creature.
Una notte buia e tempestosa in cui hai capito davvero cosa volesse dire crescere e lasciarsi alle spalle uno Steve che non ti apparteneva. Una pelle di serpente che ti ha dato l’occasione di apprezzare ed essere apprezzato, per davvero.
Gli anni del liceo non torneranno, Steve
Ma tu non ne hai davvero bisogno. È un’illusione a cui abbandonarsi per non dimenticare. Per tenere viva in te la consapevolezza di ciò che sei stato e vivere un po’ di quella innocente adolescenza anche nella nuova vita da adulto.
È un percorso che tutti affrontiamo, inconsciamente, dentro noi stessi. Per questo motivo tu sei l’immagine di ogni giovane adulto che combatte incessantemente tra passato e presente. Una persona in continuo divenire, forgiata dalla malinconia ma anche dalla gioia di vivere appieno il proprio presente.
Un presente che in fondo, alla luce di come è cresciuto il tuo personaggio, non è macchiato da chiazze nere, ma pieno di colori. Un torrente in piena colorato e scalpitante di vita.
Gli anni del liceo non torneranno e forse è giusto così. Grazie alla nostalgia sei lo Steve Harrington che tutti noi conosciamo. Sei il ragazzo che vorremmo sempre avere accanto per un’avventura.
