La scorsa settimana siamo stati invitati all’anteprima e conferenza stampa della terza stagione di LOL – chi ride è fuori, evento che ha fatto parlare di sè anche solo per l’assenza (successivamente giustificata di Fedez). Già in quell’occasione, tra le fila del Teatro Eliseo di Roma, avevamo capito che ci aspettava un’altra stagione tutta da ridere. Da ridere per noi ovviamente, non per i poveri comici sacrificali che sono stati tenuti in ostaggio per ben sei ore con il divieto di ridere, o anche solo di accennare un sorriso (Herbert Potter e i Prigionieri di Amazon). Le buone intenzioni e l’educazione ci invitavano ad aspettare il weekend per guardare la nuova stagione insieme ai nostri amici, ma anche questa volta abbiamo ceduto alle tentazioni e abbiamo divorato queste prime quattro puntate di LOL – chi ride è fuori 3.
A conti fatti non possiamo che confermare le statuizioni di Nino Frassica, ossia che si tratta di un vero e proprio manicomio senza infermieri. Quando c’è del trash all’orizzonte la nave di Hall of Series non può fare altro che salpare verso nuove folli Pagelle. Quindi passiamo subito ai voti di LOL – chi ride è fuori 3
Herbert Ballerina – Voto 7
Non dovrei neanche assegnare questo voto. Herber Ballerina lascia molto a desiderare. Al giorno d’oggi l’inclusivity è fondamentale, e mi meraviglio che Amazon Prime Video si sia lasciata sfuggire questa cosa. Nel 2023 è davvero offensivo e poco inclusivo portare in scena un personaggio come Edward Mani di Pane, un affronto a tutti i celtici senza glutei per cui una carezza di Edwars Mani di Pane significherebbe perdere la corsa della vita. Un po’ come il cinghiale con il soffio al cuore che vuole comunque uscire a fare jogging. Giustizia per i celiaci.
Perdoname Prime por mi inclusivity poca.
Nino Frassica – Voto Nino
L’unico voto che possiamo dare a Nino Frassica è il voto Nino. D’altronde, l’importante è essere se stessi e trovare la rima giusta. Stesso discorso se si parla dell’ammonizione: per far ridere Nino ci vuole solo Nino.
È un circolo virtuoso molto difficile da capire, solo gli uomini e le donne più raffinate riescono a entrare nel mood Frassica, un Mondo delle Meraviglie che farebbe diventare daltonico anche il Brucaliffo.
Fabio Balsamo – Voto 10
Sapersi destreggiare in una stanza piena di colossi della comicità non è una cosa da tutti. Anche se, ormai, la stanza delle torture di LOL – chi ride è fuori è diventata un po’ come la seconda casa dei The Jackal che ne mandano via uno alla volta. Mi immagino le riunioni organizzative del gruppo, in cui i comici vengono ciclicamente minacciati con frasi del tipo “se non fai il bravo ti mandiamo alla prossima edizione di LOL – chi ride è fuori“, tipo i nostri genitori quando ci spaventavano dicendoci che ci avrebbero spediti in collegio, con la differenaza che i The Jackal lo fanno veramente (ovviamente non parlo de Il Collegio con la voce fuori campo di Nino Frassica, quella è un’altra storia).
Se nel boschetto della fantasia di Elio e le Storie Tese c’erano vitelli dai piedi di balsa, nel boschetto della fantasia di Fabio c’è una folta e differenziata fauna con conigli, cinghiali e zampogne a caso. A tutto questo si aggiunge anche il balletto di Ciro che, però, mi ha ricordato me stessa a 10 anni che cercavo di riprodurre i balletti di High School Musical con i tutorial di Disney Channel (scarsissimi risultati).
Paolo Cevoli – Voto 6
Paolo Cevoli è il primo eliminato della terza stagione di LOL – chi ride è fuori. Il romagnolo è durato meno di un qualsiasi concorrente a MasterChef che presenta a Bruno Barbieri un tortellino stracotto e chiuso male. Il romagnolo dei desideri ha ceduto al fascino della risata. Neanche la fascia da assessore riesce a far chiudere un occhio ai giudici di gara Fedez (detto Ramirez) e Frank Matano, i quali avrebbero dovuto imitare Marina Massiroli, e invece sono più acidi di un limone (traquillo Fedez, parlo dell’agrume, non dei limoni di Sanremo).
Brenda Lodigiani – Voto 6
La Victoria dei Måneskin con qualche paralisi al dito medio ci è piaciuta molto. La situazione cambia quando si tratta di improvvisare un freestyle con la lista della spesa. L’impresa non era certo semplice, ma solo chi ha preso in mano la lista della spesa di una nonna qualunque sa che su quei foglietti si nascondevano delle perle sottovalutate del nuovo indie italiano.
Lo sai che il Cornfleks se ne prendi due diventa Scottecs?! Calcutta leggi e impara.
Luca & Paolo – Voto 10
C’è stato un tempo in cui Shining era il mio film preferito. Poi ho visto la terza stagione di LOL -chi ride è fuori, e non penso di poter vedere il film di Kubrick con gli stessi occhi. Anche se faceva più paura Frank Matano vestito da Fedez, mentre imita male Fedez, seduto affianco a Fedez. Devo dire che le ammonizioni di entrambi i comici sono tra le più clamorose e ingiuste della storia di questo programma, se esiste una petizione in loro difesa possono tranquillamente non contare sulla mia firma, ma solo perchè voglio diventare la terza Cugina M**rda, così appena raggiungiamo quota quattro possiamo andare a fare la settimana bianca insieme ai Cugini di Campagna, i quali diventeranno la nostra arma segreta contro la nostra nemeesi Shpalman (ok, forse ho volato troppo alto).
Cristiano Caccamo – 5
So che stanno facendo le audizioni per la versione Comedy di Occhi del Cuore. Uno squillo a Renè io lo farei.
Marina Massironi – Voto 8
Il pessimismo comico è uno dei miei punti deboli. D’altronde, da grande fan di Aldo, Giovanni e Giacomo Leopardi non potevo che assegnare un voto alto alla nostra Marina, la quale ha decisamente alzato il livello di questa edizione di LOL.
Certo, con gli insulti è molto meno brava che con le battute, lasciandosi battere miseramente da un agguerriro Paolo Kessisoglu. Per la serie: Chiedimi se sono Fannullone oppure 3 Uomini e un Piede di Porco elegante.
Marta Filippi – Voto 6
Sono aperti i casting per la nuova fiction Elisa di Rivasoleggiata. Mi hanno detto che nella parte del Conte Sbambercoso c‘è il grande Stannis La Rochelle, mentre il figlio del fornaio lo interpreta Herbert Mani di Pane (questa volta nella versione senza glutine).
Nun te scurdà guagliò ce sta ‘o pan for, ce sta ‘o pan for
