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Seinfeld, sempre più vicina la possibilità di un revival o una reunion: «Qualcosa accadrà»

La sitcom Seinfeld, vincitrice di ben 10 Emmy Awards e 3 Golden Globe, è terminata da ormai 25 anni ma continua a restare nel cuore degli spettatori che hanno avuto modo di vederla. Creata da Jerry Seinfeld, il cui cognome dà il titolo alla serie e che interpreta un personaggio, e Larry David, lo show è ambientato in un appartamento dell’Upper West Side di New York e nel 2002 è stato inserito al primo posto nella classifica dei migliori 50 spettacoli televisivi di tutti i tempi redatta da TV Guide. Non è strano, dunque, che adesso se ne parli positivamente ancora così tanto.

Seinfeld è stata una delle sitcom più amate di sempre

Seinfeld è stata, ed è ancora, così tanto apprezzata che è praticamente impossibile non ipotizzare una reunion che possa riportare alla memoria tanti bei momenti. A dare una risposta concreta è stato proprio Jerry Seinfeld, che nel corso di un suo spettacolo di cabaret ha affermato: “Qualcosa accadrà e avrà a che fare con il finale di Seinfeld. E proprio quello a cui stai pensando tu, lo abbiamo pensato anche io e Larry, quindi vedrai… vedrai“. Dalle parole dell’ideatore e attore non sembrano esserci dubbi sulla possibilità di una reunion del cast, anzi, nessuno ci vieta di sognare addirittura un vero e proprio revival della serie.

Seinfeld potrebbe tornare con una reunion o un revival

Non ci resta che aspettare, dunque, per avere degli aggiornamenti su una possibile reunion di Seinfeld. Ricordiamo che, a proposito del termine della serie, qualche anno fa è stato Jason Alexander (George Costanza) ad affermare: Ci siamo tolti di mezzo. Abbiamo deciso di smetterla. Il motivo per cui penso che l’abbiamo fatto – Jerry Seinfeld potrebbe aver avuto altri motivi come l’esaurimento da troppo lavoro e il desiderio di avere una vita – ma il motivo per cui abbiamo discusso in quel momento era che tutti pensavamo che lo spettacolo potesse continuare ad essere divertente perché gli scrittori lo erano, loro sarebbero stati sempre molto bravi e avrebbero trovato persone fantastiche come ospiti che sarebbero potute venire in qualsiasi momento. Quindi c’era un flusso costante di un nuovo senso dell’umorismo. E abbiamo pensato che il divertimento non fosse l’ostacolo in questo caso. L’ostacolo vero era che dopo nove stagioni il pubblico poteva più o meno prevedere come avrebbe reagito uno qualsiasi di questi personaggi in una determinata situazione. Non c’era niente di nuovo che potessimo far fare a questi personaggi e che fosse ancora alla ‘Seinfeld’ … Dato che lo spettacolo aveva fatto tutto quello che avrebbe potuto fare per noi, e si era preso cura di noi finanziariamente estremamente bene, il pensiero comune era di troncare prima che il pubblico dica che tutto lo spettacolo è rimasto in piedi troppo a lungo”