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Mr. Robot – Universi paralleli, realtà simulate e viaggi nel tempo: ma se fosse solo un’enorme trollata?

Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sulla 3×07 di Mr. Robot 

Mettiamoci il cuore in pace, almeno per ora: “A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire”. Lo affermava Guglielmo di Occam settecento anni fa e la considerazione, fondamento chiave del pensiero scientifico moderno, è valida ancora oggi. Il problema, però, è che troppo spesso non impugniamo il suo “rasoio”, amiamo complicarci la vita e a ogni sviluppo di trama in una serie tv corrispondono una miriade di teorie e speculazioni. Quando poi si parla di Mr. Robot, le complicazioni sono all’ordine del giorno e le supposizioni si rincorrono. “Moltiplichiamo gli elementi più del necessario”, “consideriamo la pluralità più del dovuto” e non ci rendiamo conto che sia inutile “fare con più quel che si potrebbe fare con meno”. Eppure non è sempre così. Perché elaborare una teoria sensata è sempre divertente e spesso ci si azzecca. Anche se quel genio di Esmail è sempre un passo avanti a noi.

Mr. Robot

Di chi e cosa stiamo parlando? Dell’esercito di fan che riempono le pagine di Reddit mostrando un’attenzione maniacale ad ogni singolo dettaglio. E ci riferiamo anche a noi stessi, specie il pazzo che vi sta scrivendo in questo momento. Nelle ultime settimane, infatti, la nostra concentrazione si era focalizzata su tre ipotesi pazzesche sul futuro di Mr. Robot: l’introduzione degli universi paralleli (ne abbiamo parlato qui), la possibile rivelazione dell’esistenza di una realtà simulata molto simile a quella che abbiamo ammirato in Matrix (troverete il link in fondo all’articolo) e la suggestione dei viaggi nel tempo. Insomma, se almeno una tra queste teorie andasse in porto, la svolta sci-fi di Mr. Robot, serie tv che ha fatto del realismo un marchio di fabbrica, sarebbe netta. Tutto molto affascinante, ma c’è un problema: ognuno dei presupposti sui quali si fondano le teorie citate potrebbe non essere altro che fumo negli occhi. E non sarebbe la prima volta.

Ricordate cosa successe nel penultimo episodio della seconda stagione di Mr. Robot? Il particolare incontro di Elliot con Tyrell alimentò un sospetto che ci portavamo dietro da tempo: quei due erano un’unica persona? Le speculazioni si rincorsero, fino a sovrapporre i nostri dubbi con quelli dello stesso protagonista, capace di farsi sparare per avere una risposta concreta. No, non è andata così. Nonostante tutto facesse pensare che Elliot e Tyrell fossero letteralmente una cosa sola, la realtà disse altro. Ci riportò con i piedi per terra, come sembra aver fatto ora con la povera Angela. Una settimana fa la guardavamo con gli occhi di chi attendeva una storica rivelazione, ora con un’espressione perplessa rattristata dalla compassione. Noi, come lei, ormai rinchiusa in un’effimera bolla nella quale il loop esistenziale è confinato in un anonimo telecomando, siamo disillusi (come ha evidenziato Emanuele di Eugenio nella recensione della 3×07). La realtà dei fatti, pur senza portare in dote una prova schiacciante, ha gettato più di un velo sulle ipotesi fantascientifiche, potenzialmente confermabili dalla presenza di indizi criptici.

mr. robot

Le teorie che spingono per l’introduzione di universi paralleli, realtà simulate e viaggi nel tempo restano ancora in piedi, ma, stravolti dalla realizzazione del grande piano di Whiterose, ci crediamo un po’ meno. Il leader della Dark Army, infatti, potrebbe essere a capo di una “setta”, e non è avventato pensare che abbia convinto svariate persone a lavorare per lui (fino a sacrificare la vita) in nome di una falsa verità. Un impostore, più che un Dio. L’hacker del tempo degli altri, umili servi che credono nella possibilità di cambiare una storia già scritta.  Ma se non fosse così? E se Esmail ci stesse prendendo in giro dopo averci fatto pensare d’esser stati presi in giro? D’altronde, il modo migliore per mantenere intatto l’effetto sorpresa è smentire una teoria e confermarla un secondo dopo. Un po’ come farci credere che due persone moriranno, illuderci del contrario e poi ucciderli brutalmente. Anche in questo caso non sarebbe la prima volta. Molti, infatti, ipotizzarono nel corso delle prime puntate della seconda stagione che Elliot fosse chiuso in una prigione: diversi elementi portavano in quella soluzione, salvo poi esser smentiti e, successivamente, confermati.

Esmail simula e dissimula continuamente, mandando nel pallone tutti i fan di Mr. Robot, inermi di fronte alla magnificenza della sceneggiatura di un capolavoro con pochi eguali. L’autore si rapporta con noi esattamente come fa Whiterose col resto del mondo. Suggerisce subdolamente, talvolta ci sbatte in faccia la realtà, ma porta sempre a immaginare gli scenari più disparati. Lui, d’altronde, è un grande estimatore di Lost, e non si può non si pensare a cosa si ipotizzò a proposito di un finale che fece poi terra bruciata intorno ad ogni teoria. Andrà così anche stavolta? Esmail ha spalancato le porte per lasciar spazio alla possibile svolta sci-fi e, in antitesi, portare avanti la linea narrativa esistenzialista di sempre? Oppure ci ritroveremo presto in un universo parallelo e a spasso nel tempo di una realtà simulata? Prevedere qualcosa è diventato impossibile, ma una cosa è certa: a prescindere da dove andrà a parare e dal rasoio che decideremo di utilizzare, vincerà lui. Arrendiamoci, per ora. Almeno fino alla prossima puntata, l’ottava. Quella delle rivoluzioni.

Antonio Casu 

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