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10 momenti di Lost che ci hanno lasciato con il cuore in gola 

Lost non è per i deboli di cuore. Questo non perché la serie sia un horror (sebbene simili sfumature non manchino), ma perché essa gioca continuamente con le nostre emozioni facendoci provare angoscia, ansia e apprensione per le sorti di tutti i suoi protagonisti. Ciò è infatti reso possibile grazie a cliffhanger che hanno fatto la storia della televisione, a scene che ci hanno letteralmente lasciato senza fiato per la grande posta in gioco con rivelazioni da far girare la testa e a continui colpi di scena che ribaltano in più occasioni le carte in tavola. Ecco che quindi oggi vogliamo provare a farvi viaggiare indietro nel tempo, andando a ricordare alcune iconiche scene che hanno reso grande Lost, tra momenti scioccanti, impressionanti e sconvolgenti che ci hanno fatto salire il cuore in gola.

Attenzione: il presente articolo presenta spoiler di tutte e sei le stagioni di Lost. Siete avvisati!

Il messaggio in francese

Lost
Shannon (640×360)

Siamo ancora agli inizi, precisamente nella seconda parte del pilot, momento in cui Lost, da pure serie survival, inizia a dimostrare tutto il suo infinito potenziale. Quando Sayid riesce a riparare la radio di bordo intercettando un segnale in francese, l’uomo decide di creare un gruppo per arrivare in un punto più elevato dove decifrare il messaggio. Dopo alcuni tentennamenti, Shannon riesce a tradurne il significato e ciò che ripete lascia tutti con il fiato sospeso: “Vi prego, aiutatemi. Vi prego, venite a prendermi. (…) Sono sola, ora. Sola sull’isola. Vi prego, qualcuno venga. Gli altri sono… Morti. Li ha uccisi. Li ha uccisi tutti“.

Ci vorrà parecchio tempo prima di scoprire che l’autrice del messaggio è Danielle Rousseau e ancora più tempo per capire cosa effettivamente sia successo ai suoi malcapitati compagni. Sul momento, però, l’unica cosa che abbiamo pensato è stata effettivamente ben espressa da Charlie che esclama: “Ragazzi, dove siamo?“.

Not Penny’s Boat

Lost
Episodio 3×24 (640×360)

C’è davvero bisogno di commentare? Quella scritta sulla mano che non riusciremo a dimenticare mai e poi mai, una delle morti più significative di Lost, ma in generale di tutte le serie tv. Quando Charlie, determinato a rimuovere il segnale che blocca le comunicazioni sull’Isola per permettere agli amici di chiedere aiuto all’imbarcazione di Penny, si sacrifica, conscio del proprio destino, il pubblico non è pronto a quello che seguirà di lì a poco. La missione suicida di Charlie si rivela infatti vana: la nave in avvicinamento non è di Penny e il ragazzo lo comunica a un disperato Desmond scrivendolo sulla mano, mentre l’acqua avvolge tutto e sancisce la sua fine. “Not Penny’s Boat”: non è quello che sembra. Una scena che chiude in maniera straziante l’arco di un personaggio amatissimo e che apre a risvolti totalmente inaspettati.

Ethan non è un passeggero

Lost

Ethan Rom, Other Man, l’Altro. Un anagramma a cui nessuno aveva minimamente pensato ma che ci ha lasciati a bocca spalancata una volta scoperto. La rivelazione dietro al fatto che Ethan non era uno dei passeggeri del Volo Oceanic 815 ci ha, infatti, gelato il sangue nelle vene: quando Hurley annuncia la sua scoperta a Jack e agli altri, la scena viene troncata di netto e si sposta su Claire e Charlie, che vengono intercettati proprio da Ethan, con in volto un’espressione dannatamente inquietante. L’episodio si chiude con un grosso cliffhanger che lascia con dubbi e teorie, ma che, soprattutto, ci fa temere per le vite dei due giovani. Paure non infondate: nell’episodio successivo scopriremo che Claire è stata rapita, mentre Charlie, che è stato impiccato dall’uomo, si salva in extremis grazie all’intervento di Kate e di Jack. Da brividi!

La botola

Lost (640x360)
Lost (640×360)

Ma che ne sanno quelli che non hanno visto Lost della fantastica scena che chiude la prima stagione? Dopo la morte di Boone, i tentativi di Locke di aprire quella maledetta botola sembravano essere stati del tutto vani. Eppure, nella 1×24, quando Locke riesce a far esplodere il coperchio della botola, nonostante l’opposizione di Hurley che aveva letto su di essa i numeri maledetti, ciò che i sopravvissuti trovano è una scala a pioli che scende nell’oscurità, verso l’oblio. La botola punta verso un abisso inesplorato che attrae inesorabilmente con la promessa di rispondere ai tanti dubbi dei protagonisti ma che allo stesso fa una paura tremenda e rischia di celare, nel suo ignoto, ulteriori ostacoli, sfide e prove che lo metteranno alla prova. Possiamo solo immaginare cosa debba aver provato chi vide, ai tempi, l’episodio in diretta, con il cuore in gola e le aspettative a mille.

Michael spara a Libby e Ana Lucia

Non eravamo pronti per quel che sarebbe capitato e non lo erano gli sceneggiatori che furono costretti a pensare in fretta a una soluzione per tagliare i personaggi di Ana Lucia e Libby dopo che le attrici che le interpretavano furono arrestate per guida in stato di ebrezza. Eppure, la sensazione di scioccato coinvolgimento che abbiamo provato nell’assistere al tradimento di Michael, che finisce per uccidere entrambe per salvare Ben e così riottenere suo figlio, ci ha lasciato senza parole per il suo essere così improvviso e inaspettato. Una scelta che non mancò di polemiche ma che risulta davvero coraggiosa e che ci ricorda che nella serie dobbiamo rimanere sempre sull’attenti.

Uno dei cliffhanger più assurdi di tutta Lost!

Juliett fa detonare la bomba

Lost
Juliet (640×360)

Arriviamo ora a una delle scene più strazianti di sempre, di quelle che ti devastano completamente e ti lasciano a fissare il vuoto senza parole. Siamo nel finale della quinta stagione e i Sopravvissuti dell’Oceanic, nel 1977, si ritrovano a combattere contro gli uomini del Progetto DHARMA: Jack, infatti, è deciso a far esplodere la bomba H, convinto che questo cancellerà tutti gli eventi capitati sull’Isola riportandoli al presente, così getta la bomba nella cavità della base Cigno, che tuttavia non esplode ma a causa del dilagare del magnetismo, tutti gli oggetti metallici vengono attratti sul fondo, trascinando pure la povera Juliet. Ferita e sperando di sopravvivere aggrappandosi all’idea di Jack, la donna colpisce con forza il dispositivo facendolo detonare. Schermo bianco. Fine stagione. Noi scioccati.

L’interrogatorio di Henry Gale

Henry Gale AKA Ben Linus (640×360)

Se c’è un personaggio che si è guadagnato il suo posto all’interno dello show e l’amore del pubblico grazie alla propria interpretazione questo è Michael Emerson con il suo Benjamin Linus, che, almeno secondo i piani iniziali avrebbe dovuto girare solo poche scene. Il suo personaggio viene introdotto durante la seconda stagione, quando l’uomo finge di essere il povero e spaventato esploratore Henry Gale e non uno degli Altri. Non creduto da Saiyd, però, l’uomo viene percosso e torturato. Quando finalmente inizia a guadagnarsi la fiducia dei sopravvissuti, ecco che però Gale rivela la sua vera natura con un gelido monologo che ci ha lasciato di stucco e con i brividi lungo la schiena.

Certo, se fossi uno degli altri, quelli che considerate vostri nemici, cha cosa farei? La mongolfiera non esisterebbe, quindi disegnerei la mappa di un posto fuori mano, vicino a una grotta o a una fitta vegetazione. L’ideale per una trappola, per un’imboscata. Lì i vostri amici troverebbero un gruppo dei miei ad aspettarli, per poi scambiarli con me. È una fortuna che io non sia uno degli Altri, eh? Avete un po’ di latte?

Dobbiamo tornare indietro

Jack (640×36)

Una scena di Lost che ha completamente rivoluzionato il modo di narrare le serie tv e che ha aperto infinite nuove possibilità.

Una scena che oggi viene studiata per l’impatto che ebbe ai tempi. La terza stagione, dopo straordinarie scene finali si chiude infatti con la rivelazione che quelli che potevano inizialmente sembrare flashback come tutti gli altri erano invece flashforward, ossia anticipazioni sul futuro rispetto al presente dell’Isola: in questa scena che è passata alla storia, infatti, un Jack depresso e senza speranze dice a Kate che devono tornare indietro (sull’Isola): “We have to go back“. La nostra reazione? Quella di restare increduli per la portata della rivelazione e con il cuore in gola, in attesa di ciò che si sarebbe verificato davanti allo schermo.

La bara

John Locke (640×360)

Quando abbiamo visto questa scena, non abbiamo potuto evitare di rimanere scioccati da quello che si trovava davanti ai nostri occhi: durante il flashforward che chiude la quarta stagione, Jack torna nel luogo dove si era tenuto il funerale di Bentham e lì incontra Ben che gli ribadisce l’importanza di ritornare sull’Isola e quella di farlo assieme a tutti gli altri che con lui avevano fatto ritorno alla civiltà, perfino con il corpo del defunto Bentham: è allora che la telecamera si sposta rivelando la vera identità della salma. Vedere John Locke all’interno della bara, oltre a essere stato dolorosissimo, ci ha sconvolto il cervello ancora una volta, facendoci interrogare sulle conseguenze di quanto appena visto.

Locke è l’Uomo in nero

L’uomo in Nero (640×360)

Chiudiamo la nostra lista con un altro momento che ci ha lasciati col fiato sospeso e carichi di ansia e di tensione: la rivelazione secondo cui il risorto John Locke è sempre stato l’Uomo in Nero, che per tutto il tempo da quando la salma dell’Uomo aveva fatto ritorno sull’Isola non ha fatto altro che ingannare e manipolare chiunque al fine di portare a termine il proprio piano di uccidere Jacob e lasciare l’Isola. Se anche il cambio del carattere di Locke aveva insospettito qualcuno, è solo con il finale della quinta stagione, dopo aver conosciuto per la prima volta Jacob in carne ed ossa, che scopriamo con orrore che Locke non è realmente tornato in vita, ma che è stato impersonato per tutta la stagione da qualcuno, l’Uomo in nero, il mostro di fumo che tanto avevamo temuto.

Un colpo di scena spaziale di Lost che ci ha lasciato sconvolti.

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