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4 validi film fantasy per calmare l’hype in attesa di House of the Dragon 2

Ma quando arriva House of the dragon 2 (trovate la prima stagione su Now tv)? Certo, lo sappiamo che lo starting point della seconda stagione è fissato per l’inizio dell’estate, ma qui sembra che il tempo si dilati a dismisura sempre più. Giusto per buttare benzina sul fuoco… lo sapevate che il titolo del primo episodio House of the Dragon 2 sembra anticipare la morte di un personaggio? Insomma, non se ne esce: con ogni giorno il 17 giugno si fa sempre più lontano, e allora ci tocca diventare creativi. Come fossimo il Corvo con tre occhi, abbiamo viaggiato nello spazio tempo cinematografico per cercare 4 alternative cinematografiche buone abbastanza da saziare un poco la nostra fame di fantasy.

Ci siamo concentrati su una selezione di titoli molti diversi, ma tutti con un almeno un elemento di connessione con House of the dragon. Ecco cos’è saltato fuori!

1. Il racconto dei racconti, la fiaba all’origine di House of the Dragon

Il racconto dei racconti (640x360)
Il racconto dei racconti

Partiamo da titolo di nicchia, che però ha un rapporto forte con la tradizione del racconto medievale. In questa dimensione il senso del fantastico e quello del reale si mescolano con conseguenze spesso tragiche (anche House of the dragon presenta queste carateristiche). Il film è d’altronde un adattamento de Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, un autore che sta alla matrice stessa della fiaba medioevale.

Nemmeno il regista del film è una persona a caso. Parliamo di Matteo Garrone, autore tra gli altri anche del recente Io capitano e cineasta che da sempre lega le sue storie a una dimensione favolistica che è il suo marchio di fabbrica. Nel caso de Il racconto dei racconti il suo approccio è episodico, una scelta necessaria per assecondare la natura del testo di partenza. Il risultato è un racconto tetro, oscura, a tratti grottesco, pregno dei temi che attraversano la letteratura italiana del ‘600. Nonostante non possieda le componenti spettacolari di House of the dragon, la ricostruzione di un ambiente fantastico e medievale è efficace come in poche altre opere di finzione.

2. Principessa Mononoke: la ragione e l’istinto, l’uomo e l’ambiente

Principessa Mononoke, alternativa a House of the dragon (640x360)
Principessa Mononoke

Se c’è un film Ghibli che mescola l’high fantasy con la poetica orientale che ha reso grande il noto studio d’animazione giapponese, questo è senza ombra di dubbio Principessa Mononoke. Stiamo parlando di un vero e proprio cult degli anni ’90, e di un’opera che ha dattero tutto dell’arte del maestro Hayao Miyazaki: il conflitto tra l’uomo e la natura, la metropoli che invade la campagna, l’anti-capitalismo, l’istinto umano contro la ragione meccanica. Tra l’altro, nel caso foste fan del regista, abbiamo pronta la classifica dei 5 film più belli di Hayao Miyazaki.

È un certamente un racconto pop, ma è allo stesso tempo una cosa atipica per il genere fantasy, distante dalle narrazioni occidentali a cui siamo abituati. Il contesto è più boschivo che urbano, tutto per inseguire il tema ambientalista che al Ghibli è da sempre molto caro (basti pensare a Nausicaa, il punto zero dello studio). In verità, sappiamo che questo argomento nello specifico è uno dei punti cardine di tutto l’immaginario high fantasy creato da George R.R. Martin, anche se in House of the dragon non sempre essere presente come lo è stato in Game of thrones… per ora, almeno. A proposito di film d’animazione, vi segnaliamo questo articolo in parliamo dei 20 migliori di sempre.

3. Il settimo sigillo: il cavaliere, la morte e il Corvo con tre occhi

Il settimo sigillo (640x360)
Il settimo sigillo

Torniamo un po’ indietro, a un tempo in cui il cinema era una cosa molto diversa da ciò che è adesso. Siamo nel 1957, l’anno in cui usciva nelle sale cinematografiche Il settimo sigillo. Il contesto è il cinema svedese, il regista chiamato in causa è niente di meno che Ingmar Bergman. Siamo all’apice della settima arte per ciò che è stata nel ‘900. Non è certo un caso che l’immagine de il cavaliere che gioca a scacchi con la morte sia diventata una dei simboli del cinema europeo e mondiale.

L’ambientazione è medioevale e oscura, e nonostante il film tratti il tema della morte (storicamente molto caro a Bergman) gli appartiene anche uno spirito umoristico che si traduce, tutto sommato, in una delle riflessione più ottimistiche del regista sull’argomento in questione. Il cavaliere protagonista è tra l’altro interpretato dal grandissimo Max Von Sydow (morto qualche tempo fa), l’arcinoto Corvo con tre occhi di Game of thrones. Una piccola chicca che potrebbe suscitare la curiosità dei fan della serie e di House of the dragon.

4. Il signore degli anelli: il padre del fantasy e di House of the dragon

Il signore degli anelli, alternativa a House of the dragon (640x360)
Il signore degli anelli

Fin dalle premesse dell’articolo era scontato che saremmo arrivati qui. E per un buon motivo! Il signore degli anelli, a livello letterario prima e cinematografico poi, è il simbolo e la definizione dell’high fantasy. Parliamo di un’opera così totalizzante da risuonare in ogni singolo e successivo lavoro che appartenga al genere (incluso anche House of the dragon). Non esiste e non esisterà mai un film o una serie di questa categoria che non dovrà confrontarsi quello che rimane un capostipite imprescindibile.

Eppure la situazione corrente non è certo un fatto scontato. L’idea di un adattamento cinematografico capace di rendere giustizia al capolavoro letterario di JR Tolkien è stata per decenni una pura utopia. Eppure Peter Jackson è riuscito in quest’impresa apparentemente impossibile. Il signore degli anelli cinematografico è stato un trionfo, una trilogia capace di ridefinire un genere in un modo analogo a quanto fatto dai libri. House of the dragon è un prodotto diverso, ma che comunque non può non avere a che fare con le vicende della Terra di mezzo. Quando l’hype è troppo difficile da gestire, tanto vale ripartire da qui.