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7 attori che hanno criticato pesantemente il film che li ha resi famosi

“Quali sono i tuoi più grandi rimpianti?” Questa è una delle domande più ovvie che un giornalista può porre a un attore e la sua risposta può essere davvero rivelatrice. Spesso infatti non hanno paura di ammettere un errore: sebbene gli attori amino quello che fanno, ci sarà sempre qualche film verso cui hanno brutti ricordi, i quali possono essere associati alla trama, alla recitazione o soprattutto al personaggio che interpretavano. E quando un interprete esce allo scoperto dichiarando l’odio per un suo lavoro, non possiamo che guardare quella pellicola con occhi diversi, specie se a essere criticati sono film che hanno fatto la storia del cinema (o comunque che sono stati un successo al botteghino).

Ma l’analisi di questo pezzo va oltre, mostrando come gli attori non abbiano apprezzato proprio quel film che li ha resi famosi. Ecco sette esempi, andiamo a vederli insieme.

1) Christopher Plummer – Tutti Insieme Appassionatamente

Film

Maria viene inviata dalla Madre Superiora a fare la governante nella famiglia Von Trapp, composta dal padre vedovo e i figli, per testare la sua vocazione: questa è la trama tanto semplice quanto affascinante di uno dei film più amati di sempre. Tutti Insieme Appassionatamente è un cult intramontabile, un musical vincitore di cinque Oscar, due Golden Globe e tanti altri premi. Ha consacrato la carriera cinematografica di Julie Andrews e ha lanciato quella del compianto Christopher Plummer.

Eppure, l’attore non era un fan del film.

Si riferiva alla pellicola con nomi dispregiativi come “The Sound of Mucus” (storipiando il titolo originale The Sound of Music), “S&M” o semplicemente “quel film”. Parlando del suo personaggio – il Capitano von Trapp – nel 2010 aveva rivelato al Boston Globe che era “un po’ annoiato” dal ruolo, ritenendolo uno dei più difficili della sua carriera:

“Anche se abbiamo lavorato per renderlo interessante, è stato un po’ come frustare un cavallo morto [..]. Voglio dire, non può piacere a tutte le persone del mondo. Non fa per me”.

Ancora, nel 2011 Plummer ha dichiarato a The Hollywood Reporter riguardo al film: “Era così terribile, sentimentale e appiccicoso. Dovevi lavorare molto duramente per cercare di infondergli un po’ di umorismo”.

2) Robert Pattinson – Twilight

Se Harry Potter aveva introdotto Robert Pattinson nel mondo del cinema, Twilight l’ha reso una superstar internazionale. Lì è Edward Cullen, un vampiro centenario che si innamora dell’umana Bella, con la quale vive un amore tormentato che ha appassionato milioni di adolescenti in tutto il mondo prima sulla carta, poi sullo schermo. Fin dall’inizio, però, Pattinson è sempre stato onesto riguardo i suoi sentimenti verso il film e il materiale originale. In un’intervista del 2008 a E! News, l’attore ha descritto l’opera di Stephanie Meyer come “un libro che non doveva essere pubblicato”. In più ha aggiunto che:

“Quando l’ho letto, ero convinto che Stephenie fosse Bella. Era come leggere la sua fantasia sessuale. Soprattutto quando dice che era basato su un sogno, ed è come, ‘Oh, allora ho fatto un sogno su un ragazzo davvero sexy’ e lei scrive un libro su questo. Ero solo convinto che questa donna fosse pazza e innamorata della sua stessa creazione immaginaria”.

Per lui era strano fare parte di qualcosa che non gli piaceva, così come interpretare un personaggio che non amava. Anzi, ad Empire nel 2008 ha rivelato di “odiarlo”.

“Più leggevo la sceneggiatura, più odiavo questo ragazzo, quindi è così che l’ho interpretato, come un maniaco-depressivo che odia se stesso. Inoltre, è un vergine di 108 anni, quindi ha ovviamente dei problemi lì”.

3) Zac Efron – High School Musical

Film

Ce la ricordiamo in tanti la brillante era della Disney Channel della prima decade degli anni 2000. Uno dei contributi fondamentali è arrivato da High School Musical, film che ci ha fatto conoscere Zac Efron e lo ha trasformato in un rubacuori grazie a Troy Bolton. Purtroppo, quel ruolo così importante ha condizionato l’intera carriera di Efron. In un’intervista del 2016 a Men’s Journal, lo stesso attore ha notato che a volte si risentiva con Troy per aver gettato un’ombra così grande sulla sua reputazione professionale, non riuscendo dopo di lui a ottenere ruoli seri. Quando il giornalista gli ha chiesto che consiglio darebbe al giovane sé stesso, ha risposto così:

“Se potessi, darei qualche calcio nel sedere a quel ragazzo. Ha fatto cose carine con gente divertente, come quando ha recitato in Cattivi Vicini, ma voglio dire, è ancora quel f*****o ragazzino di High School Musical”.

Dopo la fine di High School Musical, non ha mai partecipato a eventi riguardanti il film (eccetto un piccolo cameo durante la reunion del cast in pandemia). Parlando poi della fama datagli dalla pellicola, Efron ne parlò in questi termini:

“Non è reale. Cerco di non pensarci, non riesci a compiacertene né a celebrarla. Con la tua faccia nelle scatole per il pranzo e cose simili… Non puoi condividere una cosa così con i tuoi amici”.

4) Megan Fox – Transformers

Megan Fox ha ottenuto le luci della ribalta in Transformers, film incentrato sulla due razze di robot che iniziano una guerra sulla Terra, con il destino dell’umanità nelle mani di un ragazzo. L’attrice è Mikaela Banes, l’interesse amoroso del protagonista interpretato da Shia LaBeouf. Quest’ultimo era a conoscenza del disagio della Fox nell’essere associata a questo personaggio e i motivi sono tanti. In primis, il modo in cui le donne sono rappresentate: estremamente sessualizzate, sanno solo chinarsi sulle auto in abiti succinti e correre al rallentatore. In secondo luogo, la Fox non ha amato la sua recitazione, come ha rivelato in un’intervista:

“Sono terribile in Transformers. È il mio primo vero film e non è onesto e realistico. Non ero orgogliosa di quello che ho fatto… Ma a meno che tu non sia un veterano esperto, lavorare con Michael Bay non riguarda solo la recitazione.”

Il rapporto con Michael Bay, il regista della pellicola, non è mai stato idilliaco. Alla fine, infatti, è stata licenziata prima del terzo film per aver definito l’uomo “un incubo con cui lavorare” e “un tiranno” sul set. Inoltre la scrittura dell’opera era rivedibile per la Fox, tanto che a Entertainment Weekly nel 2009 ha detto che Transformers:

Non è un film sulla recitazione”.

5) Harrison Ford – Star Wars e Blade Runner

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Sono tanti i personaggi iconici che Harrison Ford ha interpretato nel corso della sua carriera, ma lui non li considera tutti allo stesso modo. Ad esempio l’attore ama Indiana Jones e non apprezza per niente Han Solo, proprio colui che gli ha fatto conquistare la fama e il successo, vincere un Saturn Award ed è considerato dalla critica uno dei migliori personaggi di sempre. Nel corso degli anni Ford ha parlato apertamente della sua antipatia per Solo, definendolo a più riprese uno “stupido”, ed è arrivato persino a chiedere ripetutamente che Han venisse ucciso sin dai tempi dell’Impero Colpisce Ancora (e ha realizzato il suo desiderio in Star Wars: Il Risveglio della Forza). Durante il tour stampa per il Ritorno dello Jedi, al Today Show aveva affermato che:

“Sono felice di vedere quel costume per l’ultima volta”.

Star Wars non è l’unico film che Ford non ha particolarmente amato: nemmeno per Blade Runner (dove interpreta il detective a caccia di androidi Rick Deckard) ha speso parole positive. Nel 1999 ha ammesso che:

“Non mi è piaciuto il film in un modo o nell’altro. Ho interpretato un detective che non aveva alcuna indagine da fare. In termini di come mi sono relazionato al materiale, l’ho trovato molto difficile. Quello che stava succedendo era davvero pazzesco”.

6) Jamie Dornan – Cinquanta Sfumature di Grigio

Per chi aveva visto Once Upon a Time (e The Fall per i più esperti) Jamie Dornan non era un volto nuovo quando girò il film che lo fece diventare una star mondiale: Cinquanta Sfumature di Grigio. Probabilmente l’attore sarà per sempre ricordato come Christian Grey, giovane uomo d’affari con delle abitudini sessuali piuttosto particolari che sperimenta consensualmente su Anastasia Steele. A Entertainment Weekly Dornan ha ammesso la sua difficoltà nell’entrare nella mente di un uomo come Grey, così sicuro di sé, aggressivo e maniaco del controllo.

“Non è piacevole passare quattro anni nella sua testa. Non credo poi che interpreterò mai un personaggio meno simile a me”.

Nella vita reale, infatti, Dornan ha raccontato che non farebbe mai amicizia con Christian perché troppo diversi e non si immaginerebbe mai di chiacchierare con lui in un pub perché non ci andrebbe d’accordo. Si è trovato molto a disagio nell’interpretarlo e si sentiva così durante alcune scene con Dakota Johnson, come ha rivelato a Glamour e alla CNN:

“Spesso mi sentivo piuttosto a disagio interpretando Grey. Mi sentivo come se fosse molto lontano da me e, a volte, ho lottato contro di lui. […] Alcune delle cose della Red Room erano scomode. Ci sono stati momenti in cui Dakota non indossava molto e dovevo fare delle cose che non avrei mai fatto a una donna.”

7) Marlon Brando – Un Tram che si Chiama Desiderio

Film

Un Tram che si Chiama Desiderio è stato il primo grande ruolo di Marlon Brando, probabilmente il secondo più famoso dopo il Padrino, ed è considerata una delle migliori interpretazioni mai viste sul grande schermo (per questo personaggio è stato nominato all’Oscar). In questo film è Stanley Kowalski, un uomo rude e animalesco sposato con Stella la cui sorella Blanche viene a trovarla, causando non pochi problemi tra la coppia.

Brando sembrava così naturale in questo ruolo che le persone iniziarono a confondere l’attore con il personaggio. Eppure il due volte premio Oscar ha ammesso nella sua autobiografia quanto odiasse essere paragonato a Stanley, essere quel personaggio e lo status di sex symbol che gli ha conferito. Brando lo ha definito un “Neanderthal”, “uno sbavatore con i jeans blu” e ha basato la sua performance su ragazzi che erano: “animali muscolosi, aggressivi, che rispondono solo agli impulsi e non dubitano mai di sé stessi.” Tutto l’opposto di Brando, come lui stesso ha rivelato nel 1957 al New Yorker:

“Sono esattamente l’opposto di Kowalski, che era tutto ciò a cui sono contrario: totalmente insensibile, crudo, crudele”.

Altro motivo, dunque, per cui non provava simpatia per il film e un ruolo che, bene o male, gli ha donato la fama.

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