12) Consolarsi a vicenda
Dale entra nella casa di Hershel per chiedere informazioni sulle condizioni di Beth e di Carl. Insieme a Lori si confrontano su cosa fare con i corpi, con Carol, con l’eventuale funerale di Sophia.
Cercano di tenere la mente occupata per non pensare che il centro di tutta la loro speranza è stato letteralmente divorato.
13) Daryl riprende Carl, Carol riprende Daryl
Nell’episodio 2×11 “La sentenza” (“Judge, Jury, Executioner”) Carl si avvicina cauto a Daryl che si sta sfregando le mani doloranti dopo aver picchiato Randall per farlo confessare. Gli chiede se sta bene e se può provare la balestra, ma l’arciere dissente intimandogli che ha le braccia troppo corte.
“Continua con le pistole. Sono più facili da usare”
Mentre Daryl allontana il ragazzino in modo poco gradito, Carol gli si avvicina per portargli uno straccio. Il motivo è semplice: una buona scusa per parlargli. Come tutti ben sanno, Carol non è stata la sola a perdere qualcosa con la scomparsa di Sophia. La bambina era diventata un faro di speranza per tutti, Daryl compreso. “Era importante, per tutti noi. Significava qualcosa”, usando le parole di Glenn.
La donna lo riprende per il suo comportamento con Randall. Gli chiede spiegazioni sulla ‘tortura’, lo sprona a ragionare sul motivo per cui ha voluto fare una cosa del genere. Daryl ribatte dicendo che non lo fa per compiacere il gruppo, ma per la sua sicurezza. Si vuole nascondere dietro la necessità di sentirsi parte di qualcosa. Ma Carol non ci sta.
“Non fingere che non ti importi. Vuoi rompere la nostra amicizia? D’accordo. Riprenditi tutte le tue parole gentili e intelligenti. Non mi interessano più. Ho perso una cosa più importante. Ma non startene seduto qui a guardarti i pugni insanguinati, fingendo che non ti importi nulla.”
