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5 Serie Tv di livello altissimo che speriamo un giorno possano far presa anche in Italia

Oz

Fino ad ora ho citato serie che sono certo, almeno di nome avete già sentito. Troppo dirompente il loro eco all’estero per non far arrivare le loro vibrazioni fino a noi. Anche se, come detto, non sono state particolarmente seguite. Ma qui entriamo in un mondo al limite dell’inesplorato nell’italico suolo. Personalmente conosco solo altre tre o quattro persone che l’hanno vista per intero. E non arrivo alle dita di due mani considerando chi ne abbia sentito parlare. Sulle nostre pagine per vostra fortuna abbiamo però un bel arsenale di articoli su Oz che vi invito a recuperare. Questo pugno nello stomaco esce per HBO nel 1997. Cercate di immaginare, se eravate già nati, come era la televisione nel 1997. La cosa più estrema vista fino ad allora era X-Files (1993). La più onirica e surreale Twin Peaks (1990) il resto più o meno telefilm o sitcom. Due anni prima de I Soprano (1999), cinque prima di The Wire (2002) e ben undici da Breaking Bad (2008) HBO ci mette di fronte alla cruda violenza fisica e psicologica di una prigione. Non vediamo mai l’esterno. Non vediamo l’ora d’aria. Non siamo mai messi di fronte al capire dove essa sia. È ovunque.

Quello che accade all’interno di questo micro-universo oscilla tra la disperazione delle più profonde nefandezze umane alle microscopiche vette dell’animo. “Ci si deve riferire a Oz come innovatore di tematiche nella serialità televisiva allo stesso modo in cui nel cinema si fa riferimento a titoli quali Arancia Meccanica o Qualcuno volò sul nido del cuculo” scrivevo anni fa su questa serie. La violenza inaudita che HBO, nella sua prima serie originale, ci mette davanti è qualcosa che mai si era visto prima. La realtà, una realtà, quella delle carceri americane, ma non così dissimile alle carceri di molte altri parti del mondo, ci viene messa davanti senza preamboli. Senza filtri. Non mi stupisce che da noi sia passata in sordina. Il tema delle carceri, delle condizioni al suo interno, non ci tocca molto come popolo. Siamo pronti a commuoverci davanti alle immagini de Le ali della Libertà, ma basta che ci sia un miraggio di lieto fine. Il male onirico di Twin Peaks ci affascina, ma quello reale, tangibile che fa tremare le nostre stessa carni mentre vediamo lo schermo e ci immedesimiamo, no. Forse è giusto così. Le serie tv sono solo uno svago in fondo. Sono intrattenimento. Però…

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