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Le 10 Serie Tv più brutte degli ultimi 10 anni (una per anno)

Che anni di fuoco, gli ultimi dieci anni. Quanti fenomeni mediatici, quanti cult. Dark, The Crown, il ritorno di Game of Thrones con il nuovo spin-off House of the Dragon, Better Call Saul e ancora, e ancora! Riuscire a condensare 10 di anni di meravigliose Serie TV è un’operazione complessa, quasi impossibile. Dieci posti sarebbero troppi pochi date le meravigliose creature seriali che abbiamo conosciuto e amato, ma lo stesso non si potrebbe dire di quelle produzioni che invece hanno giocato male la partita diventando a tutti gli effetti le Serie Tv peggiori che potessimo conoscere in questo periodo di tempo. Ci abbiamo provato, eh. Alcune hanno perfino provato a convincerci tornando con nuove stagioni, ma non c’è stato nulla da fare: a prescindere dal tentativo, rimanevano comunque le Serie Tv peggiori degli ultimi dieci anni. Contemporaneamente alla meravigliosa True Detective, nel 2014, arriva anche uno dei titoli peggiori dell’anno, e lo stesso è accaduto nel 2015 e poi via via fino al 2023.

Vediamo insieme quali sono state le Serie Tv peggiori degli ultimi 10 anni, decretando la peggiore di ogni anno

1) Friends with Better Lives – 2014

Friends with Better Lives (640×360)

Come vedremo anche successivamente, cercare di riportare a galla la fortuna di Friends è un’operazione comune a molte Serie Tv del genere. Con un cast niente male ma non per questo in sintonia, Friends with Better Lives cerca di mettere in atto la vita di un gruppo di amici che cercano di districarsi tra gli eventi tipici della loro generazione e i problemi sentimentali. Niente chimica, dialoghi forzati, gag insipide e nessun effetto empatia nei confronti del telespettatore: il destino di Friends with Better Lives era già stato segnato durante i suoi primissimi episodi quando, pur di non protrarre questo fallimento, i vertici hanno deciso di interrompere la prima stagione senza rilasciare il resto degli altri episodi. Insomma, peggio di così non poteva proprio andare.

2) Weird Loners – 2015

Weird Loners (640×360)

Se non sapete bene di cosa stiamo parlando niente paura: non vi siete persi nulla di sensazionale, solo una tipica comedy che cerca di imitare Friends ma con un gruppo composto da quattro protagonisti piuttosto che sei. Vorremmo essere più delicati di così, ma Weird Loners purtroppo non ce lo permette. Con una serie di gag esasperanti e forzate, la serie cerca di narrare le avventure di un gruppo di amici che scoprono casualmente di abitare nello stesso condominio. Il luogo prediletto per l’ambientazione fa riferimento al solito cliché delle comedy. Da quando le vecchie Serie Tv cult hanno messo in atto questo espediente narrativo sempre essersi aggiunta una nuovo comandamento alla Bibbia seriale: nessun amico vivrà al di fuori di un unico condominio. Il problema non è utilizzare questo visto e rivisto cliché, ma il modo con cui lo si utilizza. Se si maneggia bene, il risultato sarà piacevole. Nel caso opposto, invece, non sarà altro che nulla di originale. Lo stesso numero civico non basta per riproporre in modo credibile la stessa chimica di Friends.

3) The Shannara Chronicles – 2016

The Shannarah Chronicles (640×360)

Fortunatamente ci ha pensato il cinema a regalare ad Austin Butler qualche soddisfazione con il suo Elvis, perché il mondo seriale sembra non essere mai stata una garanzia per l’attore. Prima con il suo ruolo nello sfortunato spin-off The Carrie Diaries e poi con una delle Serie Tv peggiori degli ultimi 10 anni The Shannara Chronicles. Cancellata senza alcuna sorpresa dopo due stagioni, la serie è il riadattamento dell’omonima saga che, fortunatamente, ha avuto una sorte migliore di questa trasposizione. L’ipotetico fallimento era già stato chiaro durante le prime puntate della stagione quando, immediatamente, si era notato quanto il genere fantasy risultasse piatto e privato della sua natura dinamica e curata in tutti i suoi particolari. Il tentativo è stato apprezzato, ma di tutta questa monotonia non sappiamo davvero cosa farci.

4) Famous in Love – 2017

Serie Tv
Famous in Love (640×360)

Non sempre la presenza di Bella Thorne rappresenta una garanzia per la qualità di una produzione, e questo Famous in Love ha saputo spiegarcelo bene. Composta da due stagioni, la serie gira intorno a una specie di Hannah Montana che invece di pensare a tenere nascosta la sua identità finisce all’interno di un triangolo amoroso rindondante e ripetitivo. Non che ci aspettassimo fisica quantistica dalla serie, ma un tocco di originalità sarebbe di certo stato apprezzato. Nulla di tutto questo però è accaduto. Il massimo che abbiamo potuto avere è stato un tentato teen drama su una ragazza che cerca di farsi strada nel mondo dello spettacolo tenendo ben stretta anche la sua vita normale. E i due ragazzi che ogni giorno sceglie sulla base dell’umore, ovviamente,

5) Troy – Fall of a City – 2018

Troy – Fall of a City (640×360)

Leggendo che Troy-Fall of a City è il risultato di una collaborazione tra Netflix e BBC potrebbero brillarti gli occhi. Chissà che meraviglia avran fatto, potresti pensare. Ci dispiace riportarti sulla terra e interrompere il tuo viaggio tra le nuvole, ma no: nessuna meraviglia, nessun capolavoro, nessuna produzione quantomeno discreta. Troy-Fall of a City è soltanto un buco nell’acqua, un’operazione fallita già durante i suoi primissimi istanti. Gli ingredienti c’erano tutti: abbiamo il giovane Paride, Elena, Achille, Ettore. Insomma, i poteri forti narrativamente parlando non mancano per niente, ma il problema è sempre lo stesso: il modo di utilizzarli. Privati di qualsiasi tipo di personalità, i protagonisti di Troy-Fall of a City prendono parte a una Serie Tv che corre veloce senza arrivare mai da nessuna parte. Il loro fascino, ottenuto grazie a una letteratura intoccabile e sacra, viene qui del tutto eliminato per far spazio a degli spiccioli tentativi di cui ancora forse non sapete di poter fare a meno. Un vero peccato perché, se fatta bene, Troy-Fall of a City avrebbe potuto essere una serie tv di livello. E invece, eccoci qui con un altro rimpianto.

6) Chambers – 2019

Chambers (640×360)

Netflix sa bene come attirare l’attenzione su di sé. Ci sono diverse cose che attirano il telespettatore davanti a una Serie Tv, d’altronde, e Uma Thurman è una di queste. Co-protagonista di Chambers, l’attrice prende parte a questa produzione Netflix di genere horror che sembrava avere qualcosa di interessante da dire. E invece, niente. L’ennesimo horror di cui avremmo potuto fare a meno e che ha giocato le sue carte nel modo peggiore possibile. Gli ingredienti anche in questo caso c’erano tutti: oltre alla straordinaria attrice c’era infatti una storia promettente di genere paranormale che narrava l’ambiguo trapianto di cuore una giovanissima ragazza. Insomma, un bel giardino, se curato, si mantiene tale. Purtroppo però Chambers ha deciso di riempire il proprio con erbacce e rifiuti rovinandolo così del tutto. Cancellata dopo una sola stagione, la serie è presto stata dimenticata dagli utenti Netflix che ancora oggi fanno finta che tutto questo non sia davvero successo.

7) Luna Nera – 2020

Luna Nera (640×360)

Il rapporto tra le Serie Tv italiane e Netflix non è sempre stato idilliaco. Prima di ZeroCalcare e altre interessanti produzioni ce ne sono state alcune che non hanno superato la prima stagione, finendo per essere completamente stroncate sia dalla critica che dal pubblico. Questo è il caso di Luna Nera, una Serie Tv italiana che non supera la prima prova nonostante il suo potenziale. Quel che immediatamente saltava all’occhio era la possibile e interessante narrazione della condizione femminile del XVII secolo, un argomento che di certo ha attirato molti utenti della piattaforma. Il problema però è che tale tematica è stata presto messa da parte per far spazio a dialoghi insipidi, eventi confusionari e nessuna dinamicità. Il valore storico non ha avuto qui alcun rilievo, e lo stesso possiamo dire della parte fantasy e fittizia della trama. Sia in un senso che in un altro, Luna Nera ci ha fatti neri con la sua superficialità finendo per diventare una delle Serie Tv peggiori degli ultimi 10 anni.

8) I Know What You Did Last Summer – 2021

I Know What You Did Last Summer (640×360)

Una trasposizione seriale di un fenomeno mediatico degli anni ’90 sembrava un’ottima idea, soprattutto considerando i due punti saldi su cui si reggeva: teen drama e thriller, due ingredienti che insieme sanno come stuzzicare e incuriosire il pubblico. Tutto fiato sprecato in questo caso però, perché I Know What You Did Last Summer non riesce a soddisfare né un genere che l’altro. Con un gruppo di personaggi fastidiosi come una spina conficcata lì dove non batte il sole, la serie cerca di districarsi tra il mistero e la vita adolescenziale dei suoi protagonisti. Il risultato? Un prodotto dimenticabile che lascia completamente distaccato il telespettatore da qualsiasi vicenda. Per quel che ne sappiamo, il colpevole avrebbe potuto essere anche il nostro zio di secondo grado, e noi comunque non ce ne saremmo neanche accorti. Colpa della nostra distrazione o della Serie Tv Amazon Prime Video? Della seconda, chiaramente: l’attenzione bisogna sapersela meritare.

9) First Kill – 2022

Netflix
First Kill (640×360)

Fan di Twilight e The Vampire Diaries copritevi gli occhi di fronte a First Kill, una Serie Tv Netflix di genere fantasy che prova a far fortuna utilizzando espedienti narrativi che conoscete già bene. Il problema non è l’utilizzo dei vampiri, ma il modo con cui sfacciatamente vengono ripresentati come singole copie di quanto visto e amato. Quando si decide di portare in campo narrazioni già conosciute, bisogna farlo in maniera tale da aggiungere qualcosa di nuovo. In questo caso First Kill non solo non aggiunge nulla alla sua narrazione, ma la priva perfino di una propria identità. Il risultato non è altro che un raggruppamento di personaggi cliché che si risucchiano il sangue a vicenda in mezzo a qualche dialogo stereotipato e anonimo. E insomma, amici.

10) Regina Cleopatra – 2023

Serie Tv brutte
Regina Cleopatra (640×360)

Una Serie Tv su Cleopatra è tutto quel che vorremmo, e tutto quel che ancora ci manca. Sì, perché in alcun modo Regina Cleopatra può considerarsi come una produzione capace di colmare questa mancanza. Probabilmente, adesso che l’abbiamo conosciuta, necessitiamo ancor di più di una buona produzione su questa figura storica. Tra inesattezze, disordine e una struttura confusa della narrazione, la Serie Tv Netflix cerca di raccontare qualcosa su cui non sembra aver conoscenza e consapevolezza. Divisa tra il genere seriale e quello documentaristico, Regina Cleopatra si è subito fatta notare dalla critica che, immediatamente, ha risposto con dei giudizi negativi non troppo distanti da quelli dati dal pubblico.

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