The Big Bang Theory

“L’essenza della teoria del Big Bang sta nel fatto che l’Universo si sta espandendo e raffreddando. Lei noterà che non ho detto nulla riguardo a una “esplosione”. La teoria del Big Bang descrive come il nostro universo evolve, non come esso iniziò”. Lo afferma l’astronomo canadese Phillip James Edwin Peebles e non saremo noi a contraddirlo. Non è un caso, d’altronde, che The Big Bang Theory, la serie tv, abbia questo titolo. Perché è innegabile: la loro teoria riguarda la possibilità che un nerd (Leonard, nello specifico. Ma non solo) possa far colpo e conquistare (Bang!) una bella ragazza, ma la comedy statunitense creata da Chuck Lorre è, prima di tutto, una storia di evoluzioni complesse e, non di rado, emozionanti. Da quella dell’insicuro Leonard Hofstadter che perde la testa per la bella dirimpettaia Penny, a quella di Raj Koothrappali, affetto da un mutismo selettivo che gli impedisce di parlare con le donne, fino ad arrivare alla maturazione dell’inquietante Howard e, soprattutto, del geniale Sheldon, vero protagonista di The Big Bang Theory. Una serie che ci strappa tante risate da undici stagioni e, talvolta, fa scendere una lacrima. Una comedy che gioca con alcuni tra gli stereotipi più comuni della società in cui viviamo e li valorizza in chiave comica con una buona dose di coraggio. Una storia che parlava al maschile e si è rivolta, col tempo, anche alle
donne. Grazie alla straordinaria ordinarietà di Penny, alle stranezze di Amy Farrah Fowler e al carattere esplosivo di Bernadette Rostenkowski, divenute col tempo imprescindibili all’interno di uno show dinamico, divertente e, oramai, iconico.