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Le 10 Serie Tv italiane da vedere per forza almeno una volta nella vita

Qualche volta le sottovalutiamo, le snobbiamo. Si sa: guardare il giardino del vicino è un’operazione che ci riesce bene, ci sembra quasi impossibile il contrario. E così portiamo avanti le solite Serie Tv straniere, americane soprattutto, dimenticando cosa abbiamo invece creato noi. Non è una scelta, non è un paragone. Non bisogna stare o da una parte o dall’altra. Non è che se amiamo le serie straniere allora non possiamo amare anche quelle italiane, e lo stesso funziona all’inverso. Le Serie Tv italiane possono infatti essere delle straordinarie scoperte, delle produzioni interessanti e talvolta anche piene di particolari originali. Ma quali sono, tra queste, le produzioni da dover necessariamente guardare per forza almeno una volta nella vita? Proviamo a scoprirlo insieme.

NB: l’articolo non funge da Top 10, non è quindi una lista delle migliori serie tv italiane in assoluto tutto considerato: di quello ne abbiamo già parlato. Più che altro, è una guida relativa alle Serie Tv italiane da dover necessariamente recuperare per diverse ragioni tra cui la loro originalità, creatività, l’alta qualità del loro comparto registico\scenografico o altri dettagli che le rendono a nostro parere da vedere almeno una volta nella vita (anche solo per curiosità).

1) Strappare Lungo i Bordi

Strappare Lungo i Bordi (640×360)

Partiamo da una Serie Tv che potrebbe sorprendervi per la sua presenza: Strappare Lungo i Bordi. Forse qualcuno potrebbe pensare che al suo posto sarebbe dovuta esserci qualcosa di più lontano nel tempo, qualcosa di più storico – e ci sarà, promesso – ma non potevamo far finta di nulla di fronte a questo prodotto Netflix. Come anticipato, la lista si concentrerà su diverse ragioni per cui dovreste assolutamente recuperare una determinata produzione, e la Serie Tv di Zerocalcare ne diventa parte grazie alla sua creatività e al segno che ha lasciato. Inaspettata e sorprendente, Strappare Lungo i Bordi si è presto imposta all’interno del panorama Netflix e non solo, diventando a tutti gli effetti un fenomeno di massa. La schiettezza e l’onestà con cui Zero ha raccontato la generazione attuale sono stati i marchi di fabbrica della serie, la ragione della sua grandissima fortuna. Già considerata come un piccolo cult, Strappare Lungo i Bordi ha raccontato la vita di tutti i giorni mettendo in campo problematiche legate alla precarietà e alla ricerca di se stessi, consegnando un ritratto sincero, doloroso e trasparente del nostro presente. Siamo stati abituati in questi anni a pensare che le serie animate con un alto livello di profondità e introspezione potessero esistere solo all’estero – BoJack Horseman su tutte – ma Strappare Lungo I Bordi ci ha dimostrato che anche in Italia possono esistere dei prodotti animati con un altissimo livello di profondità, analisi e introspezione. Un prodotto che riesce a guardarci dentro con preoccupante puntualità, anche se lo fa tramite i tipici accoglienti colori della più classica delle serie animate.

2) The Bad Guy

Balduccio Remora
The Bad Guy (640×360)

Rimaniamo ancora in tempi recenti con The Bad Guy, una produzione Amazon Prime Video che reinventa i classici ingredienti delle Serie Tv del suo genere. Oramai da tempo siamo abituati alle produzioni italiane troppo italiane (ciao Boris, ci vedremo tra poco) che mettono al centro della propria narrazione la lotta contro la mafia, e a questa regola The Bad Guy non fa eccezione. Eppure, paradossalmente, di eccezioni alla regola qui ce ne sono eccome, e sono tante. Con dei toni insoliti, ironici e sarcastici, la serie affronta la criminalità come mai nessuno aveva fatto fin adesso, e questo è già un validissimo motivo per ritenerla unica nel panorama nazionale. Guardare questa Serie Tv italiana è doveroso per riscoprire un’Italia diversa che, dosando con sapienza gli elementi satirici e quelli drammatici, riesce a raccontare la lotta contro la mafia dando vita a una vera e propria distopia che ci catapulta in un tempo futuro in cui l’Italia perde qualcosa che non ha mai avuto: lo stretto di Messina. Non manca il dramma, non mancano le grandi interpretazioni, ma soprattutto non mancano l’originalità e il coraggio con cui The Bad Guy ha deciso di presentarsi al grande pubblico restituendo una storia italiana in una chiave totalmente diversa dal solito. Per riuscire a fare questo passo in avanti c’era bisogno di mettersi in discussione e di non aver paura dell’incognita, e The Bad Guy ha saputo sfruttare la sua occasione nel migliore dei modi tanto da venire confermata quasi immediatamente per una seconda stagione.

3) Gomorra

Gomorra (640×360)

Non esageriamo quando diciamo che Gomorra è stata capace di segnare il nostro panorama televisivo in modo permanente, tanto da diventare uno dei cult più rinomati e acclamati non solo in Italia, ma anche oltre i confini. Guardare questa produzione made in Italy è fondamentale sia per il suo ruolo nella storia delle Serie Tv italiane, sia per il suo altissimo livello qualitativo. Non aspettatevi qui alcun tipo di sentimentalismo, non aspettatevi di poter idealizzare i personaggi vedendo del buono in loro: Gomorra descrive gli eventi e i suoi protagonisti con estrema realtà, in modo perfino cinico e crudo. Servendosi di un taglio documentaristico, la serie non fa alcun tipo di sconto raccontando la criminalità senza mai addolcire la pillola. Rispetto a ciò che ha fatto di rivoluzionario, invece, va ricordata la straordinaria e curata produzione registica e fotografica, una qualità a quei tempi ancora inesplorata in molte produzioni italiane. Rispetto ai connotati di unicità nel panorama seriale italiano che qui ricerchiamo, Gomorra ha saputo distinguersi per tutti questi aspetti. Che non sono roba da poco.

4) Boris

Boris (640×360)

Boris è una Serie Tv troppo italiana, talmente tanto da aver coniato questo termine e non essere mai andata oltre i nostri confini. Seppur presente nel catalogo Disney+, Boris rimane una cosa nostra, una creatura che continuiamo a coccolare soltanto noi. La serie chiaramente meriterebbe un successo internazionale, ma alcune battute e gag dedicate soltanto all’Italia minerebbero il suo destino all’estero facendola finire, probabilmente, nella lista delle produzioni più incomprese di sempre. Poco importa, comunque, perché fortunatamente noi siamo riusciti a comprenderla vedendo nella sua storia una delle fondamenta più importanti su cui si basa la serialità italiana. Geniale come ben poche produzioni del genere, Boris si fa strada attraverso la satira criticando molti meccanismi della televisione italiana. In modo cinico, a volte estremo ma estremamente schietto, la serie riesce a non perdersi mai in un bicchier d’acqua raccontando una storia dal significato molto più ampio e ricercato di quanto si possa inizialmente pensare. Considerata come una delle nostre migliori Serie Tv grazie a una trama che è stata capace di rivoluzionare completamente il genere e la televisione italiana, Boris è una perla che, se non avete visto, non dovreste assolutamente perdervi. Con originalità e creatività è riuscita a segnare profondamente una generazione tanto da tornare, molti anni dopo, con una nuova attesissima stagione.

5) The Young Pope

The Young Pope
The Young Pope (640×360)

Spazio adesso a una delle opere seriali italiane che più hanno fatto il giro del mondo, tanto da arrivare a essere candidata anche per Emmy e Golden Globe. Diretta da Paolo Sorrentino, già conosciuto a livello mondiale per il suo Premio Oscar La Grande Bellezza, The Young Pope è una delle perle italiane che più non dovreste perdervi. Caratterizzata da una sceneggiatura che sembra sfidare i tipici cliché italiani, la serie mette al centro della scena la religione srotolando le convinzioni su cui spesso si basa quest’ultima. Nessun Don Matteo alla ricerca di una verità morale, nessuna indagine da seguire: The Young Pope è uno scontro ideologico tra ciò che consideriamo sacro e ciò che consideriamo profano. In modo poco sottile, Sorrentino cerca di portare il telespettatore a un confronto privo di moralismi e pregiudizi. Attraverso un Papa unico nel suo genere e atipico, The Young Pope ci porta con sé all’interno di un tunnel che sfocia in una critica di natura politica. In modo trasparente, la Serie Tv di Sorrentino non sembra infatti altro che una guida nel contesto politico e sociale italiano, sul modo con cui il Vaticano lo influenzi. In modo evidente, The Young Pope – e successivamente anche The New Pope – si impone come una produzione completamente diversa da tutte quelle che abbiamo già conosciuto in passato, una produzione enigmatica, criptica, ma anche chiara nelle sue intenzioni. Farci porre delle domande è il suo obiettivo principale, un obiettivo che viene raggiunto già con la sua prima puntata.

6) Christian

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Christian (640×360)

Arrivata nel 2022, Christian è una delle Serie Tv più atipiche che potrete trovare all’interno del catalogo Sky. Con un cast d’eccezione vede tra i suoi protagonisti pezzi da novanta come Edoardo Pesce, Christian racconta la storia di un Messiah moderno, un angelo senza ali in un contesto che sembra oramai senza speranza. La forza della Serie Tv risiede nella sua capacità di unire il tema religioso a quello sociale, mostrando in che modo il Messiah protagonista sia stato capace di portare dei cambiamenti in una società decadente. Avvalendosi del continuo ricambio tra speranza e fato, Christian ci porta all’interno di una storia italiana rivoluzionaria che si divide tra il genere fantasy e quello mistico. Entrare in contatto con questa produzione implica conoscere una nuova dimensione creata ad hoc dalla serie, addentrarsi all’interno di un universo che si prende il compito di trattare argomenti come la solitudine, il timore di Dio, l’accettazione dell’ignoto, la sospensione dell’incredulità. Come una vera e propria rivoluzione che si svolge all’interno del teatro donato da Sky, Christian cerca di comprendere qualcosa che la scienza non ha mai saputo spiegare e che da sempre sfugge alla nostra comprensione. Le diverse tematiche universali che da sempre caratterizzano la nostra esistenza qui prendono piede, portando un valore aggiunto alla serialità italiana che, da questo momento, aggiungerà un tassello importante alla sua collezione.

7) Romanzo Criminale

Romanzo Criminale (640×360)

Come non parlare, in una lista del genere, della suprema Romanzo Criminale. Preparando il terreno per il futuro, la Serie Tv italiana ha influenzato tutto il resto delle produzioni successive come Gomorra. Mai come in questo caso, stiamo parlando di una produzione d’eccellenza che fin da subito è stata capace di segnare una generazione e di scrivere la pagina più importante della nostra serialità. In modo diverso da Gomorra, Romanzo Criminale mette al centro della storia un male che non smette mai di pulsare e che, in modo trasversale, colpisce tutti i suoi personaggi portandoli non solo a essere dei criminali, ma anche protagonisti vulnerabili e volubili. In un modo fino a quel momento mai visto prima, Romanzo Criminale ha raccontato la propria storia attraverso la prospettiva dei criminali, un espediente narrativo fino a quel momento ancora inesplorato. In modo equilibrato, la serie non sacrifica né la fragilità dei suoi personaggi né la loro parte più intima, consegnandoci un ritratto che fino a quel momento nessuno aveva mai ancora disegnato. Per la prima volta fino a quel momento, una Serie Tv italiana andava oltre i nostri confini riuscendo a ottenere un ottimo riscontro da parte della critica che la definì, a quei tempi, come la migliore Serie Tv europea del suo periodo di riferimento. Considerata come una delle nostre migliori Serie Tv per i motivi sopracitati, Romanzo Criminale non è soltanto un pezzo del puzzle della nostra serialità, ma l’intero disegno.

8) L’Ispettore Coliandro

L’Ispettore Coliandro (640×360)

L’Ispettore Coliandro cammina con le sue gambe non divenendo mai vittima di nessun limite o genere. In modo equilibrato, la serie riesce infatti a trarre spunto da più generi. Il risultato? Una Serie Tv italiana adatta a qualsiasi tipo di pubblico e meravigliosa nella sua semplicità. Il punto più alto probabilmente lo raggiunge grazie al suo protagonista, un ispettore incompreso che non si accorge neanche di essere il punto centrale della serie. Con le sua testa tra le nuvole, la sua mimica facciale e la sua tendenza alla riflessione, l’ispettore riesce a diventare uno dei personaggi più affascinanti delle Serie Tv italiane tanto da essere definito come il vero primo antieroe della nostra serialità. La grande forza di questo protagonista viene inoltre accompagnata anche da un notevole aspetto tecnico e una curatissima attenzione ai dettagli. Con una fotografia che gioca una parte fondamentale nella riuscita della serie, L’Ispettore Coliandro restituisce al telespettatore delle riprese che rendono tutto importante e necessario.

Perfetta per ridere ma anche per riflettere, la Fiction si affida alla leggerezza e alla libertà, alla ricerca della verità in un mondo che sembra andare sempre dalla parte sbagliata. Di natura quasi scomoda, L’Ispettore Coliandro è una Serie Tv che osa sapendolo fare, un prodotto che all’epoca della sua prima stagione fu nuovo nel suo genere e che continua tuttora a portare avanti la sua continua evoluzione. Con delle battute che la rendono politicamente scorretta e uno stile vintage che ricorda vagamente gli anni ’80, questa Fiction non è altro che un ingranaggio perfetto in cui ogni cosa riesce a funzionare a dovere, un prodotto geniale che dovreste correre a recuperare. E anche di corsa.

9) La Linea Verticale

La Linea Verticale (640×360)

Un percorso di vita, un faro in mezzo al buio. La Linea Verticale è questo e molto altro, una Serie Tv italiana onesta che racconta delicatamente uno dei momenti più bui che un essere umano possa vivere. Con uno straordinario Valerio Mastandrea, La Linea Verticale parla della storia di Luigi, un uomo che scopre di avere un tumore che, come dirà egli stesso, gli insegnerà quasi a vivere. Senza questo tumore sarei morto dice Luigi riflettendo sul suo passato e su quello che invece è diventato dopo aver superato questo momento. La Linea Verticale, d’altronde, parla di questo: di rinascita, di speranza. Non risparmiando analisi e sottili critiche al sistema sanitario, questa Serie Tv italiana racconta la necessità di vivere in modo verticale e non orizzontale. E non solo perché la prima si svolge in piedi: ma perché rappresenta la ragione, la consapevolezza, la rinascita. Ambientata all’interno di un ospedale, La Linea Verticale non è DOC, non è una rivisitazione di Grey’s Anatomy. E’ una storia esistenziale necessaria per chiunque, una mano che cerca di acchiappare tutto quel che può per raccogliere i pezzi e farsi forza per ritrovare una speranza. Attraverso una sottile satira e un’iroia mai fuori contesto, La Linea Verticale ha segnato un vero e proprio segno di rinnovamento da parte delle Serie Tv Rai, la volontà di andare oltre i tipici ingredienti da medical drama per trovarne altri meno romanzati e più realisti e vicini a qualsiasi telespettatore che guardi questa storia.

10) I Delitti del BarLume

I Delitti del BarLume (640×360)

Concludiamo adesso con I Delitti del BarLume, una delle Serie Tv italiane più longeve della storia che dal 2013 segna un appuntamento fisso su Sky Cinema. Attraverso una trama orizzontale che vede un mistero diverso per ogni puntata, I Delitti del BarLume è un giallo accompagnato da una brillante ironia che è presto diventata il vero marchio di fabbrica di questa iconica serie made in Italy. Considerata come una vera e propria istituzione della serialità italiana targata Sky, I Delitti del BarLume trae ispirazione delle opere di Marco Malvaldi riuscendo a creare una realtà fittizia in cui la follia e il mistero si uniscono creando un perfetto equilibrio. Il genere giallo, già spolverato diverse volte, viene qui raccontato in modo completamente nuovo creando un nuovo tipo di narrazione. Lasciate stare ogni tipo di paragone: I Delitti del BarLume è una Serie Tv uguale soltanto a se stessa, uno spaccato italiano che vive solo all’interno della fittizia cittadina Pineta che, a quell’epoca, segnava una vera e propria rivoluzone all’interno panorama seriale italiano.

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