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L’incontro/scontro tra Barney Stinson e Michael Lawson

Ci sono mondi seriali che sono destinati a non incontrarsi mai. Prendiamo per esempio due serie tv come Game of Thrones e House of the Dragon: ambientate nello stesso continente, in parte nella stessa città e nello stesso palazzo, i loro personaggi vivono però in due momenti storici diversi, il che li rende – in un universo in cui esistono tante cose ma i viaggi nel tempo non sono contemplati – inconciliabili. Un’altra possibilità è quella delle serie tv che vedono due dei loro personaggi principali interpretati da uno stesso attore. Prendiamo questa volta How I met your mother e Uncoupled, due serie ambientate a New York in cui due personaggi – rispettivamente Barney Stinson e Michael Lawson – sono interpretati da Neil Patrick Harris. Due personaggi, tra l’altro, posti agli antipodi: donnaiolo e convinto di poter conquistare chiunque, l’uno; alle prese con la fine di una relazione durata praticamente una vita (e con le relative difficoltà), l’altro. Sarebbe impossibile creare una serie capace di fondere questi due mondi: a quale dei due se stesso darebbe corpo l’attore?

Per fortuna però qui non siamo nel processo di creazione di una serie tv. Siamo su Hall of Series, il luogo in cui, quando si tratta di mondi seriali, tutto è possibile e anche le idee più assurde possono diventare realtà (o articoli, termini che in questo caso sono sinonimi). E quindi non facciamoci bloccare dall’impossibilità pratica della cosa e immaginiamo – anzi, viviamo – l’incontro/scontro tra Barney Stinson e Michael Lawson, due facce di una stessa medaglia e due personaggi che di sicuro farebbero fatica a capirsi, ma che forse in fondo riuscirebbero a volersi bene.

Tutto ha inizio in un bar di New York

Potrebbe essere il MacLaren’s Pub in cui Barney Stinson passa fin troppe ore delle sue giornate insieme ai suoi amici – tanto ormai si sa che il suo lavoro è tutto una farsa -, o potrebbe essere qualsiasi altro locale della Grande Mela, poco importa. Fatto sta che in una fredda serata invernale, una di quelle che ti fanno venire voglia di passare il tempo sul divano con plaid, cioccolata calda e la persona che ami al tuo fianco, Barney e Michael si incontrano per la prima volta nella loro vita. Entrambi hanno una buona ragione per uscire di casa quella sera: il primo deve spuntare l’ennesimo numero a tre cifre di conquiste femminili, gli basta che la prescelta sia carina e che abbia poche pretese; il secondo deve affogare i suoi dispiaceri nell’alcool, perché a volte – può sembrare brutto da dire ma per lui in questo momento è così – non c’è niente di meglio di una sbronza in piena regola.

Da quando Michael è arrivato al bar, ha già visto quell’uomo biondo in giacca e cravatta provarci con almeno tre donne diverse nel locale, ricevendo sempre un bel due di picche. Dalla prima ha anche ricevuto uno sguardo a dir poco disgustato, dalla seconda una birra sulla camicia e dalla terza, addirittura, una bella cinquina dritta in faccia. Deve essere proprio uno che non ci sa fare, pensa Michael. In realtà non è affatto così, ma i suoi metodi sono poco convenzionali. Dopo il terzo rifiuto della serata Barney decide di rifocillarsi con uno shot al bancone, proprio dove Michael sta per ordinare la sua terza birra media. Ed è proprio lì che avviene l’incontro: Barney e Michael – che fino a quel momento lo aveva visto solo di spalle – si voltano l’uno verso l’altro, si guardano negli occhi e l’unica parola che riescono a pronunciare è “C***o!”. Sono assolutamente identici.

Neil Patrick Harris
Neil Patrick Harris (640×360)

E questo chi è?

Questo è il solo pensiero che si fa strada nella mente di entrambi. Sono due gocce d’acqua, due gemelli separati alla nascita, uguali a livelli quasi inquietanti. Questo almeno fisicamente. Ma queste due copie conformi ci metteranno ben poco a capire quanto siano numerose le cose che li differenziano.

M: Ma quanto mi somigli?!

B: Forse sei tu che somigli a me!

M: Beh, almeno io non sono stato piantato in asso tre volte nel giro di una serata.

B: È solo una tecnica che devo ancora affinare, dammi tempo. E poi guarda che anche tu hai tutta l’aria di uno che è appena stato piantato in asso.

M: Appena? Sono passati mesi ormai, e mi sto riprendendo più che bene.

B: Aah, mesi, dalla tua faccia si direbbe sia stato l’altro ieri, sei uno straccio. Se questo è il tuo riprenderti bene non voglio immaginare come staresti se ti stessi riprendendo male.

M: Che cosa sono due o tre mesi dopo diciassette anni insieme? È praticamente un battito di ciglia. E poi chi sei tu? Chi ti credi di essere?

B: Sono Barney Stinson, colui che ti riporterà sulla retta via, quella della perdizione: la sfida è accettata.

Michael Lawson è a dir poco sconcertato

Neil Patrick Harris (640×360)

Entrare in un bar per bere una birra e provare a non pensare, trovare lì una persona praticamente identica a lui e sentirsi dire che è uno straccio: questo è troppo. O forse sta semplicemente impazzendo, la vita da quarantenne newyorkese single a quanto pare può avere strane ripercussioni sulla psiche umana.

M: Ma quale sfida? Io sono Michael Lawson e non ho intenzione di essere portato su nessuna via della perdizione.

B: Ti sei visto, Michael Lawson? Dici di aver chiuso la tua relazione da mesi ma sei ancora qui a bere da solo al bancone di un bar. Se non mi somigliassi così tanto ti direi che sei un completo sfigato. Ma tu non sai che fortuna hai avuto a trovare proprio me stasera: trasformeremo la tua triste serata solitaria in una serata LEGGENDARIA.

M: Leggendaria? Leggendaria? Sai cosa significa leggendario per me? Leggendario è quando ti svegli ogni mattina con a fianco l’amore della tua vita e sai che lui ti ama, sai che ci sarà per te e che vi siete scelti. Leggendario è quando sai esattamente come gli piacciono le uova, quale cravatta preferisce in ogni occasione, cosa significa ogni singola espressione che gli spunta sul viso. Leggendarie sono le serate passate insieme, è quel tempo che non vorresti passare in nessun altro modo. Questo per me è leggendario, e non ha niente a che vedere con andare alla conquista del primo che passa e portarlo nel letto che ho condiviso con la persona che amavo e che amo ancora, senza nemmeno ricordare il suo nome la mattina dopo.

B: Ma ti senti? Quello che dici è ridicolo! Le cose vanno, vengono, passano. Le “storie d’amore” che cosa sono se non illusioni momentanee?

M: Se dici così, significa che non ne hai mai avuta una per cui ne valesse davvero la pena.

A questo punto la faccia di Barney Stinson cambia un po’.

Neil Patrick Harris
Neil Patrick Harris (640×360)

Si incupisce, sembra quasi che lui sia su un altro pianeta, o magari che sia tornato indietro nel tempo. Ha una faccia che a Michael un po’ fa tenerezza, forse perché – così somigliante – gli ricorda molto la sua. Forse ha sbagliato, forse la birra che ha appena preso comincia a essere di troppo. Forse anche Barney Stinson, il donnaiolo del bar, ha amato.

B: Pensi davvero di sapere qualcosa di me solo perché mi hai visto flirtare con un paio di donne in un bar? Per tua informazione anche io ho amato, sono stato amato, mi sono sposato e sì, sono stato anche deluso. Anche io ho avuto qualcuno che mi ha spezzato il cuore. Solo perché non mi metto a piagnucolare al bancone di un bar non significa che io non abbia un vissuto. E voglio che tu sappia una cosa, non bisogna per forza avere una storia lunga diciassette anni per conoscere a memoria le espressioni sul viso della persona che ami, ogni sua singola ruga, dove le spuntano le fossette quando ride. E ora, se vuoi scusarmi, ho una tecnica da affinare.

Barney si volta con aria sprezzante e va verso l’uscita, non pensava che potesse fargli così male sentirsi toccato su questo tema, proprio su quella relazione con Robin che per lui è stata così importante. Michael in parte si pente di quello che ha detto: forse il suo sosia ha ragione, chi è lui per giudicare una persona dopo averla vista per dieci minuti in un bar?

M: Barney!

Barney Stinson, in silenzio, si volta per un’ultima volta verso di lui.

M: Mi dispiace.

B: Dispiace anche a me.

Barney esce dal bar, non ci metterà piede per un po’. È più sconvolto di quanto gli piaccia ammettere.

Non è nata nessuna nuova amicizia al bancone di quel bar, nessuna bromance tra i due personaggi interpretati da Neil Patrick Harris. Non si può dire che sia stata una serata leggendaria eppure Barney Stinson e Michael Lawson, due uomini così simili e così diversi, hanno entrambi imparato qualcosa. Michael ha imparato che non bisogna giudicare un libro dalla copertina; Barney che forse, in fondo, la storia con Robin non l’ha mai davvero superata.