Quante serie tv vi vengono in mente se vi dico western? Al solo sentire questo termine, la mia mente comincia un viaggio abbastanza lungo. Un viaggio indietro nel tempo, per arrivare a quando da piccola mi godevo insieme alla mia baby-sitter gli episodi de La signora del West. Una di quelle serie che ho visto così tanto tempo fa da non avere quasi più ricordi della trama. Eppure, sono quelle serie delle quali ho ancora estremamente nitidi nella mente i volti e alcune scene. Ma le avventure della dottoressa Quinn non sono le uniche da inscrivere nel genere, anzi. I prodotti western forse non sono i primi a cui pensiamo quando parliamo di serialità. Spesso le serie che appartengono a questo genere lasciano spazio nell’immaginario collettivo alle più celebri sitcom o ai grandi drammi. Ma ciò non toglie che parlare di serie western significa anche parlare di alcune tra le più interessanti serie di sempre. Anche se spesso non abbastanza conosciute. E proprio perché non sempre viene loro dato il giusto merito, le ripercorriamo insieme in quella che è considerata con grande consenso la classifica delle 10 migliori serie tv western della storia.
E no, purtroppo per me tra le migliori serie tv western di sempre non è presente La signora del West
10 – The Rifleman
Per cominciare questa classifica dobbiamo fare un passo indietro lungo più di sessant’anni fermandoci al 1958, anno in cui è andata in onda per la prima volta la prima stagione di The Rifleman. Per 5 stagioni e un totale di 168 puntate, la serie racconta la storia di Lucas McCain. Si tratta di un veterano della Guerra Civile americana rimasto vedovo, e di suo figlio Mark, nella periferia dell’immaginaria città di North Fork. Il principale obiettivo di Lucas è proteggere suo figlio nel New Mexico degli anni Ottanta dell’Ottocento, in un contesto che riprende la più classica ambientazione western.
E proprio del western The Rifleman si posiziona come uno dei baluardi, cosa alla quale ha certamente contribuito il lavoro svolto per la serie da Sam Peckinpah. Quest’ultimo sarebbe diventato uno dei maestri del genere. Ma non solo. Si tratta infatti anche di uno dei primi esempi di serie tv che concentrano la narrazione sul rapporto tra un padre vedovo e suo figlio. Un pattern che negli anni ha dato vita a racconti seriali di prim’ordine.
9 – Selvaggio West
La nona posizione tra le migliori serie tv western spetta a Selvaggio West (conosciuta in realtà anche come Quel selvaggio West). Si tratta di uno di quei prodotti che fin dal titolo sono in grado di raccontarci molto di quel che sarà. La serie narra le vicissitudini di James West e Artemus Gordon, due agenti segreti con il compito di proteggere il presidente degli Stati Uniti. Cosa che fanno spesso e volentieri utilizzando metodi e aggeggi poco ortodossi. Con 4 stagioni prodotte tra il 1965 e il 1969, Selvaggio West ha ispirato nel corso degli anni 2 film per la televisione nonché una commedia del 1999 con Will Smith (qui Will Smith parla del suo peggior film in carriera).
Una serie che si conferma come una di quelle che, pur essendo state cancellate, hanno continuato ad avere a lungo un impatto sul genere. E chissà che questo “James Bond a cavallo”, come è stato definito dal suo creatore, non continui a ispirare altre opere in futuro.
8 – Godless
Passiamo da due serie storiche nel vero senso della parola a una serie molto più recente, ma non per questo meno meritevole di posizionarsi tra le migliori serie tv western di sempre. Stiamo parlando di Godless, miniserie in 7 puntate nata da un’idea di Scott Frank e Steven Soderbergh, e distribuita da Netflix nel 2017. Siamo nel 1884 in New Mexico: il fuorilegge Frank Griffin cerca in lungo e in largo Roy Goode, il suo ex socio che lo ha tradito. Lo troverà a La Belle, una città prevalentemente abitata da donne e nella quale sono proprio le donne a regnare sovrane, disposte a tutto per proteggere l’ambiente che è la loro casa.
L’ambientazione in un contesto in cui le donne sono parte attiva del potere cittadino discosta Godless dalla stragrande maggioranza degli altri western. In genere, infatti, è più facile trovare lo scontro tra uomini. Tutto ciò rende la serie interessante e unica nel suo genere. Tutto ciò, insieme all’ottima caratterizzazione dei personaggi e alla storia fluente, fa di Godless una di quelle serie che chi non l’ha vista farebbe bene a recuperare.
7 – Westworld
Probabilmente tra le serie tv più conosciute presenti in questa classifica, Westworld è un unicum che si differenzia dalle altre. Tanto per l’ambientazione – un futuro tecnologicamente avanzato invece di un passato tendenzialmente rurale – quanto per le tematiche trattate. Negli anni Cinquanta di questo secolo, Westworld è un parco a tema vecchio West popolato da androidi programmati per fare tutto ciò che i facoltosi ospiti desiderano. Senza alcun tipo di ripercussione nei loro confronti, né fisica né morale né tantomeno legale. Coloro che entrano nel parco si sentono liberi di fare qualsiasi cosa gli passi per la testa, comprese le azioni più riprovevoli.
I crimini degli ospiti si consumano nei confronti degli androidi residenti che a ogni ciclo perdono la memoria. Il fatto che a un certo punto alcuni di questi comincino a mantenere alcuni ricordi scatena però una serie di eventi e conseguenti importanti riflessioni. Dal 2016 al 2022, Westworld è stata apprezzata da pubblico e critica, è stata premiata e ha portato alla ribalta temi contemporanei. Tra questi, il ruolo dell’intelligenza artificiale nelle nostre vite e la morale umana. Nonostante tutto, però, è stata cancellata alla fine della quarta stagione senza un finale vero e proprio. Questo a causa di una terza stagione sottotono, che aveva già compromesso parte della produzione. Originariamente, infatti, era prevista una quinta e ultima stagione, ma la quarta non è riuscita a risollevare quanto sperato l’audience. Oggi si mormora di un film conclusivo e, che dire, noi lo aspettiamo con ansia.
6 – Gunsmoke
E dopo aver parlato di serie tv contemporanee, torniamo di nuovo indietro agli anni Cinquanta (stavolta del Novecento) con Gunsmoke. Parliamo di una tra le migliori serie tv western, di certo quella durata più a lungo. Più longeva di Dallas ma mai eterna quanto Beautiful, Gunsmoke è nata come serie radiofonica ed è poi andata in onda in tv dal 1955 al 1975 per un totale di 20 stagioni e “solo” 635 episodi. Per non parlare poi dei ben 5 film per la televisione realizzati successivamente. L’ambientazione è la più classica del genere. Ci troviamo negli anni Settanta dell’Ottocento, e Matt Dillon è lo sceriffo di Dodge City. Quest’ultima è una cittadina del Kansas celebre per essere una sorta di frontiera del vecchio West.
Tra saloon e peripezie, negli anni lo sceriffo difende la città ma viene rappresentato anche come un personaggio forte, poco stereotipato e a volte brutale quasi quanto le persone che gli si mettono contro. Gunsmoke è riuscita così a diventare tanto longeva quanto importante per il suo genere di riferimento. Una sorta di modello dal quale molti western successivi hanno preso spunto.
5 – Deadwood
E chissà che tra gli autori che si sono ispirati a Gunsmoke non ci fossero anche quelli di Deadwood, al quinto posto tra le migliori serie tv western di sempre. Questo gioiello del vecchio West è ambientato subito dopo la fine della battaglia di Little Bighorn per l’appunto a Deadwood, una città praticamente non ancora nata e non riconosciuta dallo Stato, un luogo nel quale non ci sono regole né leggi e l’unica norma che viene rispettata è quindi la legge del più forte. A Deadwood ci sono persone che cercano di cominciare una nuova vita, ma anche altre che vogliono solo il comando, rendendo difficili le dinamiche interne e complessi i rapporti tra le persone. Deadwood è stata molto apprezzata dalla critica soprattutto per quanto riguarda l’ambientazione e la rappresentazione di eventi storici davvero accaduti.
La serie unisce infatti fiction e storia vera. Deadwood è considerata tra i migliori western di sempre, pur non essendo celebre come altri prodotti. Anche in questo caso la cancellazione è purtroppo arrivata prima del previsto, e ancora una volta è stato un film a dare una degna conclusione agli eventi. Quando? Ben 13 anni dopo la fine della serie. Meglio tardi che mai.
4 – Bonanza
Ci avviciniamo al podio delle migliori serie tv western di sempre con quello che è diventato un vero e proprio classico: Bonanza. Secondo western più lungo di sempre dopo la già citata Gunsmoke, nel corso delle sue 14 stagioni per un totale di 431 episodi la serie racconta la storia dei Cartwright. Una famiglia composta da un padre e dai suoi tre figli. La vita familiare in un ranch del Nevada è il fulcro della serie più di quanto lo sia l’ambientazione stessa, cosa che rende Bonanza un vero e proprio family drama e che ha contribuito a far amare la serie dal pubblico.
Conosciuta in una breve fase della sua trasmissione come Ponderosa, dal 1959 al 1973 Bonanza ha visto passare nel cast numerosi personaggi celebri. Una serie che ha avuto la possibilità di trattare tematiche importanti come l’abuso di sostanze, la violenza domestica e il razzismo. Cosa, questa, che la rende piuttosto attuale pur essendo nata ormai più di sessant’anni fa.
3 – Yellowstone
La medaglia di bronzo nel mondo delle serie tv western va a una serie la cui ambientazione non è quella tradizionale del genere (per l’appunto, il vecchio West). Eppure, non per questo merita meno di essere sul podio. Stiamo parlando di Yellowstone, che nel corso delle sue 5 stagioni (la seconda e ultima parte della quinta è attesa per la fine di quest’anno) ha portato sul piccolo schermo la famiglia Dutton. Una famiglia proprietaria di un enorme ranch in Montana.
Le vicende dei membri della famiglia sono tanto personali quanto politiche. Alle loro questioni, infatti, si affiancano i continui scontri tra i Dutton e il vicino Parco Nazionale di Yellowstone, nonché con la riserva indigena del luogo. La serie ha avuto recensioni contrastanti da parte della critica, ma ciò non le ha impedito di portarsi a casa diversi premi né tantomeno di sviluppare una serie di prequel e sequel ambientati in diverse epoche storiche. Una di queste, 1883, è posizionata proprio nel più classico periodo western. Anche se a quanto pare non è ben fatta tanto quanto la sua serie madre.
2 – Ricercato vivo o morto
Torniamo dritti agli anni Cinquanta – più precisamente al periodo che va dal 1958 al 1961 – per parlare di una serie che ha a dir poco fatto la storia del western: Ricercato vivo o morto. Steve McQueen interpreta in questo capolavoro da 3 stagioni il protagonista Josh Randall. Un cacciatore di taglie che vuole portare la giustizia nel vecchio West, città dopo città. Mentre la stragrande maggioranza dei western racconta le storie dei protagonisti in un ambiente abbastanza limitato (tendenzialmente un ranch), Ricercato vivo o morto porta in giro il suo protagonista e permette dunque di scoprire in ogni puntata un contesto diverso popolato da personaggi differenti.
Josh Randall aiuta i più bisognosi, le vittime di ingiustizia e chiunque ne abbia bisogno. Così facendo, dà vita a una serie che non soltanto merita di essere al secondo posto in questa classifica, ma anche di essere recuperata pur se con tutti questi anni di ritardo.
1 – Justified
Eccoci giunti alla fine di questo viaggio tra le migliori serie tv western di sempre, un’avventura che termina con l’apprezzatissima Justified. Anche in questo caso si tratta di una serie western anomala ambientata nell’epoca contemporanea, ma con un protagonista che in molti aspetti si avvicina agli sceriffi del West. Rayland Givens è un agente della United States Marshals Service dai metodi poco convenzionali, che proprio per questo viene allontanato da Miami per essere riassegnato in Kentucky, la sua zona d’origine. Tra una stagione e l’altra – sono ben 6 per un totale di 78 puntate – il protagonista di Justified si trova al centro di vicende complesse e proprio per questo intriganti, eventi non semplici che riesce spesso a superare proprio grazie a quei modi che in altre occasioni gli hanno causato problemi.
La serie è stata accolta positivamente dal pubblico e dalla critica, cosa testimoniata dal fatto che la cancellazione non è stata dovuta a una carenza di ascolti ma semplicemente al fatto che l’arco narrativo era stato ritenuto concluso. Ah, ci fossero più serie tv così.
