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The OC – I creatori su un’iconica scena di Marissa: «Dice tutto senza bisogno di dire niente»

Nonostante sia uscita nel lontano 2003, The OC è stata ed è tutt’ora considerata una delle pietre miliari nel genere del teen drama, ed uno dei più influenti nel suo genere.  Nel raccontarci la travagliata vita di Ryan Atwood (Benjamin McKenzie), un ragazzo problematico che dai bassifondi si ritrova catapultato in un ricco quartiere della Orange County grazie all’accoglienza dell’avvocato Sandy Cohen (Peter Gallagher) e di suo figlio Seth (Adam Brody), questa serie ha saputo rappresentare in maniera brillante le dinamiche tipiche dell’adolescenza. Anche se, diciamocelo, non senza una buona dose di melodramma.

Se parliamo di melodramma, la nostra mente pensa immediatamente ad un personaggio in particolare di The OC. Ci riferiamo, ovviamente, a Marissa Cooper, interpretata nella serie da Mischa Barton. Vicina di casa dei Cohen e grande amore di Ryan, Marissa nasconde dietro la una vita apparentemente perfetta un universo di fragilità, tormenti e dipendenze, provocati in gran parte dal suo difficile rapporto con la madre Julie (Melinda Clarke) ed esacerbati dalle difficoltà finanziarie del padre Jimmy (Tate Donovan). Nonostante questo personaggio sia uno dei più odiati di tutti i tempi, non si può negare che la tragica uscita di scena di Marissa, morta in un incidente d’auto alla fine della terza stagione, sia stata uno dei momenti più sconvolgenti e scioccanti nella storia delle serie TV.

C’è però un’altra scena memorabile legata a Marissa, scena che racchiude in sé l’essenza di questo personaggio. E probabilmente anche in questo caso avete già capito quale.

I creatori di The OC parlano dell’iconico sfogo di Marissa a bordo piscina

In occasione dell’uscita di Welcome to the O.C. The oral history, libro dedicato al popolare teen drama, il creatore dello show Josh Schwartz e la produttrice esecutiva Stephanie Savage hanno rilasciato un’intervista a The Hollywood Reporter. Nel corso dell’intervista i due hanno parlato di alcuni dei momenti più celebri della serie, inclusa l‘arcinota scena del primo episodio della seconda stagione in cui Marissa, esasperata per la partenza di Ryan e dall’ipocrisia della madre, quando quest’ultima le chiede cosa c’è che la preoccupa inizia ad urlare e, al culmine dello sfogo, getta una sdraio nella piscina. L’opinione su questa scena, come sullo stesso personaggio di Marissa, è molto controversa tra i fan della serie e Josh Schwartz ha deciso di spiegare il proprio punto di vista su di essa. Ecco le sue parole:

Penso che a volte il beneficio del melodramma sia che puoi rappresentare sullo schermo qualcosa che molte persone stanno provando in una maniera così esagerata che stranamente aiuta a esternare questa sensazione interna che le persone provano, anche se è molto oltre il modo in cui chiunque reagirebbe. Aiuta a renderlo più universale. Le altre persone non urlano e non tirano una sedia nella piscina, ma vorrebbero farlo. O vedere questo rappresentato sullo schermo in uno stile così esagerato li aiuta nel modo in cui gestire i loro problemi o li fa sentire meno soli vedendo quel momento, e li fa sentire meglio su come la stanno gestendo. […] Quello era un momento in cui invece di dare a Marissa un monologo con cui elencare tutte le cose nella sua vita che la stanno tormentando – delle quali, tra l’altro, il pubblico è già al corrente – le lasci avere quell’urlo primordiale di emozione. Dice tutto senza bisogno di dire niente.E penso che questa fosse la cosa davvero utile di quella scena“.

Stephanie Savage, oltre che sottolineare l’importanza della scena, ha elogiato le intense interpretazioni di Mischa Barton e Melinda Clarke, senza le quali quel momento di The OC non sarebbe stato lo stesso. ” Mischa si è davvero impegnata nel momento e il nostro regista ha fatto un magnifico lavoro“, ha affermato la Savage, “e Melinda era lì a reagire e il tutto è sembrato unirsi in qualcosa di esagerato, ma anche importante da dire e da ascoltare“.

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