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The Last of Us avrà “meno violenza” rispetto al videogioco

The Last of Us è la grande novità che aprirà l’offerta del nuovo anno per tutti gli abbonati Sky. In queste settimane dunque c’è grande attesa per l’arrivo dell’adattamento seriale del famoso videogioco della Naughty Dog, creato da Neil Druckmann. La storia di Joel ed Ellie ha conquistato un grande numero di videogiocatori, che non vedono l’ora di poter ammirare sullo schermo le scene più intense di The Last of Us. Per fortuna non manca molto: a partire dal 16 gennaio la prima stagione verrà trasmessa su Sky e in streaming su NOW. Visti i nomi coinvolti, sembra che possiamo aspettarci una serie che potrà sicuramente essere inclusa tra le migliori della HBO. La sceneggiatura porta la firma di Craig Mazin, che ha già lavorato all’acclamata serie Chernobyl dedicata alla vera storia degli eroi Ananenko, Bezpalov e Baranov e del disastro della centrale nucleare ucraina. A interpretare i due protagonisti della storia sono Pedro Pascal e Bella Ramsey, due attori che si sono fatti già apprezzare nella migliore serie fantasy degli ultimi anni, Game of Thrones. Dopo aver guardato diversi trailer di The Last of Us possiamo affermare che la serie sarà molto fedele al videogioco. Tuttavia, com’è comprensibile, sono stati introdotti dei cambiamenti per adattare meglio la storia al mezzo televisivo.

Neil Druckmann ha annunciato ad esempio che in The Last of Us ci saranno meno scene di violenza.

Trasportare una storia da un videogioco a una serie tv non è un’operazione semplice e lo sanno bene Craig Mazin e Neil Druckmann che dall’inizio si sono impegnati per poter realizzare un adattamento fedele al materiale originale. Ora che la premiere di The Last of Us si avvicina Neil Druckmann ha anticipato che ci sarà una grande differenza tra il videogame a cui abbiamo giocato e la serie che sta per arrivare su Sky. Ha spiegato nel nuovo numero della rivista SFX ci saranno meno scene di violenza:

In un videogame abbiamo bisogno di una certa quantità di azione, o violenza, che potremmo usare per le meccaniche di gioco in modo che il giocatore possa connettersi con Joel. In questo modo ti senti davvero connesso con questo avatar sullo schermo e vedrai il mondo attraverso i suoi occhi. Ma questo non può esistere in un mezzo di comunicazione come la televisione. Una delle cose che ho preferito sentire da Craig Mazin [il co-creatore della serie] e dalla HBO all’inizio è stata: ‘Eliminiamo tutta la violenza tranne quella essenziale’. Questo ha fatto sì che nella serie la violenza avesse un impatto ancora maggiore rispetto al gioco, perché quando continui a mostrare la minaccia e vedi la reazione delle persone a una minaccia, questo rende tutto ancora più spaventoso. E quando poi mostriamo gli infetti e i Clicker, allora puoi vedere cosa ha abbattuto l’umanità e perché tutti sono così spaventati”.

Come ha illustrato bene, la HBO e Craig Mazin non hanno chiesto di diminuire le scene di violenza perché volevano creare uno show che fosse più adatto a un vasto pubblico. Loro credevano che quelle scene, fondamentali all’esperienza videoludica, si adattassero meno al ritmo di una serie tv. Anzi, secondo Druckmann, eliminandole sono riusciti a rendere la storia ancora più spaventosa e coinvolgente. E, se lo dice il creatore di The Last of Us, ci crediamo.

Ora può partire il countdown per la messa in onda del primo episodio di The Last of Us e le aspettative sono altissime.