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Stranger Things 4 arriverà nel 2022: le parole di Finn Wolfhard

Stranger Things si sta facendo desiderare: la quarta stagione di una delle serie di punta di Netflix, che mostrerà tra l’altro il destino di Hopper (qui potete vedere il trailer in cui ricompare il personaggio dopo l’amara conclusione della terza stagione). David Harbour, interprete del personaggio dell’amatissimo detective, ha da poco festeggiato il compleanno facendo partecipi i fan di un regalo particolare ricevuto: potete vedere di che si tratta qui. L’attore si è anche reso protagonista di un simpatico siparietto social con Mille Bobby Brown, fingendo di rivelare in diretta spoiler su Stranger Things (qui vi abbiamo dato la notizia).

I timori dei fan in merito all’uscita dei nuovi episodi si stanno rivelando reali: la tanto attesa quarta stagione di Stranger Things potrebbe richiedere un po’ più di pazienza da parte dei fan. Anche la star della serie Finn Wolfhard, interprete di Mike, annuncia che la quarta stagione potrebbe essere rilasciata nel 2022. Si ripropone l’annoso problema dell’età degli attori, ormai in piena adolescenza nella vita reale ma ancora ragazzini nella finzione. La terza stagione era stata rilasciata nel 2019 con un cast ancora composto da bambini: ormai, con la prevista uscita nel 2022 della stagione 4, sembra che i fratelli Duffer dovranno dare alcune spiegazioni ai fan in merito al fisiologico invecchiamento del cast.

Durante una video chat con i fan su Twitter, Finn Wolfhard ha rivelato che non si aspetta l’uscita della quarta stagione fino al 2022.

“La quarta stagione? Dovrebbe uscire l’anno prossimo, si spera”.

La quarta stagione di Stranger Things è stata annunciata ufficialmente a settembre 2019, pochi mesi dopo l’uscita della terza stagione. Le riprese sono iniziate in Lituania all’inizio del 2020, ma, come molti altre serie tv, Netflix ha sospeso la produzione a causa della pandemia. È stato recentemente affermato che le riprese dovrebbero continuare nell’agosto di quest’anno , supportando la supposizione di Finn Wolfhard.

Più o meno nel periodo in cui è iniziata la produzione per la quarta stagione, è stato rilasciato un teaser trailer che ha confermato il ritorno di un personaggio critico che il pubblico pensava fosse morto (l’amato capo Hopper di David Harbour). Oltre a questo, i fan non hanno molto altro su cui fantasticare, ma la quarta stagione sarà apparentemente la più spaventosa, secondo Joe Keery, che in Stranger Things interpreta Steve Harrington).

Le teorie dei fan si incentrano soprattutto sul fattore tempo: essendo trascorso un gran divario di tempo tra una ripresa e l’altra, il pubblico si chiede se saranno passati anni dall’ultima volta che abbiamo visto i personaggi o se invece il tempo sia rimasto cristallizzato all’interno della storia.

Sono sorte molte domande, come ad esempio come Hopper è sopravvissuto all’esplosione fatale alla fine della stagione 3, quale altro personaggio ricorrente preferito dai fan tornerà e se i fratelli Duffer riusciranno a creare un mostro ancora più terrificante dell’iconico Demogorgone.

I fan hanno elaborato anche un’interessante teoria che collegherebbe Stranger Things a IT: secondo alcune teorie, quando il compianto Bob Newby, il primo fidanzato di Joyce Byers, confida a Will di aver vinto la sua paura dei pagliacci difendendosi da solo, si riferirebbe proprio al mostruoso clown assassino di Stephen King.

Gli stessi fratelli Duffer hanno però smentito la teoria secondo cui Bob Newby avrebbe incontrato Pennywise, dicendo che hanno basato l’aneddoto del pagliaccio semplicemente sulla loro stessa paura per l’iconica interpretazione di Tim Curry del personaggio nella classica miniserie degli anni Novanta. Stranger Things deve inoltre parte della sua ispirazione al romanzo di Joe Hill NOS4A2, in cui compaiono scenari che sono un’emanazione psichica di persone in fuga dalla realtà. Potrebbe esistere una connessione tra la serie Netflix, il lavoro di King e quello di Hill?

I cosiddetti “inscapes” nel romanzo di Joe Hill dimostrano che potrebbe esserci un’altra connessione tra la narrativa di Stephen King e la misteriosa ambientazione di Stranger Things.