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Matilda De Angelis: «Non so se sarò un’attrice per sempre, non so se sosterrò un ritmo così alto»

Matilde De Angelis sta attualmente sta girando la sua prossima serie Netflix “Lidia”, sulla prima donna avvocato italiana, Lidia Poët, l’attrice è stata raggiunta dal suo agente Gianni Chiffi per una masterclass al Torino Film Festival. Dalla sua partecipazione alla miniserie The Undoing (qui trovate la nostra recensione) le rivediamo nel cast di Leonardo e adesso è pronta per la nuova serie tv targata Netflix dove sarà la protagonista.

Durante il festival ha risposto ad alcune domande riguardo la carriera da attrice ammettendo che una volta trasferita a Roma, da adolescente, era “incazzata con il mondo”, fresca di audizioni per il suo film di debutto “Italian Race”, diretto da Matteo Rovere: “Mi sentivo ‘strappata’ dalla mia vita. Arriva un regista e dice: ‘Sei l’attrice protagonista del mio nuovo film’. Ma tu non hai mai studiato recitazione, non te lo aspetti. Sono un po’ perfezionista, il che significa che non mi piace fare cose che non sono pronta a fare. Inoltre, avevo paura. Quando ho incontrato Gianni [il suo agente], ero arrabbiata perché avevo paura. Lui ha capito che non ero un’attrice, ero anche un essere umano“.

Matilda De Angelis, classe 1995, era nel cast della miniserie HBO The Undoing dove ha recitato al fianco di Nicole Kidman e Hugh Grant. Durante questa intervista, che troverete per intero su Variety, ha fatto anche notato che, come attrice, è bene mantenere alcuni segreti: “Il cinema costruisce mondi immaginari perché la gente possa sognare. Credo che l’attore abbia la necessità di preservare la propria intimità per non svelare tutti i trucchi. Ma i tempi sono cambiati: la divisione tra ciò che è privato e ciò che è pubblico diventa sempre più vaga. Alcuni attori si espongono di più come strumento di empatia, per sensibilizzare ai temi che gli sono più cari. Io cerco di bilanciare questi due aspetti“.

Nonostante le sue responsabilità, a volte non si sente ancora “adulta”, ha detto, ammettendo che recentemente ha deciso di intraprendere un percorso di terapia seguita da uno psicologo: “Ad un certo punto, ho capito che ero molto più crudele con me stessa che con chiunque altro. Prima di tutto, bisogna lavorare su se stessi. Inoltre, l’unico giudizio che conta è quello delle persone che ti amano. È un lavoro frenetico e non ti lascia molto tempo per pensare a te stessa, a quello che vuoi. Ma quando ti togli il trucco, ti guardi allo specchio e ti chiedi: ‘Senza tutto questo, chi sono veramente? Non so se sarò in grado di sostenere questo ritmo per tutta la vita. Essere davanti alla telecamera, fare interviste, condividere una parte di me con persone che nemmeno conosco. Ho tante aspirazioni, quindi non so dire se sarò un’attrice per tutta la vita”.

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