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I 10 momenti cruciali della prima stagione di Glee

2) Don’t Rain On My Parade

Rimanendo sul primo episodio, un’altra scena cruciale è sicuramente quella dedicata alla canzone Don’t Rain On My Parade. E non solo perché una volta finita la puntata non si riesce a togliersela dalla testa e si continua a cantarla in loop per giorni.

Cantata alla fine del pilot, Don’t Rain On My Parade è di fatto il brano che sancisce l’inizio dell’avventura: Fin entra nel club, il Glee raggiunge il limite minimo per poter esistere e nasce ufficialmente. E anche se ancora non sono presenti tutti i suoi membri, il loro viaggio è appena cominciato.

Anche per questa sua importanza, non a caso, la canzone verrà poi ripetuta più avanti nella stagione, cantata dal club niente meno che alle Provinciali. Coincidenze? Io non credo…

3) Sue convince le cheerleader a entrare nel Glee Club

Che Serie Tv sarebbe una priva di un degno antagonista? Sicuramente una che rischia di rivelarsi non poi così interessante. E così non passa molto prima che lo spettatore faccia la conoscenza di Sue Sylvester, nemesi del dolce professor Schuelster.

Per una questione di fondi, tra l’insegnante di Spagnolo e la coach delle cheerleader è guerra aperta, e la diabolica Sue sembra disposta a tutto pur di far affondare il Glee Club. E come ogni stratega che si rispetti sa quali sono e come sfoderare le sue armi migliori. Se pensate ancora che Say A Little Prayer sia una canzone dolce, non avete ancora visto la performance con cui le tre cheerlader migliori del liceo McKinley si infiltrano nel Glee Club come perfette spie!

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