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Gli 8 episodi più tristi di Glee

3) S4 E4 – The Break Up (Fine di una storia)


Come dimenticare l’episodio del Break-up. Ora, non voglio cominciare una ship-war, ma questa puntata è stata tristissima per me non tanto per la fine della Klaine o quella della Brittana, ma per la fine della Finchel. Come possiamo dimenticare l’immenso discorso che Rachel fa a Finn? Come possiamo dimenticare quello sguardo che ha il nostro Quarterback negli occhi mentre la sua Rachel lo pianta? E come dimenticare come ogni singola parola che Rachel dice ci sembri nostra? Come se di quella relazione facessimo parte tutti. Eravamo lì quando nacque, eravamo lì mentre veniva danneggiata e poi ricomposta, ma mai avremmo pensato di vederla finire in quel modo.
Scusate, ma mi sento in dovere di ricordare il dialogo:

“Rachel: Qui è dove ti sei dichiarato. Quando l’hai fatto, mi hai ricordato che qui è dove è avvenuto il nostro primo appuntamento. Ed è anche dove ci siamo conosciuti. Te lo ricordi?

Finn: Si. Le prove del Glee Club. Mi hai davvero spaventato.

Rachel: Questo posto è tipo la nostra Gerusalemme. Tutte le strade sembrano condurci qui. Sono stata a casa tua. Sono andata al negozio di pneumatici. Avrei dovuto sapere che semplicemente saresti venuto qui.

Finn: Lo so, suona strano, ma mi sono sentito come se stessi cantando qui sopra. Sembrava aiutarmi a capire le cose prima, quindi…

Rachel: Si, volevo solo, sai, venire qui prima, se tu avessi risposto al telefono. O risposto ai miei messaggi. Invece ho dovuto prendere un aereo e guidare per tutta la città cercandoti come un’idiota.

Finn: Mi dispiace, avevo bisogno di tempo per pensare.

Rachel: Hai avuto quattro mesi. Ti ho odiato per quello che mi hai fatto alla stazione!

Finn: Stavo cercando di aiutarti-

Rachel: Ti ho odiato! Ma poi quando sono arrivata a New York, ho capito quanto mi amassi, e quanto difficile doveva essere stato per te. E ho pensato, “Ecco, ecco com’è fatto un uomo! È così che un uomo ama.” Ma tu, non dicendomi dove sei stato per quattro mesi, e sgattaiolando via prima che sorgesse il sole, nel bel mezzo della notte senza dire addio?! No, questo non è essere un uomo, Finn.

Finn: Sto cercando di darti la tua libertà.

Rachel: Non ho bisogno che tu mi dia la mia libertà! Sono una donna cresciuta. Non ho bisogno che tu ti nasconda da me, per far si che io faccia quello che è giusto per me.

Finn: Come quel tipo, Brody?

Rachel: Non mi sono fatta Brody. Ok? E non pensare che non avrei preferito stare con te!

Finn: Beh, non hai detto che lui stava a Broadway? Giusto? E che ha tipo il 3% di grasso addosso? Chi sono io? Mi sono a malapena diplomato al liceo e già la mia vita non ha assolutamente nessuna direzione.

Rachel: Non capisci? Non importa quanto ricca, o famosa, o affermata diventerò… quando si tratta di te, sarò… sarò sempre quella ragazza con gli occhi da pazza che ti ha spaventato alle prime prove del glee. Sei stato il primo ragazzo che mi abbia fatto sentire amata, e sexy, e visibile. Tu sei il mio primo amore, e voglio, più di ogni altra cosa, che tu sia il mio ultimo. Ma non posso più andare avanti così. Almeno non adesso. Abbiamo chiuso.

BOOM. È CROLLATO IL MONDO IN UN SECONDO.

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