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I 10 migliori film più sottovalutati di sempre, secondo Wes Anderson

Wes Anderson è uno dei cineasti più famosi e apprezzati degli ultimi vent’anni, indubbiamente grazie al suo stile iconico e a certi film che sono entrati di diritto nella storia: dai Tenenbaum a Grand Budapest Hotel. Ma quali sono le influenze del regista? In più di un’occasione, lui stesso ha dichiarato di avere numerose “muse” che lo hanno ispirato, pellicole che gli sono rimaste nel cuore e che hanno costituito la base per svariati suoi progetti.

Ecco quindi 10 film che, secondo Wes Anderson, sono stati particolarmente importanti per la costruzione del suo stile e che sarebbero ingiustamente sottovalutati.

1) Stregata dalla luna (1987)

Cher e Nicolas Cage (640×359)

Film del 1987 diretto da Norman Jewison e vincitore di tre premi Oscar, tra cui quello per migliore attrice protagonista. Stregata dalla luna è la storia dell’amore passionale che scoppia improvvisamente tra due persone che non dovrebbero affatto stare insieme. Loretta (Cher) è promessa sposa di Johnny, uomo semplice che lei apprezza ma dal quale non è in verità particolarmente coinvolta. Quando è costretto a fare ritorno in Italia per badare alla madre ammalata, Johnny chiede a Loretta di contattare il fratello Ronnie (Nicolas Cage) per invitarlo alle nozze.

I due fratelli non si parlano infatti da cinque anni, a causa di un incidente avvenuto nel passato e per il quale Ronnie ha perso una mano. Inutile aggiungere che tra Ronnie e Loretta si accende una fiamma di passione che più passione non si può e che li porta dritti dritti l’uno nelle lenzuola dell’altro.

Wes Anderson ha detto di amare particolarmente la sceneggiatura del film che reputa “un’interpretazione hollywoodiana di New York”.

2) Missing – Scomparso (1982)

Sissy Spacek e Jack Lemmon (640×428)

Tratto dal libro The Execution of Charles Horman: an American Sacrifice e basato sulla storia vera di Charles Horman, Missing è un film del 1982 diretto da Costa-Gravas. Vincittrice della Pama d’Oro a Cannes, la pellicola racconta la vicenda realmente accaduta del giornalista scomparso in Cile durante il colpo di Stato del 1973 che pose fine al governo del socialista Salvador Allende e fece salire al potere il generale Augusto Pinochet. Nel film Sissy Spacek e Jack Lemmon interpretano, rispettivamente, la moglie e il padre di Horman, disposti a tutto pur di ritrovarlo.

Film d’inchiesta potente e arguto che si aggiudicò anche un premio Oscar per la migliore sceneggiatura non originale, Missing è un’aspra critica contro l’incuria della burocrazia e la negligenza di coloro che la gestiscono.

Non c’è da stupirsi che il film sia molto apprezzato da Wes Anderson sempre pronto a raccontare, a modo suo, anche di fatti di cronaca e di sociale.

3) La moglie sola (1964)

Madhabi Mukherjee (640×360)

Chissà in quanto avranno visto o persino conosceranno La Charulata, film del regista indiano Satyajit Ray tradotto in italiano come La moglie sola. Per Anderson si tratta, addirittura, di uno dei film che l’ha maggiormente influenzato, come ha dichiarato lui stesso. Siamo a Calcutta nel 1879, Charulata (Madhabi Mukherjee) è sposata con Bhupati (Shailen Mukherjee) direttore di un giornale favorevole all’indipendenza dell’India dal dominio britannico. Il matrimonio tra i due, però, non è affatto felice dato che Charu rimane costantemente sola a casa mentre il marito è quasi sempre a lavoro. L’arrivo in casa di due cugini di Bupati, su invito dello stesso, sconvolgeranno la tranquilla e monotona esistenza della coppia rimettendo tutto in discussione.

Un racconto di amore, passione, tradimenti e famiglia che esplora la complessità dei rapporti e il lavoro costante che richiede il matrimonio. Riusciranno Bhupati e Charu a ritrovarsi o per loro sarà la fine? La risposta a questa domanda e la scena finale sono pura poesia..

4) Porco Rosso (1992)

film Wes Anderson
Porco Rosso (640×360)

Altro film estremamente politico e incomprensibilmente sottovalutato è Porco Rosso. Anzi con tutta probabilità si tratta di uno dei film meno conosciuti e più impegnati di Hayao Miyazaki. L’iconico regista dei film d’animazione riesce sempre a toccare certe corde del cuore e, allo stesso tempo, a trasmettere un messaggio di ottimismo e miglioramento. Ma forse mai come in questo film, Miyazaki si butta senza filtri sulla politica. Porco Rosso è a storia di un pilota di caccia italiano, dalle fattezze di maiale per l’esattezza, che lavora come cacciatore di taglie durante la Prima Guerra Mondiale.

Anderson lo ha indicato come sua principale influenza per la realizzazione di Isle of Dogs, film d’animazione in stop-motion del 2018 e ambientato in un Giappone futuristico dilaniato da una terribile epidemia. Durante un”intervista a Far Out Magazine il regista ha parlato, infatti, dell’importante ruolo di musa ispiratrice giocato dal film di Miyazaki e in generale dall’animazione giapponese.

5) Un angelo alla mia tavola (1990)

film Wes Anderson
Kerry Fox (640×341)

Nel 1990, la regista due volte premio Oscar Jane Campion (una volta per la sceneggiatura originale di Lezioni di piano e un’altra per la regia di Il potere del cane) dona alle sale Un angelo alla mia tavola. Il film è basato sull’omonima autobiografia della scrittrice neozelandese Janet Frame, morta nel 2004. La vita della solitaria scrittrice è segnata sin dall’inizio dalla tragedia, dato che durante il parto muore la sua sorella gemella. Cresciuta in una famiglia povera, la ragazza affronta una serie di fallimenti e tenta il suicidio.

Dopo aver passato otto anni in un ospedale psichiatrico, riesce a salvarsi grazie alla scrittura e al successo ottenuto dal suo libro. Jane Campion si muove in punta di piedi nel raccontare questa storia toccante di rinascita e resilienza.

In una lettera a Criterion, Wes Anderson ha espresso il suo amore per il film affermando semplicemente: “Quante volte rivedrò Un angelo a tavola?”.

6) Neon Genesis Evangelion (1995)

film Wes Anderson
Neon Genesis Evangelion (640×426)

Stavolta parliamo di una serie tv e non di un film. Neon Genesis Evangelion è un anime tra i più famosi e citati al mondo. Consta di 26 episodi ed è stata ideata dallo studio d’animazione Gainax in collaborazione con a Hideaki Anno. Pieno zeppo di citazioni e riferimenti culturali che spaziano dalla religione alla filosofia, l’anime è molto più che un semplice “cartone animato” ma una riflessione profonda sulla psiche e l’animo umano.

La storia ha luogo in un futuro distopico (è ambientata nel primo decennio del Duemila ma per i tempi in cui fu prodotta la serie si stava ovviamente pensando a un futuro molto lontano dal loro) nella città neo futuristica di Neo Tokyo-3 e vede protagonisti alcuni giovani reclutati da un’agenzia speciale. Tale agenzia, chiamata Nerv, viene costituita con lo scopo di sconfiggere gli onnipotenti angeli attraverso l’utilizzo di mecha giganti guidati da piloti umani.

7) L’ultima corvé (1973)

Jack Nicholson (640×352)

Un giovanissimo Jack Nicholson recita al fianco di Otis Young e Randy Quaid in questa pellicola del 1973. Diretto da Hal Ashby, L’ultima corvé segue la storia di Badass e Mule, ufficiali della marina incaricati di scortare il giovane marinaio Larry Meadows nella prigione militare di Portsmouth. Il viaggio dalla Virginia al Maine non sarà, però, quello prospettato. Infatti più i due ufficiali imparano a conoscere il ragazzo, più gli si affezionano e iniziano a nutrire una simpatia crescente nei suoi confronti. Nel tragitto quindi per portarlo in carcere, dove sconterà una pena molto lunga per furto, Badass e Mule decidono di fargli vivere tutta una serie di esperienze in modo da godersi ancora un po’ di giovinezza.

L’ultima corvé è un film capace di far riflettere e ridere allo stesso tempo. L’implicita accusa nei confronti della guerra del Vietnam viene bilanciata da un umorismo dolce e commovente, gestito benissimo dai suoi interpreti. Anderson, stando alle parole del giornale IndieWire, sarebbe rimasto particolarmente colpito dal tono crudo del film ma anche dall’impulso alla vita che spinge i protagonisti a uscire da routine precostituite.

8) New York Stories (1989)

film Wes Anderson

New York Stories è un film molto poco conosciuto ma che tutti gli amanti del cinema dovrebbero assolutamente recuperare. Perché? Vi basti sapere che dietro il progetto ci sono tre nomi del calibro di Martin Scorsese, Woody Allen e Francis Ford Coppola. Probabilmente già questa informazione dovrebbe spingervi a chiudere questo articolo e andarlo a vedere. Magari aprite un’altra pagina di Google e state ancora un po’ a leggerci, invece.

Il film è un’antologia di tre storie dirette da i maestri sopracitati, ognuno con il proprio stile personale ma uniti dall’amore per la città di New York. La storia diretta da Scorsese, e la più apprezzata delle tre da Anderson, si intitola “Lezioni dal vero” e racconta la storia di un pittore, della sua ragazza e della solitudine che li avvolge. Il secondo corto, diretto da Francis Ford Coopola e scritto insieme alla figlia Sofia, segue la vita della dodicenne Zoe che da il nome al racconto. Ultimo ma non ultimo, “Edipo relitto”, storia di Woody Allen con protagonista il solito uomo medio preda di paturnie.

9) L’angelo sterminatore (1962)

film Wes Anderson
La cena (640×360)

Diretto dal regista messicano Luis Buñuel, L’angelo sterminatore è un film difficile da catalogare dato che condensa al proprio interno diversi generi cinematografici. La vicenda ha inizio in maniera molto classica con una famiglia dell’altta borghesia che decide di invitare a cena alcuni ospiti. Ma è quando i diversi ospiti arrivano nella loro splendida casa che iniziano ad accadere fatti strani uno dietro l’altro. A cominciare dal maggiordomo, unico membro della servitù che rimane in casa dopo che tutti gli altri se ne sono andati senza apparente motivo. Sarà solo il primo di eventi inspiegabili e assurdi. Quando il giorno dopo, infatti, gli ospiti si rendono conto di non riuscire ad andare via ogni costruzione sociale crollerà pian piano.

Un surreale affresco della società e delle sue fragili regole, facendo uso di una narrazione che è un po’ dramma, un po’ commedia e un po’ horror. La satira sociale di “L’angelo sterminatore” è una delle maggiori fonti di ispirazione per i film del regista Wes Anderson. E si vede.

10) Au hasard Balthazar (1966)

film Wes Anderson
L’asino Balthazar (640×396)

Film del 1966 diretto dal regista francese Robert Bresson. Balthazar è un asinello che viaggia di padrone in padrone conoscendo amore, gioia ma anche tristezza e maltrattamenti. Il primo ad accudirlo e a volergli bene è il giovane Jacques, costretto però a dirgli addio e a non vederlo mai più. L’asino finisce così nelle mani prima di uomo violento e poi di un circo che lo sfrutta più che può. Di ritorno a casa, Balthazar non trova le persone che lo hanno amato in passato. Sempre più stanco e vecchio, il povero asinello muore stremato e solo. Se avete pianto con Bambi, aspettate di vedere questa altra tragedia metafora della crudeltà umana e dell’acannimento contro i più deboli e indifesi.

Balthazar resiste il più possibile, rispondendo sempre con amore anche a chi gli fa del male e lo percuote con un bastone. Una storia struggente che colpisce al cuore il suo pubblico ed è universalmente riconosciuto come uno dei migliori film della storia.