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La classifica dei 10 più memorabili flop al box office dal 2020 in poi

Non tutto ciò che ci aspettiamo sia un successo alla fine si rivela sempre tale. Capita di investire sulle idee sbagliate, sui progetti sbagliati, e capita anche di investire su quelli giusti ma di non riuscire a realizzarli al meglio. Insomma, le variabili sono tante e questo l’immensa industria cinematografica lo sa benissimo. Realizzare un film può arrivare a costare, tra produzione e distribuzione, diverse centinaia di milioni di dollari, soprattutto quando ci si aspetta che possa diventare un cult e si è dunque disposti a effettuare investimenti più rischiosi. Come dicevo, però, non sempre gli aspettati successi si realizzano come tali, e può succedere – anzi, succede – che da tutti i soldi spesi non si ricavi poi molto, o addirittura che si vada in perdita. Insomma, in un momento in cui non si fa altro che parlare del film di Barbie, un colossal in potenza e anche in sostanza, ci sembra il caso di pensare anche a quei film che, in tempi comunque recenti, non solo non sono riusciti a fare così tanto ma si sono rivelati dei veri flop al botteghino. Una premessa va fatta: in più di un caso la pandemia, che ha avuto un impatto di incredibile potenza in tutti i settori e non da meno in quello cinematografico, ci ha messo lo zampino.

Ma a prescindere da quali ne siano le cause, ecco a voi la classifica dei 10 più memorabili flop al box office dal 2020 a oggi.

10 – Jungle Cruise (2021)

Jungle Cruise (640×360)

Dwayne Johnson ed Emily Blunt sono i protagonisti del film d’avventura Jungle Cruise, al decimo posto tra i flop più memorabili al box office dal 2020 in poi. Ispirato all’omonima giostra presente nei parchi tematici Disney, dal film ci si aspettava che fosse un grande successo, una sorta di Pirati dei Caraibi 2.0. Le aspettative, però, sono state disattese. A fronte di un incredibile budget di produzione che si aggira intorno ai 200 milioni di dollari, il film ne ha incassati infatti “solo” poco più di 210, certamente non abbastanza rispetto a quanto immaginato in partenza. Ciò però non ha dissuaso la Walt Disney Pictures dalla realizzazione di un sequel del film, di cui si è tanto parlato e che dovrebbe ormai essere in fase di sviluppo, anche se non ci sono in giro notizie recenti a riguardo.

9 – Morbius (2022)

Box office 2020
Morbius (640×360)

Prima della sua uscita, avvenuta nel 2022 perché posticipata numerose volte a causa della pandemia, si parlava molto di Morbius, il film dedicato al personaggio della Marvel che per guarire dalla malattia di cui soffre sviluppa una cura che lo rende una sorta di vampiro. Anche dopo l’uscita si è continuato a parlare molto del film, ma di certo non per i suoi meriti. Morbius è stato criticato sotto tutti i punti di vista, su Collider la sceneggiatura è stata definita “pigra e poco entusiasmante”, ha ricevuto una marea di nomination ai Razzie Awards e proprio il protagonista Jared Leto se ne è portato a casa uno. Come se non bastasse, inoltre, è stato un insuccesso al botteghino, incassando poco più di 160 milioni di euro. Per farci un’idea di quanto incassino i supereroi della Marvel, Spider-Man: No way home ha superato tranquillamente il miliardo di dollari. Quello che però si deve riconoscere a Morbius è stato il fatto di essere uscito dai confini cinematografici per approdare sottoforma di meme sui social proprio a causa del flop che è stato. Forse non era questo l’obiettivo iniziale, ma come si dice: nel bene o nel male, purché se ne parli.

8 – Onward – Oltre la magia (2020)

Onward – Oltre la magia (640×360)

Negli ultimi anni la Pixar ha tirato fuori film animati che ci hanno fatto sorridere ma anche piangere, i cui titoli rimbombano anche a distanza di anni nelle nostre orecchie e nei nostri cuori. Di Ribelle – The Brave, Inside Out, Coco e molti altri si continua a parlare, e sono ormai parte del nostro immaginario quando parliamo di film d’animazione. Lo stesso non si può dire per Onward – Oltre la magia. La storia è ambientata in un mondo di creature magiche nel quale però si è persa tutta la magia, e sono due fratelli elfi a mettersi alla sua ricerca. Pur non essendo in generale ritenuto di grande impatto, il film ha ottenuto le sue recensioni positive sia dal pubblico che dalla critica. Ha subito però anche una grande sfortuna: Onward – Oltre la magia è stato distribuito nelle sale americane all’inizio di marzo del 2020, e sappiamo benissimo cosa sarebbe successo di lì a pochi giorni. Il risultato al botteghino è stato dunque, come è ovvio che sia, disastroso: il film ha incassato oltre 130 milioni di dollari, che però non si avvicinano nemmeno al budget di produzione, stimato intorno ai 200 milioni.

7 – West Side Story (2021)

West Side Story (640×360)

West Side Story è stato la prima esperienza con un musical nella lunga e prolifica carriera di Steven Spielberg, che ha dimostrato ancora una volta di essere un regista poliedrico e incredibilmente talentuoso. Per quanto la sua presenza in questa classifica possa farci pensare il contrario, il film è stato un grande successo sia per il pubblico che per la critica: su Rotten Tomatoes ha il 93% di recensioni positive, ha ricevuto numerose nomination ai Premi Oscar del 2022 – con Ariana DeBose che si è portata a casa la statuetta come miglior attrice non protagonista – e ha vinto il Golden Globe come miglior film commedia o musicale. Eppure c’è un ma, perché per quanto il remake di questo classico degli anni Sessanta sia riuscito benissimo, è stato comunque un flop al botteghino. Il budget impiegato per la sua realizzazione ammonta a 100 milioni di dollari, contro un incasso che si avvicina ma non riesce a toccare la soglia dei 75 milioni. Beh, mica pochi, direte voi. Ma per una produzione di questo calibro, purtroppo, non abbastanza.

6 – Mulan (2020) è tra i flop al box office del 2020

Box office 2020
Mulan (640×360)

Devo essere sincera, non mi meraviglia affatto vedere il live action di Mulan tra i flop al box office del 2020. Le controversie legate a questo film sono partite ben prima della sua uscita sia relativamente a questioni socio-culturali, sia con riferimento al modo in cui la storia del capolavoro della Disney è stata adattata ai giorni nostri. Una fra tutte: perché mai non includere il nostro amato Mushu? Giunti a ridosso della data di uscita nelle sale la pandemia ci ha messo il suo, facendo prima posticipare diverse volte il grande giorno, poi portandolo direttamente su Disney+. E, una volta arrivati alla visione del film, il responso non è stato dei migliori: i dubbi sulla storia sono cresciuti e non c’è stato molto più che bellissime ambientazioni e scene molto estetiche ma spesso prive di contenuto. Morale della favola? Mulan ha incassato circa 70 milioni di dollari a fronte di un investimento iniziale che si aggirava intorno ai 200. E questo fa entrare uno dei live action Disney più criticati di sempre di diritto nella classifica dei film che potevano dare (e incassare) molto, ma non ce l’hanno fatta.

5 – Babylon (2022)

Box office 2020
Babylon (640×360)

Eccoci di nuovo in una situazione simile a quella di West Side Story. Babylon, film del 2022 scritto e diretto da Damien Chazelle, ha ricevuto numerose nomination a Premi di rilievo come gli Oscar e i Golden Globe, ma è stato contemporaneamente anche un brutto flop al box office. Il film racconta l’ambiente folle ed eccessivo di Hollywood a partire dagli anni Venti, attraverso le storie di ascesa e decadenza di alcuni dei suoi immaginari (ma forse neanche troppo) protagonisti. Pur vantando un cast di grande rilievo, nel quale spiccano Brad Pitt e Margot Robbie, Babylon non è riuscito a diventare un successo al botteghino, guadagnando globalmente poco più di 63 milioni di dollari che però non sono riusciti nemmeno a far rientrare i soldi spesi per realizzarlo. Forse a questo insuccesso ha contribuito anche la quasi contemporanea distribuzione di Avatar – La via dell’acqua, che è stato invece un vero e proprio campione di incassi, ma chissà. Per i suoi due più celebri attori Babylon resta il film dai peggiori incassi in carriera, ma questo – con la recente uscita di Barbie e i suoi incassi che aumentano costantemente – sembra il momento giusto per affermare che Margot Robbie ha brillantemente recuperato.

4 – Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini (2021)

Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini (640×360)

Avete mai sentito parlare di Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini? Beh, fino a poco tempo fa io no. E molto probabilmente si tratta di una mia lacuna cinematografica, ma forse c’entra anche il fatto che sia uno tra i peggiori flop al box office dal 2020 a oggi. Il film del 2021 è il reboot della serie cinematografica basata sulle action figure della Hasbro G.I. Joe ed era molto atteso dai fan, ma è opinione comune che – per quanto si sia trattato di una buona occasione di intrattenimento per loro – non sia davvero un buon film né dal punto di vista della scrittura, né della regia. Ad aver avuto recensioni positive sono state però – e almeno questo, aggiungerei – le performance degli attori. I risultati al botteghino sono comunque coerenti con la valutazione negativa della critica: ha infatti portato a casa meno della metà dei milioni che sono stati spesi per produrlo, provocando alla Paramount una gran bella perdita.

3 – Amsterdam (2022)

Box office 2020
Amsterdam (640×360)

Non si può dire che il 2022 sia stato un anno di successo al botteghino per i film ai quali ha partecipato Margot Robbie, che tra l’altro è anche tra quei grandi attori e attrici che hanno cominciato la carriera con un flop. Ecco che la ritroviamo anche tra i protagonisti di Amsterdam, al terzo posto tra i flop al box office dal 2020 in poi. Il film racconta la storia di tre amici che negli anni Trenta passano dall’essere testimoni di un omicidio a diventare dei sospettati, ritrovandosi coinvolti in situazioni che sono ben più grandi di loro. Nonostante il cast incredibile – che vede oltre a Margot Robbie anche la presenza di Christian Bale, Robert De Niro e Rami Malek -, Amsterdam non si è rivelato un successo né per il pubblico né per la critica, guadagnando al botteghino circa 30 milioni di dollari su un budget speso di circa 80. Con ogni probabilità al flop hanno contribuito sia la particolare situazione successiva alla pandemia, che ne aveva già costretto un’interruzione delle riprese, sia la fama del regista David O. Russell, di cui si è parlato molto per gli atteggiamenti violenti e per aver creato pessimi ambienti sui set di film realizzati precedentemente, come American Hustle. Fatto sta che Amsterdam diventa l’ennesima prova di quanto un cast stellare non basti per avere un grande successo cinematografico.

2 – Chaos Walking (2021)

Chaos Walking (640×360)

Come abbiamo appena detto, avere star di portata globale nel cast non è di per sé garanzia di successo al botteghino per un film. Ce lo conferma anche Chaos Walking, un’avventura fantascientifica che non è stata salvata nemmeno dalla presenza di Tom Holland. La storia è ambientata in un futuro in cui i coloni – tutti uomini – del pianeta Nuovo Mondo sviluppano una condizione chiamata Rumore che consente agli altri di vedere e sentire i propri pensieri. Chaos Walking ha una storia travagliata: le riprese si sono svolte nel 2017 ma sono state poi integrate nel 2019 a causa dei test screening dal responso negativo. Mettiamoci poi un paio di cambiamenti nella data di produzione del film e il risultato ottenuto è un flop su tutta la linea, dalla costruzione della storia alla realizzazione, fino agli incassi al botteghino. I circa 27 milioni di euro ottenuti a livello internazionale non si avvicinano nemmeno per scherzo ai 100 milioni che sono stati spesi per la realizzazione del film. Ma per la fortuna di Tom Holland, la saga di Spider-Man non ha avuto di questi problemi.

1 – Renfield (2023) è il più memorabile flop al box office dal 2020

Box office 2020
Renfield (640×360)

Avete presente i numerosi meme che nei mesi scorsi paragonavano Nicolas Cage nei panni di Dracula a Giucas Casella? Beh, è proprio da Renfield, la medaglia d’oro di questa classifica, che proviene la sua interpretazione. Il film riprende la storia di R.M. Renfield, personaggio presente nel romanzo Dracula di Bram Stoker e portato sullo schermo da un brillante Nicholas Hoult. La sua buona interpretazione però non è stata sufficiente per salvare il prodotto dall’insuccesso al box office. Anche in questo caso a determinare il risultato sono state diverse cause concatenate: il periodo scelto per la distribuzione di Renfield non era proprio quello giusto per un film del genere, e il fatto che le recensioni della critica non siano state sempre positive non ha contribuito a portare al cinema coloro che non sono fan accaniti di tutto ciò che riguarda il conte Dracula. Morale della favola? A fronte degli oltre 86 milioni di budget speso, Renfield ha guadagnato meno di 30 milioni. Ora non ci resta che aspettare dicembre e capire se il 2023 riuscirà a tirare fuori altri flop di questa portata.