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Il momento esatto in cui abbiamo capito che non avremmo più potuto fidarci di Walter White

Uno dei più grandi punti a favore di Breaking Bad risiede nell’efficacia con cui la serie è riuscita a proporre un protagonista, sostenuto a lungo da tanti spettatori, che in realtà è semplicemente un autentico criminale. Un criminale che commette ben poche azioni condivisibili e che molto spesso non presenta il tipico fascino criminale da gangster: i suoi crimini vengono proposti per quello che sono, in tutta la loro crudeltà, senza alleggerire minimamente il dramma. Vince Gilligan, grazie al suo grande talento in fase di scrittura, ha ottenuto questo risultato partendo da una persona qualunque, che ha condotto una vita ricca di sfortune e delusioni. Ci viene svelato gradualmente che si tratta di un uomo che avrebbe potuto (e avrebbe meritato) ben più dalla vita. Le cose non sono andate come si aspettava, finendo per vivere una vita piuttosto complicata, diviso tra due lavori per mantenere una famiglia con un figlio disabile e una nuova figlia in arrivo.

Grazie a questo ritratto, lo spettatore viene gradualmente convinto che il protagonista di Breaking Bad meriti il giusto riconoscimento e un compenso adeguato. Persino produrre metanfetamina sembra una scelta comprensibile per ottenere ciò che merita.

Breaking Bad
Breaking Bad (640×360)

Sin dall’inizio, immedesimandosi nel protagonista, lo spettatore viene portato a giustificare le sue scelte, a comprenderle e a parteggiare sempre per lui. Per anni Skyler è stato (ed è ancora) uno dei personaggi più odiati nel mondo delle serie tv nonostante, al netto di alcune decisioni sicuramente discutibili, dovesse convivere con un marito omicida che metteva in costante pericolo la propria famiglia.

Non è facile individuare l’esatto momento in cui qualcosa si è spezzato definitivamente. Quel momento in cui anche lo spettatore più miope, quello maggiormente affezionato a Walt, ha ceduto e si è reso conto che il protagonista era diventato un vero e proprio villain. Vince Gilligan ha cercato esattamente di ottenere questo effetto partendo da un personaggio quasi totalmente positivo e concludendo con un antieroe a tutti gli effetti. In mezzo a questo percorso ci sono tantissime sfumature di grigio che man mano diventano più nere. Il momento in cui lo spettatore capisce che non poteva più, in alcun modo, fidarsi di Walter White è dunque variabile. Per tanti la detenzione e l’omicidio di Krazy-8 rappresentano già un momento spartiacque, eppure non è stato sicuramente il momento più eclatante. Il periodo trascorso facendo affari con Tuco porta a porsi numerosi interrogativi, in particolare la conclusione del rapporto con il narcotrafficante evidenzia quanto Walter stia mettendo in pericolo anche la propria famiglia innocente. Alcuni strenui sostenitori del protagonista necessitano di momenti davvero forti per cambiare idea; ad esempio l’occasione nella quale Walt convince Jesse a uccidere Gabe o quando avvelena un bambino per fare ricadere la colpa su Gus. Nell’ultima stagione, e in particolare negli ultimi episodi, dall’omicidio di Mike fino al rapimento della figlia, Walter White rivela tutta la sua vera natura. Persino lui, nell’ultimo dialogo con Skyler, dovrà ammettere che ha fatto tutto quanto soltanto per sé stesso.

Per tanti però il momento rivelatore giunge ben prima. Decidere di lasciar morire Jane, osservandola mentre agonizza orribilmente, testimonia che Walt vuole cercare unicamente di tenere Jesse per sé, per i propri interessi. Non agisce per il bene del ragazzo: pur di trattenerlo è disposto a lasciar morire la ragazza che ama.

breaking bad
Walt e Jane (640×360)

Questa è la prima scena in cui davvero vediamo un Walter White che compie, consapevolmente e senza alcuna necessità di presunta autodifesa, un atto terribile. Un atto che scatenerà una catena di conseguenze altrettanto gravi, andando a colpire in particolare il padre di Jane e Jesse, il quale non tornerà più a essere lo stesso. Jane aveva dei lati negativi, la sua influenza sicuramente non era del tutto positiva: lei e Jesse però erano davvero innamorati l’uno dell’altra e certamente lei non meritava di morire. Questo momento rientra sicuramente nella lista delle cose peggiori che il protagonista di Breaking Bad ha causato al povero Jesse. Il ragazzo non tornerà più lo stesso e Walter perderà definitivamente un pezzetto di umanità. Prima aveva già commesso altri atti violenti e deprecabili, questo però è il primo a essere totalmente gratuito, il primo nel quale sceglie deliberatamente di lasciar morire una persona che non aveva minacciato la sua vita. Pur di riavere il ragazzo per sé, poiché essenziale per il suo commercio, Heisenberg toglie la vita a una ragazza innocente.

È difficile continuare a guardare Breaking Bad mantenendo lo stesso sguardo di prima. La scalata al potere di Walt continua ad appassionare lo spettatore, il quale parteggerà comunque per lui nello scontro con Gus e con gli altri nemici che si pareranno di fronte. Ciò non toglie che non verrà più a mancare la consapevolezza di chi sia davvero l’ex professore di chimica. In particolare, non rimarrà più alcun dubbio sul suo rapporto con Jesse, un rapporto di convenienza e sfruttamento. Non c’è reale affetto, questo manca del tutto. Jesse, non potendo vedere il momento della morte di Jane, non sa come sono davvero andate le cose, e si renderà conto solo in seguito di non doversi fidare del compagno. Per noi spettatori invece questo è il momento esatto in cui abbiamo capito che non avremmo più potuto fidarci di Walter White.